Rossi spera nella pioggia: "Sul bagnato siamo più veloci"
MotoriL'italiano è pronto per il terzo appuntamento del Mondiale MotoGp, le condizioni meteo potrebbero favorire la Ducati: ''Sull'asciutto non siamo abbastanza competitivi". Valentino, però, non si sente ancora al top: ''Non sono ancora al 100%"
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Un mese è tanto tempo, ma con la natura non si può certo discutere. La lunga pausa che i piloti hanno dovuto attendere per ritrovarsi in pista è stata causata dal terribile disastro del Giappone, che ha costretto gli organizzatori a spostare - per il momento - il Gp del Giappone al 2 ottobre. Cosa analoga successe lo scorso anno, allora però a disturbare il circo fu l'eruzione del vulcano islandese che impedì il traffico aereo su determinate zone del globo per alcune settimane. Quasi un mese di attesa, dunque, per arrivare in Portogallo dopo la gara di Jerez, che ha portato con sé, oltre allo spettacolo, anche le polemiche sul comportamento dei commissari di pista. Quello che più interessa in questo momento, però è lo stato fisico di Valentino Rossi, che ha potuto sfruttare il tempo per migliorare la sua condizione fisica.
"Ma ancora non sono al 100% - ha detto Rossi nella consueta conferenza stampa pre gara - in effetti va molto meglio rispetto a Jerez, ma non riesco ancora ad avere una posizione all'interno della carenatura come vorrei. Se stringo troppo la spalla al corpo, infatti, mi fa male e non riesco a guidare bene".
L'attenzione comunque si sposta alle condizioni meteo, che a Jerez avevano favorito Valentino con l'arrivo della pioggia. La cosa si potrebbe ripetere anche in Portogallo, dove le previsioni parlano di brutto tempo in arrivo anche per il giorno di gara. "La pioggia favorisce la Ducati - ha detto Rossi - è uno dei misteri del motociclismo. Se con l'asciutto soffriamo della rigidezza della moto, con il bagnato andiamo forte. In teoria sul bagnato le moto dovrebbero andare peggio e invece la Ducati va forte, a Jerez ce ne siamo accorti subito dopo il warm up e anche in gara sono andato forte, poi però c'è stato quell'errore e la caduta".
Dell'episodio rimangono ancora la polemiche. L'australiano Casey Stoner accusa i marshall della pista andalusa di non averlo aiutato, mentre ci sarebbe stata una preferenza nei confronti di Vale. "La differenza tra Stoner e me - ha detto Valentino - è solo nel fatto che io sono riuscito a tenere la moto accesa. Sono rimasto attaccato alla moto e ho tenuto la frizione. Le MotoGp, con i regolamenti di oggi, si spengono quando cadono, io sono riuscito a tenere la mia moto accesa per due secondi e questo mi è bastato per ripartire. Se si fosse spenta sarei rimasto anche io fermo. E' praticamente impossibile riavviare questi motori a spinta".
Sulla questione dei marshall, comunque, ritornerà la direzione di gara che domani vedrà in una riunione proprio i responsabili della pista di Jerez. "La regola non la sappiamo, adesso vedremo
cosa decideranno, se far aiutare i piloti o no, vedremo domani", ha commentato Rossi. Nel frattempo, dalle colonne del quotidiano iberico Marca, Stoner da ex ducatista, rimprovera alla "gestione Rossi" di non aver combinato molto per la crescita della Desmo16. "Io non so bene quali siano stati i problemi di Stoner nel passato con la Ducati - ha detto Rossi - noi stiamo solo cercando di mettere a posto tutto per come guido io. Ci vuole ancora un po' di tempo perchè a differenza del mio salto in Yamaha, quando ho potuto fare nove test, qui non si gira mai e quindi ci vuole ancora un po' di tempo".
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Un mese è tanto tempo, ma con la natura non si può certo discutere. La lunga pausa che i piloti hanno dovuto attendere per ritrovarsi in pista è stata causata dal terribile disastro del Giappone, che ha costretto gli organizzatori a spostare - per il momento - il Gp del Giappone al 2 ottobre. Cosa analoga successe lo scorso anno, allora però a disturbare il circo fu l'eruzione del vulcano islandese che impedì il traffico aereo su determinate zone del globo per alcune settimane. Quasi un mese di attesa, dunque, per arrivare in Portogallo dopo la gara di Jerez, che ha portato con sé, oltre allo spettacolo, anche le polemiche sul comportamento dei commissari di pista. Quello che più interessa in questo momento, però è lo stato fisico di Valentino Rossi, che ha potuto sfruttare il tempo per migliorare la sua condizione fisica.
"Ma ancora non sono al 100% - ha detto Rossi nella consueta conferenza stampa pre gara - in effetti va molto meglio rispetto a Jerez, ma non riesco ancora ad avere una posizione all'interno della carenatura come vorrei. Se stringo troppo la spalla al corpo, infatti, mi fa male e non riesco a guidare bene".
L'attenzione comunque si sposta alle condizioni meteo, che a Jerez avevano favorito Valentino con l'arrivo della pioggia. La cosa si potrebbe ripetere anche in Portogallo, dove le previsioni parlano di brutto tempo in arrivo anche per il giorno di gara. "La pioggia favorisce la Ducati - ha detto Rossi - è uno dei misteri del motociclismo. Se con l'asciutto soffriamo della rigidezza della moto, con il bagnato andiamo forte. In teoria sul bagnato le moto dovrebbero andare peggio e invece la Ducati va forte, a Jerez ce ne siamo accorti subito dopo il warm up e anche in gara sono andato forte, poi però c'è stato quell'errore e la caduta".
Dell'episodio rimangono ancora la polemiche. L'australiano Casey Stoner accusa i marshall della pista andalusa di non averlo aiutato, mentre ci sarebbe stata una preferenza nei confronti di Vale. "La differenza tra Stoner e me - ha detto Valentino - è solo nel fatto che io sono riuscito a tenere la moto accesa. Sono rimasto attaccato alla moto e ho tenuto la frizione. Le MotoGp, con i regolamenti di oggi, si spengono quando cadono, io sono riuscito a tenere la mia moto accesa per due secondi e questo mi è bastato per ripartire. Se si fosse spenta sarei rimasto anche io fermo. E' praticamente impossibile riavviare questi motori a spinta".
Sulla questione dei marshall, comunque, ritornerà la direzione di gara che domani vedrà in una riunione proprio i responsabili della pista di Jerez. "La regola non la sappiamo, adesso vedremo
cosa decideranno, se far aiutare i piloti o no, vedremo domani", ha commentato Rossi. Nel frattempo, dalle colonne del quotidiano iberico Marca, Stoner da ex ducatista, rimprovera alla "gestione Rossi" di non aver combinato molto per la crescita della Desmo16. "Io non so bene quali siano stati i problemi di Stoner nel passato con la Ducati - ha detto Rossi - noi stiamo solo cercando di mettere a posto tutto per come guido io. Ci vuole ancora un po' di tempo perchè a differenza del mio salto in Yamaha, quando ho potuto fare nove test, qui non si gira mai e quindi ci vuole ancora un po' di tempo".
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