Laguna Seca, Lorenzo beffa Stoner nelle libere. Rossi sesto

Motori
Valentino Rossi non va oltre il sesto tempo nelle libere di Laguna Seca (foto Lp)
valentino_rossi_laguna_seca_lp

Nell'ultima sessione di prove non ufficiali del Gp degli Stati Uniti il leader mondiale ha preceduto di soli 63 millesimi l'australiano della Ducati. Il Dottore rimane in sesta posizione ma dimezza il distacco dai primi. GUARDA LE FOTO

DA BAGGIO A VALENTINO, QUANDO IL RECUPERO E' MIRACOLOSO

LAGUNA SECA: LE FOTO PIU' BELLE


Jorge Lorenzo risponde a Casey Stoner e nella seconda e ultima sessione libera del Red Bull U.S. Grand Prix, trova la vetta della classifica dei tempi, senza però riuscire a migliorare la crono registrata dall'australiano nella giornata di ieri, pur fermandosi a meno di un decimo. Lo spagnolo del team Fiat Yamaha chiude con un 1'21.763, mentre Casey Stoner (Ducati Team) e Dani Pedrosa (Repsol Honda) completano le prime tre posizioni rimanendo gli unici piloti sul tracciato californiano in grado di correre al di sotto dell'1'22. Andrea Dovizioso su Repsol Honda e Ben Spies (Monster Yamaha Tech3) seguono in classifica rispettivamente a 4 e 5 decimi. Valentino Rossi (Fiat Yamaha) chiude con il sesto tempo assoluto (1'22.334). Colin Edwards (Monster Yamaha Tech3), Nicky Hayden (Ducati Team), Hector Barberá (Ducati Paginas Amarillas) e Aleix Espargaró (Pramac Racing) completano la top ten. Unica caduta della sessione per il finlandese del team Pramac Racing Mika Kallio. Il numero 36 perde l'anteriore all'altezza della curva 9 ad inizio sessione senza riportare alcuna conseguenza fisica.

Conto alla rovescia dunque per il Gp di Laguna Seca. La pista californiana a pochi chilometri da San Francisco è una della mete più esclusive del calendario. Sul circuito del famoso "cavatappi" corre solo la Motogp, in compagnia delle Superbike americane ed è solo in questa pista che prototipi e derivate di serie corrono nella stessa domenica, sul medesimo tracciato, ma in gare separate. Valentino Rossi aveva detto di puntare al podio. La cosa potrebbe sembrare normale, anzi riduttiva, per un campione come Valentino, ma bisogna ricordare che il pesarese è solo alla sua seconda gara dopo il rientro dallo spaventoso volo del Mugello che lo ha tenuto lontano dalle gare per 43 giorni. E oggi Rossi è apparso più prudente.

Ma il paddock di Laguna, sebbene ridotto e privo della Moto2 e della 125, vive anche qui delle trattative di mercato per il 2011. Anche se né Rossi, né la Ducati hanno ancora confermato il loro sodalizio, tutti i movimenti porterebbero proprio a una conferma dell'intesa tra le parti. Basti guardare quello che sta succedendo in Yamaha. Jorge Lorenzo, sarà promosso (non appena avrà il titolo mondiale 2010 in tasca), capo formazione del team ufficiale e al suo fianco avrà l'americano - campione della Superbike in carica - Ben Spies che verrà prelevato dal team satellite Tech3.

Da quel team andrà via anche il veterano Colin Edwards destinato a firmare un contratto con la Ducati per la Superbike. Nel team Tech3 dovrebbe arrivare quasi certamente il transalpino Randy de Puniet (che lascerà la Honda del Team LCR), mentre per la seconda moto, c'è una concreta trattativa in corso per portare via dal team ufficiale Honda, Andrea Dovizioso. La posizione dell'italiano, nel team HRC con l'arrivo di Casey Stoner dalla Ducati, non è delle più sicure. Al forlivese potrebbe essere proposto di traslocare nel team Gresini accanto a Marco Simoncelli, ma tra i due non corre buon sangue dai tempi delle minimoto.

COMMENTA NEL FORUM DEI MOTORI