Porsche Cayman, pronte per scendere in pista

Motori

Emiliano Perucca Orfei

Porsche Cayman GT4 Clubsport e Clubsport Manthey Racing, due "pronto corsa" ad un prezzo sicuramente interessante. Scopriamo come sono fatte e come vanno

"Save the manuals" - La Cayman GT4 è indubbiamente una delle coupé più interessanti presentate negli ultimi anni: il perché è presto spiegato visto che, oltre all'aspetto prestazionale, quello che è piaciuto al pubblico degli appassionati è stata la volontà di combinare il potenziale del motore sei cilindri boxer 3.8 da 385 CV (già di 911 S) ad un cambio manuale a sei marce. Una scelta che le ha permesso di essere considerata "pura" agli occhi degli appassionati oltre che un'ottima base di partenza per trofei monomarca Porsche o competizioni aperte anche ad altri costruttori nella categoria FIA GT4: con quest'ultimo obiettivo è nata dunque la declinazione GT4 Clubsport, che sostanzialmente rappresenta una perfetta track-day car per gentleman o una race-car per tutti quei team e piloti che orbitano nelle competizioni riservate alle Gran Turismo.

Solo pista, il Clubsport - Nonostante il completo abbandono delle velleità stradali (non è omologata per la circolazione stradale) la GT4 Clubsport rispetto alla GT4 stradale non varia in modo così sconvolgente: fatta eccezione per ammortizzatori, assetto ribassato, cerchi da 18" gommati slick ed un'ala posteriore più generosa il look della vettura è sostanzialmente quello di serie. Stesso discorso vale anche per gli interni dove sono scomparsi tutti gli elementi di confort per fare posto a componentistica racing: sedile OMP, volante sportivo asimmetrico, rollbar "full" ma soprattutto il cambio PDK che prende il posto del manuale a sei marce alla stregua di due levette in fibra di carbonio poste dietro al volante per i cambi marcia. Il motore, invece, è rimasto lo stesso con una potenza di 385 CV spalmata ora su un peso di 1.300 kg (-60 kg rispetto a GT4).

Tra le varie, comprese nei 111.000 euro + iva di listino, si fanno notare anche l'introduzione dell'avantreno GT3 Cup in luogo di quello GT3 stradale utilizzato su Cayman GT4, oltre che di nuovi freni in acciaio con dischi da 380 mm morsi da pinze a sei pistoncini monoblocco realizzate da PFC e personalizzate Porsche nel look. Tra le novità anche il serbatoio, che in via opzionale può arrivare sino a 100 litri, così come i cerchi da 18" gommati Michelin slick che prendono il posto dei 20" offerti di serie sulla GT4.

Se non bastasse ci pensa Manthey Racing - una base di partenza molto sofisticata, evoluta da Porsche per essere già di per sé estremamente veloce in pista nei trofei monomarca come quelli italiani. Per chi pensasse a lei per un utilizzo più estremo, però, Porsche ha messo a punto con la collaborazione di Manthey Racing un kit evolutivo che allinea la vettura con le possibilità offerte dal regolamento GT4: nuove porte e cofano in fibra di carbonio, pannelli vetrati (anche parabrezza) in lexan, nuovi ammortizzatori pluriregolabili, sistema di rifornimento rapido ed una barra antirollio regolabile su 7 posizioni segnano una una svolta prestazionale importante con un esborso relativamente contenuto (25.000 euro).

Dal vivo: come sono fatte - La grafica confonde un po' le idee rendendo le nuove "racing car" di Zuffenhausen decisamente più aggressive rispetto agli esemplari monocolore di serie ma in realtà, nonostante le decine di elementi che le permettono di trasformarsi in una vera auto da corsa, la GT4 stradale e la GT4 Clubsport hanno moltissimo in comune a partire dal frontale e dal "body" della vettura che rimane sostanzialmente identico tra le due versioni fatta eccezione per l'alettone posteriore, più ampio oltre che in carbonio sulla Clubsport. Una trasformazione che ha interessato forse più gli interni, vista la completa scomparsa di tutto l'arredamento e l'introduzione del roll bar, anche se la sensazione una volta a bordo è quella di ritrovarsi come al solito nella Cayman GT4 stradale: quello che cambia è il sound del propulsore che, per via della rimozione del materiale fonoassorbente, è davvero presente in abitacolo sin dai regimi più bassi. Una vettura da corsa a tutti gli effetti, che nella versione Manthey Racing introduce tanti nuovi piccoli accorgimenti, come le porte in fibra di carbonio o i vetri di policarbonato, che fanno sentire ancora più vicini all'unvierso racing con la R maiuscola.

Come vanno - Una volta a bordo quello che piace della GT4 Clubsport è la capacità di mettere immediatamente a proprio agio chi guida: nonostante la presenza del rollbar, si sta davvero bene a bordo e la triangolazione pedale-volante-sedile nonostante appare perfetta come sulla vettura di serie. Ovviamente, in particolar modo sulla Manthey Racing che ha un sedile più estremo, la sensazione di sentirsi più "avvolti" ed integrati alla vettura arriva immediatamente quando si allacciano le cinture a quattro punti e si dà vita al sei cilindri: la voce del motore scalda l'abitacolo e amalgama le sensazioni forti che già si provano solamente calandosi a bordo di un'abitacolo da corsa firmato Porsche.

Molti i dettagli stradali, come la strumentazione analogica o la leva del cambio PDK, ma dopo pochi metri tutto sparisce: la Clubsport inizia ad inghiottire curve con grande facilità ma soprattutto con un urlo del suo sei cilindri davvero esaltante. Un motore dotato di grande forza, già ai medi regimi, in grado di rendere esaltante la guida con un urlo da pelle d'oca sulla soglia degli 8.000, spezzato solamente dalle cambiate fulminee del doppia frizione PDK. Un cambio che si avvicina molto ad un'unità racing per logica di funzionamento e velocità di cambiata.

La Clubsport si dimostra molto veloce e dotata di ottimi freni, assistiti dal sistema ABS, ma un po' più "scivolosa" rispetto alla versione sviluppata da Manthey Racing: la MR è molto più precisa nei cambi di direzione, più controllata nei sobbalzi e meno schiava del sovrasterzo in uscita di curva. Merito dei nuovi ammortizzatori che riescono a gestire meglio i trasferimenti di carico assicurando, allo stesso tempo, un gran supporto in frenata: elemento quest'ultimo eccezionale sia sulla Clubsport standard che sulla MR con la differenza che sulla MR può essere gestito in modo più preciso ed accurato (ma faticoso) attraverso un impianto frenante dotato di pompa racing (no servofreno).

Due vetture davvero "pronto corsa" - la MR più della Clubsport standard, vendute ad un prezzo sicuramente interessante per il genere di vettura: considerando che sono circa 120.000 gli euro richiesti per una berlina TCR i 133.000 (iva compresa) della Cayman GT4 Clubsport sembrano addirittura pochi...

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