Rossi: "In Yamaha due anni, vediamo come va"

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Rossi-Ducati: un matrimonio che non ha funzionato. Il Dottore torna in Yamaha
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Il ritorno del Dottore con il team giapponese è il tema caldo della conferenza stampa in vista del Gp di Indianapolis: "In Ducati non ha funzionato, ho dovuto scegliere la moto più competitiva". Su Lorenzo: "E' il numero uno, sarà difficile batterlo"

A pochi giorni dall'annuncio dei due team, il ritorno di Valentino Rossi alla Yamaha dopo due stagioni con la Ducati è il tema caldo della conferenza stampa in vista del Gran Premio di Indianapolis. Sul circuito ricavato dall'ovale della mitica 500 Miglia, nel fine settimana si correrà l'undicesima prova del Mondiale MotoGP 2012, una stagione che sembra comunque finita l'11 agosto scorso con la decisione di Valentino di lasciare la Ducati.

L'addio alla Ducati - "Purtroppo con la Ducati non ha funzionato - ha detto oggi Rossi - è triste per i tifosi italiani. Ho dovuto scegliere la moto che credo sia la più competitiva per quelli che potrebbero essere i miei ultimi due anni nelle corse, e ho scelto la Yamaha pensando alla moto più competitiva in questo momento". Nessuno sconto dunque alla casa di Borgo Panigale, che incassa da Valentino - ancora formalmente suo pilota - un duro colpo. Rossi con la 'Rossa', insomma, un matrimonio che non ha funzionato: dalla luna di miele agli avvocati, solo lamentele e promesse mancate. Alla porta, c'è di nuovo la Yamaha, la moto con la quale Valentino ha esaltato il suo mito, vincendo 46 gare e 4 titoli mondiali: allora, però, il caposquadra era lui, oggi non più. "La situazione con Lorenzo - spiega Rossi - è diversa dal passato. Ora Jorge è il numero 1, sarà difficile batterlo, ma in questo momento fondamentalmente voglio una moto che possa guidare".

Rossi-Lorenzo -
Dal 2008 al 2010, Rossi e Lorenzo hanno diviso lo stesso spazio, con il primo che ha cercato in tutti i modi di limitare le velleità dello spagnolo, anche con un muro nel box per impedire alla squadra del 'compagno' di vedere le regolazioni della moto numero 46. "Il muro non ci sarà più - ha detto Lorenzo - e sono felice che Rossi sia tornato. Quando ho firmato il contratto di rinnovo con la Yamaha, sapevo che Valentino sarebbe potuto tornare, non è mai stato un problema per me".
"Spero di poter stare con Lorenzo e batterlo anche - gli ha risposto Rossi - ma non sarà facile. Quello di cui ho bisogno ora è una moto che possa divertirmi". Con la Ducati - ha precisato Valentino - non è stata un'esperienza negativa, non so come definirla... la verità è che non sono riuscito mai ad essere veloce con quella moto".

Il futuro -
All'orizzonte per Valentino, dunque, c'è una moto "amica" e una prospettiva positiva che potrebbe anche fargli conquistare un nuovo Mondiale. "Arrivare a 10 titoli - dice Rossi - sarebbe un sogno ma se l'anno prossimo tornassi alla vittoria, perchè no? Certo con Lorenzo in squadra non sarà facile. C'è sempre stata una buona relazione tra me e la Yamaha e so che loro mi daranno sempre la moto giusta anche se ci sarà da combattere con Jorge".