Rossi: "Posso ancora puntare al secondo posto nel Mondiale"
MotoriIl pilota della Yamaha, quarto in classifica generale, confida in una buona prova all'Estoril, Stoner permettendo. "Per arrivare secondo devo battere l'australiano, ma la moto dovrà essere a punto". Intanto il fido Jeremy Burgees lo seguirà in Ducati
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Il mondiale è tornato in Europa consegnando tutti i protagonisti del Circo Mondiale decisamente provati dalla tripla tappa extracontinentale che ha assegnato due mondiali. Jorge Lorenzo inizia i festeggiamenti in Portogallo da campione del mondo, pregustando la passerella di Valencia, nella sua Spagna, dove si correrà l'ultima gara della stagione 2010. Valentino Rossi, invece, arriva nel Vecchio Continente vittima dei soliti acciacchi. La spalla è ancora il suo problema principale, mentre sembra risolta, in maniera definitiva, la questione dei test post stagione a Valencia. Con il benestare della Yamaha, il suo staff attuale lo seguirà in Ducati, Jeremy Burgees compreso. "La spalla non è peggiorata - ha detto Rossi durante la conferenza stampa pre-evento - sono contento di fare le ultime due gare, di riuscire a finire la stagione e di non saltare altre gare. E, cosa più importante sono molto contento di poter provare la Ducati a Valencia. I test sono pochi, quindi questo test si rivela già ora determinante. Ringrazio la Yamaha che si è dimostrata molto leale nei miei confronti".
Ultima incognita del trasferimento del Dottore in Ducati, la squadra che lo avrebbe seguito a Borgo Panigale. Non si sapeva se tutti gli uomini che hanno contribuito ai successi di Rossi in questi anni con la Yamaha potessero, o volessero, passare con la Rossa già a partire dai test di Valencia. "È una buona notizia per me - ha detto ancora Rossi - che anche Jeremy Burgees abbia deciso di seguirmi". Rossi teneva molto alla conferma del suo capo meccanico, non si separa da lui dai tempi della Honda ed è certamente lui quello che ha insegnato molto a Rossi nella guida delle moto regine del mondiale.
L'anno scorso, però, l'Estoril non è stato teatro di una delle migliori gare del Dottore. "In effetti - dice Vale - l'anno scorso non solo sono arrivato quarto, ma non ero nemmeno riuscito a mettere bene a punto la mia moto, quest'anno spero di fare molto meglio. Non ci sono dei particolari motivi per cui io non debba riuscire a migliorare, Estoril è una pista dove sono sempre andato bene in passato. Bisognerà capire se qui la spalla mi darà fastidio, spero e credo di no. Più che altro non sono molto fiducioso per il tempo, in molti dicono che farà brutto. Se dovremo girare sull'acqua dovremo lavorare per mettere la moto a posto in quella condizione".
L'unica cosa che puo' spingere Rossi a una buona prestazione, comunque è una sfida. In ballo c'è ancora il terzo posto nella classifica finale. "Qui c'e' Lorenzo che vorrà dare il massimo - ha detto Vale - perchè negli ultimi due anni ha sempre vinto e c'è Stoner che vuole dimostrare di essere in forma. In ballo c'è il terzo posto nel mondiale, ma anche il secondo, dato che Pedrosa non eè poi cosi' lontano. Io voglio cercare di dare fastidio a Stoner in classifica generale, ma per farlo dovrò avere una moto molto a punto". Intanto Loris Capirossi a dispetto dei suoi 37 anni e dei suoi 20 anni di permanenza nel mondiale, l'anno prossimo, invece di appendere il casco al chiodo, sarà nuovamente in pista con i colori del team Pramac.
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Il mondiale è tornato in Europa consegnando tutti i protagonisti del Circo Mondiale decisamente provati dalla tripla tappa extracontinentale che ha assegnato due mondiali. Jorge Lorenzo inizia i festeggiamenti in Portogallo da campione del mondo, pregustando la passerella di Valencia, nella sua Spagna, dove si correrà l'ultima gara della stagione 2010. Valentino Rossi, invece, arriva nel Vecchio Continente vittima dei soliti acciacchi. La spalla è ancora il suo problema principale, mentre sembra risolta, in maniera definitiva, la questione dei test post stagione a Valencia. Con il benestare della Yamaha, il suo staff attuale lo seguirà in Ducati, Jeremy Burgees compreso. "La spalla non è peggiorata - ha detto Rossi durante la conferenza stampa pre-evento - sono contento di fare le ultime due gare, di riuscire a finire la stagione e di non saltare altre gare. E, cosa più importante sono molto contento di poter provare la Ducati a Valencia. I test sono pochi, quindi questo test si rivela già ora determinante. Ringrazio la Yamaha che si è dimostrata molto leale nei miei confronti".
Ultima incognita del trasferimento del Dottore in Ducati, la squadra che lo avrebbe seguito a Borgo Panigale. Non si sapeva se tutti gli uomini che hanno contribuito ai successi di Rossi in questi anni con la Yamaha potessero, o volessero, passare con la Rossa già a partire dai test di Valencia. "È una buona notizia per me - ha detto ancora Rossi - che anche Jeremy Burgees abbia deciso di seguirmi". Rossi teneva molto alla conferma del suo capo meccanico, non si separa da lui dai tempi della Honda ed è certamente lui quello che ha insegnato molto a Rossi nella guida delle moto regine del mondiale.
L'anno scorso, però, l'Estoril non è stato teatro di una delle migliori gare del Dottore. "In effetti - dice Vale - l'anno scorso non solo sono arrivato quarto, ma non ero nemmeno riuscito a mettere bene a punto la mia moto, quest'anno spero di fare molto meglio. Non ci sono dei particolari motivi per cui io non debba riuscire a migliorare, Estoril è una pista dove sono sempre andato bene in passato. Bisognerà capire se qui la spalla mi darà fastidio, spero e credo di no. Più che altro non sono molto fiducioso per il tempo, in molti dicono che farà brutto. Se dovremo girare sull'acqua dovremo lavorare per mettere la moto a posto in quella condizione".
L'unica cosa che puo' spingere Rossi a una buona prestazione, comunque è una sfida. In ballo c'è ancora il terzo posto nella classifica finale. "Qui c'e' Lorenzo che vorrà dare il massimo - ha detto Vale - perchè negli ultimi due anni ha sempre vinto e c'è Stoner che vuole dimostrare di essere in forma. In ballo c'è il terzo posto nel mondiale, ma anche il secondo, dato che Pedrosa non eè poi cosi' lontano. Io voglio cercare di dare fastidio a Stoner in classifica generale, ma per farlo dovrò avere una moto molto a punto". Intanto Loris Capirossi a dispetto dei suoi 37 anni e dei suoi 20 anni di permanenza nel mondiale, l'anno prossimo, invece di appendere il casco al chiodo, sarà nuovamente in pista con i colori del team Pramac.