In manette il pilota di rally Errani: ha evaso 19 milioni

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Errani, che risiede a Montecarlo, è titolare della scuderia rally Errani Team di Faenza
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E' stato arrestato per frode fiscale dalla Guardia di finanza di Ancona durante le prove libere del rally-show all'autodromo di Monza. Agiva con un'associazione per delinquere specializzata in frodi nel settore delle sponsorizzazioni sportive

Il pilota di rally e team manager Riccardo Errani è stato arrestato per frode fiscale dalla Guardia di finanza di Ancona, durante le prove libere del rally-show all'autodromo di Monza. Avrebbe evaso imposte per 19 milioni di euro, attraverso un'associazione per delinquere specializzata in frodi nel settore delle sponsorizzazioni sportive durante competizioni di rally.

Errani, che risiede a Montecarlo, è titolare della scuderia rally Errani Team di Faenza. Ufficialmente risulta nullatenente, ma la procura di Ancona lo accusa di essere a capo di un sodalizio criminoso con base ad Ancona e attività in Emilia Romagna, San Marino, Lazio e Toscana. La scuderia della Errani Team è stata posta sotto sequestro, insieme a conti correnti bancari in Italia e all'estero, e vari immobili.

L'operazione, ribattezzata in codice World Cup Rally, ha preso il via da una verifica fiscale dei militari del Nucleo di polizia tributaria di Ancona sulla società World Cup sas di Senigallia: la società aveva un prestanome che non e' stato in grado di giustificare prelievi quotidiani da 100 mila euro in contanti, fatti da conti correnti bancari che erano intestati a lui.

Così è venuta alla luce l'organizzazione illegale di cui Errani tirava le fila. Benché nullatenente, il pilota avrebbe percepito in contanti compensi in evasione di imposte producendo nel periodo 1998-2010 un fatturato attivo nei confronti degli sponsor, per interposte persone e società di comodo, pari a 34 milioni. A suo carico il Gip di Ancona ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Intanto sono in corso, su disposizione della magistratura, sequestri preventivi in base al meccanismo della confisca per equivalente: le Fiamme gialle hanno messo i sigilli alla scuderia di automezzi del team, al saldo attivo di conti correnti bancari in Italia e all'estero riconducibili al pilota. E anche ad immobili a Rimini e Faenza, intestati a societa' che hanno sede nel Principato di Monaco.