L'Audi lascia Le Mans e guarda alla Formula E

Motori
Audi R18 Sport Team Joest Le Mans 2016 (foto Getty)
GettyImages-Audi_R18_Team_Joest_Le_Mans_2016

Dopo 18 anni di corse e di successi Audi Sport si ritira dalla scena di Le Mans e del WEC, il mondiale endurance. Per la casa dei quattro anelli finisce un’epoca, quelle delle corse di durata, e ne inizia un’altra, quella della Formula E dove, pensando al futuro, verranno dirottati gli investimenti

Era tutto vero, i rumors delle ultime settimane sono stati confermati. Audi Sport, la corazzata del mondiale endurance, campionato su cui Jean Todt e la FIA puntano moltissimo per bilanciare lo strapotere della Formula 1, si ritira dalle corse a fine stagione. Cala il sipario su uno dei progetti più vincenti della storia del motorsport. È un duro colpo per il WEC: i numeri parlano chiaro.

Macina vittorie - In 18 stagioni tra gli sport-prototipi Wolfgang Ullrich e i suoi uomini hanno conquistato Le Mans per ben 13 volte a cui si aggiungono 2 mondiali WEC e ben nove titoli ALMS (American Le Mans Series). Audi Sport, sempre al top dell’innovazione, ha vinto con un motore a iniezione diretta di benzina, il TFSI nel 2001, poi con il diesel TDI nel 2006 e quindi con la prima power unit ibrida (a gasolio) nel 2012, sfruttando intelligentemente i trionfi in pista come boost per il mercato. Dopo oltre cento vittorie in 185 gare ora è arrivato il momento di dire basta.

All in sull’elettrico – I 300 dipendenti del reparto corse possono però dormire sonni tranquilli. Le ingenti risorse fino ad ora destinate all’endurance verranno dirottate verso la Formula E, prima sul team Abt, già collegato alla casa del “quattro”, e successivamente saranno impiegate per finanziare l’attività diretta di Audi Sport nella categoria. Il DTM non verrà abbandonato, per ora è salvo, così come dovrebbe esserlo anche il mondiale Rally Cross dove Ekstrom ha conquistato il titolo WRX 2016 con la S1 Quattro.

Ma perché? – Difficile pensare che sulla scelta del top management di VAG non abbiano influito il diesel gate (una botta da 15 miliardi di dollari per ora) e il fatto che a giocarsi la vittoria siano spesso Audi e Porsche, controllate entrambe dal Volkswagen Audi Group. Perché spendere centinaia di milioni di euro per vincere Le Mans e correre nel WEC quando si può risparmiare salendo comunque sul più altro gradino del podio?

E adesso il WEC? – Pensare alla categoria LMP1, il massimo come prestazioni e tecnologia dell’endurance, con in pista solo quattro macchine, due Porsche e due Toyota sembra difficile, ma al momento è così. Peugeot, almeno secondo i soliti rumors, resta lì, in attesa di decidere se gettarsi nuovamente nella mischia della 24h di Le Mans, ridando lustro ad un campionato che, non si può negare, ha subito un gran colpo.

Grand’Italia – Nei trionfi di Audi nell’endurance c’è sempre stata molta Italia, basti pensare tra gli altri ai 5 successi di Emanuele Pirro e ai 2 di Dindo Cappello. Il cuore poi si stringe al ricordo di Michele Alboreto, che, dopo aver vinto a Sebring nel 2001, perse la vita collaudando la R8 in un test pre Le Mans al Lausitzing.