Incidente alla Mille Miglia, una Ferrari investe 4 persone
Motori
Per fortuna niente di grave. A Mirandola due Ferrari si sono tamponate mentre sfilavano in colonna per le vie della città, una delle vetture ha coinvolto due ragazze e due ragazzi. Fratture e lievi escoriazioni. Le scuse dell'organizzazione. FOTO E VIDEO
FOTO: Mille Miglia al via con Mr. Bean e Madalina Ghenea
Nel passaggio a Mirandola durante la Mille Miglia, due Ferrari si sono tamponate mentre sfilavano in colonna per le vie della città a causa di un dosso che ha imposto un brusco rallentamento alla vettura che precedeva. Nel cercare di evitare l’incidente una Ferrari ha coinvolto quattro persone del pubblico, due ragazze e due ragazzi.
Dall’ospedale locale si parla di fratture per le due ragazze e lievi escoriazioni per i due ragazzi coinvolti. Grazie anche alla connessione satellitare installata su tutte le vetture e alla autoambulanza dell’organizzazione che era nelle immediate vicinanze l'assistenza sanitaria e il supporto della Forze dell'Ordine sono stati immediati. In un comunicato ufficiale, l'organizzazione si dice ovviamente "profondamente dispiaciuta dell'accaduto, e augura alle persone coinvolte pronta guarigione".
Nel passaggio a Mirandola durante la Mille Miglia, due Ferrari si sono tamponate mentre sfilavano in colonna per le vie della città a causa di un dosso che ha imposto un brusco rallentamento alla vettura che precedeva. Nel cercare di evitare l’incidente una Ferrari ha coinvolto quattro persone del pubblico, due ragazze e due ragazzi.
Dall’ospedale locale si parla di fratture per le due ragazze e lievi escoriazioni per i due ragazzi coinvolti. Grazie anche alla connessione satellitare installata su tutte le vetture e alla autoambulanza dell’organizzazione che era nelle immediate vicinanze l'assistenza sanitaria e il supporto della Forze dell'Ordine sono stati immediati. In un comunicato ufficiale, l'organizzazione si dice ovviamente "profondamente dispiaciuta dell'accaduto, e augura alle persone coinvolte pronta guarigione".
