Il rombo del silenzio: la Formula E "canta" al Motor Show
MotoriJarno Trulli ha guidato sulla pista del salone bolognese la sua monoposto iscritta al campionato elettrico della Fia. La curiosità dei presenti era tutta per il suono prodotto dal propulsore: sarà quello il rumore della velocità del futuro?
Per Jarno Trulli è "simile alla turbina di un aereo", per un ragazzo seduto sulla tribuna della motorsport arena, più prosaicamente, "pare quello di un autoscontro", intendendo quelli delle feste di paese: è il suono della Spark Renault SRT_01E, la monoposto elettrica che partecipa al campionato Fia di Formula E e che ieri e oggi - rispettivamente con Trulli e Michela Cerruti alla guida - al Motor Show di Bologna si mostra al pubblico in pista. La suggestione è tutta lì, nel rumore prodotto: perché veloce, la vettura, lo è senz'altro, e parecchio, ma il concetto di velocità non associato al rombo del motore, come da abitudine per chi segue gli sport motoristici, a lungo è parso una contraddizione in termini.
Concetto. Sul tracciato dell'area 48 del Motor Show, a malapena la si sente avvicinarsi. Per dire: fa più casino il simulatore accanto alla tribuna, eppure l'effetto è intrigante: sul rettilineo, in effetti, il suono ha qualcosa a che vedere con quello di una turbina, sicuramente per la sua continuità, ma è decisamente meno fragoroso. Ed è singolare come permetta di apprezzare altri rumori: l'attrito degli pneumatici sull'asfalto anche non in fase di sterzata, quello della vettura sui cordoli, per qualcuno dall'udito evidentemente molto fine anche qulcosa in più.
Tecnologia. Ma può essere questo il suono di un bolide? Vero è che anche la Formula 1, nel passaggio dal V8 aspirato 2400 cc al V6 turbo ibrido 1600 del 2014 ha perso il suo canto caratteristico, ma davvero il suono della Formula E rappresenta una rivoluzione. "E' un suono concettualmente diverso - lo difende Trulli - e non deve piacere necessariamente a tutti. Ma il futuro è questo". Di certo, il rombo del silenzio a 220 all'ora è qualcosa che spiazza e, dal momento che in Italia un Gp di Formula E ancora non c'è, per gli appassionati nostrani quella del Motor Show è un'occasione unica per ascoltarlo con le proprie orecchie. E provare a definirlo.
Concetto. Sul tracciato dell'area 48 del Motor Show, a malapena la si sente avvicinarsi. Per dire: fa più casino il simulatore accanto alla tribuna, eppure l'effetto è intrigante: sul rettilineo, in effetti, il suono ha qualcosa a che vedere con quello di una turbina, sicuramente per la sua continuità, ma è decisamente meno fragoroso. Ed è singolare come permetta di apprezzare altri rumori: l'attrito degli pneumatici sull'asfalto anche non in fase di sterzata, quello della vettura sui cordoli, per qualcuno dall'udito evidentemente molto fine anche qulcosa in più.
Tecnologia. Ma può essere questo il suono di un bolide? Vero è che anche la Formula 1, nel passaggio dal V8 aspirato 2400 cc al V6 turbo ibrido 1600 del 2014 ha perso il suo canto caratteristico, ma davvero il suono della Formula E rappresenta una rivoluzione. "E' un suono concettualmente diverso - lo difende Trulli - e non deve piacere necessariamente a tutti. Ma il futuro è questo". Di certo, il rombo del silenzio a 220 all'ora è qualcosa che spiazza e, dal momento che in Italia un Gp di Formula E ancora non c'è, per gli appassionati nostrani quella del Motor Show è un'occasione unica per ascoltarlo con le proprie orecchie. E provare a definirlo.