Yamaha MT-07, versatilità e bassi consumi

Motori

Francesco Paolillo

Leggera e potente, la MT-07 si dimostra capace di porsi come alternativa cittadina ai maxi scooter grazie a una guida brillante e al consumo moderato di benzina

L'avevamo già provata ai tempi del lancio stampa ma abbiamo pensato bene di farci prestare una Yamaha MT-07 per sottoporla ai nostri canonici rilevamenti strumentali e, perché no, per passarci un po’ di tempo insieme, per un uso continuativo come quello di chi… se la compra e se la porta a casa.

Una convivenza forzata, si fa per dire, con la bicilindrica di media cilindrata che a buona ragione tanto successo ha riscosso e continua a riscuotere sul mercato italiano. Vita quotidiana con una moto che si fa apprezzare sotto molti punti di vista, e che a dispetto di un prezzo di acquisto allettante, non fa rimpiangere moto dal prezzo di listino più corposo.

Inoltre abbiamo scoperto che si pone come valida alternativa ai maxi scooter, cedendo qualcosa in termini di praticità, certo, ma garantendo un divertimento di guida a questi precluso. Anche i costi di gestione possono risultare più contenuti (la piccola manutenzione o la semplice sostituzione dei pneumatici non è resa difficoltosa da carene sempre più ermetiche e scarichi ingombranti), niente trasmissioni automatiche e cinghie da sostituire, mentre la voce consumi, come potrete vedere e sentire nel video, è una piacevole sorpresa.

I nostri rilevamenti (a cura di Maurizio Tanca) - La Yamaha MT-07 si rivela ampiamente all’altezza delle promesse della Casa madre, dimostrandosi parca nei consumi e piuttosto leggera. Sulla nostra bilancia ha fermato l’ago a 185,5kg con il pieno di carburante, che si traducono al netto della benzina (capienza del serbatoio pari a 14 litri) in 174kg a vuoto.

Grazie al peso contenuto e ad un propulsore bicilindrico CP2 (Crossplane-2) moderno ed evidentemente ben ottimizzato, la MT-07 si esprime nell’uso cittadino con un consumo di ben 17km/l. Prestazione replicata in autostrada, alla velocità costante di 130km/h effettivi pari ad un regime di circa 5.800 giri, mentre nell’extraurbano si arriva alla lode, con ben 22km percorsi con un litro di benzina.

Più che buona la precisione del tachimetro, con uno scarto ben inferiore al 10% previsto dalla tolleranza di legge: a 50km/h effettivi lo strumento indica 54, a 90 si passa a 96km/h, mentre alla velocità autostradale di 130km/h il cruscotto ci segnala 137.

La prova al banco (presso Superbike SNC) - Soddisfazione anche nei lanci al banco, con la bicilindrica di Iwata che ha fatto segnare 75,4cv all’albero che, riportati alla ruota, diventano 69 vivacissimi cavallini erogati su una curva robusta e regolare.

Molto bella anche la curva di coppia, piatta e dall’andamento regolare, che racconta da un punto di vista tecnico la robustezza dell’erogazione con un valore di picco di 7,3kgm all’albero che alla ruota si traduce in 6,7 chilogrammetri.

Pregi e difetti

PREGI: Versatilità | Guida brillante | Consumi

DIFETTI: Frenata non eccellente | Spazio sottosella risicato

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