E' morto nella notte il pilota britannico (37 anni, moglie e due figli) che era finito in coma dopo un terribile incidente a Pocono (Pennsylvania) in formula Indy. Il campione correva con un contratto di sette gare per il team Andretti Autosport
Il pilota di Formula Indy Justin Wilson, britannico di 37 anni con un passato in F1 nel 2003 con Minardi e Jaguar, è morto nel corso della notte tra lunedì 24 e martedì 25 agosto. Era rimasto in coma dopo l'incidente occorsogli due giorni fa durante una gara a Pocono, in Pennsylvania, nel campionato IndyCar.
Il decesso, spiegano i medici, è avvenuto a causa delle gravi ferite causate dai detriti che lo hanno colpito in seguito alla collisione. Il pilota correva con un contratto per sette gare per il team Andretti Autosport. E' stato colpito sul casco da un pezzo della vettura, sembra il musetto, di Sage Karam, finito sul muro poche centinaia di metri davanti a lui. Il pilota ex Minardi ha perso conoscenza e non avendo il controllo della vettura è quindi finito contro il muro che delimita la pista. La sua vettura è stata poi 'alzata' con una gru e Wilson è stato trasportato in elicottero al Cedar Crest.
In passato Wilson era stato protagonista di altri incidenti in F.Indy, nel 2011, 2012 e 2013, riportando ogni volta fratture varie. Ma poi era sempre tornato a gareggiare: "Ne ho parlato con mia moglie Julia - aveva spiegato - e abbiamo concluso che nel mio mestiere si corrono dei rischi. Ma fa parte del gioco e io ne sono consapevole".