Nuova Audi Q5 2017, la prova in Messico

Motori

Matteo Valenti

La nuova Audi Q5 si evolve nel segno della continuità a livello di design. Ma sotto al vestito si nasconde una vera rivoluzione tecnica e tecnologica, che ha migliorato anche il piacere di guida. L'abbiamo provata in Messico, dove viene prodotta

La nuova Q5 non nasce più a Ingolstadt (e in Cina), come avveniva in passato, ma in Messico, nel nuovo stabilimento di San José Chiapa, che produrrà gli esemplari destinati a tutti i mercati del mondo. Ma iniziamo a vedere com’è cambiata rispetto al passato.

Dal vivo: com’è fuori - La prima notizia è che le proporzioni sono quelle di sempre, soprattutto al posteriore dove il richiamo alla prima generazione è evidente. Le dimensioni però sono cresciute di qualche centimetro, fino a raggiungere una lunghezza di 4,66 m. Ne ha beneficiato il passo (2,8 m) e quindi l’abitabilità interna. Il design è figlio della “mamma” Q7 ed è quello partorito nell’era post-Walter de Silva. Lo stile è forse un po’ meno elegante e più "tedesco" nella filosofia, ma rimane comunque molto sportivo.

Dal vivo: com’è dentro - Anche all’interno la nuova Q5 eredita l’impostazione dei più recenti modelli Audi, con il famigerato Audi Virtual Cockpit da 12,3 pollici davanti al guidatore e il display centrale in stile tablet del sistema multediale da 8,3 pollici. Molto familiare anche la zona del tunnel centrale, dove troviamo la superficie a sfioramento per scrivere i caratteri dell’alfabeto da impartire al sistema di bordo. 

Qualità, sfiora la perfezione - Sorprende ancora una volta la qualità dei materiali - solamente qualche plastica del pannello porta è un po’ sottotono - ma soprattutto degli assemblaggi. Sia dentro che fuori la Q5 mette in mostra tutta la maestria Audi nella costruzione, con accoppiamenti di carrozzeria impeccabili, anche tra materiali diversi. Lasciano di stucco poi alcune nervature, come quella molto evidente del cofano, che rivela una grande capacità maturata nella lavorazione delle lamiere. 

Abitabilità - Le maggiori dimensioni hanno migliorato l’abitabilità posteriore, davvero molto buona per due passeggeri. Peccato che il quinto debba fare i conti non solo con l’irrinunciabile tunnel della trazione integrale, ma anche con una seduta ridotta e piuttosto rigida. Il bagagliaio arriva a toccare quota 550 litri, 10 in più rispetto al modello precedente.

Motori, 4 cilindri per tutti i gusti - Costruita sul pianale modulare MLB per motori longitudinali - lo stesso di Q7 e Audi A4 per intenderci - la nuova Q5 ha subito una benefica cura dimagrante, arrivando a perdere fino a 90 kg rispetto alla prima generazione. Particolare attenzione è stata rivolta anche all’aerodinamica, come dimostra il cx di 0,30, un risultato non indifferente per un SUV di queste dimensioni. Sul fronte motorizzazioni troviamo i quattro cilindri 2.0 TDI turbo diesel nelle varianti da 163 e 190 CV, oltre al 2.0 TFSI turbo benzina da 252 CV. Più avanti arriverà poi il fiore all’occhiello della gamma, il 3.0 V6 TDI da 286 CV.

Tecnica, addio Torsen arriva il quattro ultra - Tutti i motori quattro cilindri infatti saranno equipaggiati con la nuova trazione quattro ultra (l'avevamo già vista sulla nuova A4 allroad), pensata per migliorare l’efficienza. Rispetto al “quattro“ tradizionale permanente, quello con il Torsen centrale per intenderci, qui abbiamo due frizioni, una alla base del cambio e un’altra al retrotreno, che permettono di avere la trazione integrale soltanto quando serve. In condizioni normali la motricità rimane riservata all’asse anteriore, passando gradualmente dietro sul bagnato, in curva per migliorare la percorrenza e in generale su fondi con scarso grip. Insomma una soluzione più simile, almeno nella filosofia di funzionamento, rispetto a quelle utilizzate già da altri costruttori, ma che permette di risparmiare molto più carburante rispetto al “quattro” originale con il Torsen. Per quanto riguarda l’assetto si segnala la possibilità di avere sulle versioni top di gamma le sospensioni pneumatiche, che garantiscono un comfort eccezionale, ma anche grande reattività nella guida dinamica. 

Le nostre impressioni di guida - Il 2.0 TDI quattro cilindri a gasolio rappresenta un ottimo compromesso se non si vuole scegliere l’eccellenza del 3.0 V6 TDI. Non è soltanto silenziosissimo, ma offre anche una pastosità e una fluidità quasi degna del sei cilindri. In più, nonostante i 1.700 kg di peso, ha un buono spunto, grazie a 400 Nm di coppia subito disponibili a 1.750 giri/min. Insomma, si tratta senza dubbio di uno dei migliori quattro cilindri diesel in circolazione, sicuramente a livello del nuovo 1.9 Mercedes.
Le prestazioni del 2.0 TDI, che non fanno rimpiangere poi troppo il V6, sono merito anche dell’ottimo cambio automatico S tronic a sette rapporti. E’ davvero velocissimo e offre logiche di gestione della cambiata molto intelligenti, nel senso che capisce sempre e subito le nostre intenzioni. Rispetto alle vecchie Audi poi è migliorato persino il piacere di guida, vero tallone d’Achille dei precedenti modelli. Peccato solo per lo sterzo che sembra avere una corona troppo grande e non restituisce sempre la consistenza desiderata, nonostante sia piuttosto rapido e preciso. Dieci e lode poi alle sospensioni pneumatiche, che in Dynamic regalano un assetto da favola e in Comfort assicurano viaggi da mille e una notte, anche ai passeggeri posteriori.

Consumi - Nel corso del nostro test “messicano” abbiamo registrato un consumo medio di 7,5 - 8 l/100 km (dato del computer di bordo), un risultato nella media per un’auto di questo peso con cambio automatico e trazione integrale. E poi, non avendo guidato con l’uovo sotto l’acceleratore, siamo sicuri che c’è chi riuscirà anche a fare qualcosa di meglio.

Conclusioni - La nuova Audi Q5 si evolve nel solco tracciato dallo strepitoso successo della prima generazione (1,6 milioni di unità in 8 anni di vita). Non bisogna cadere nell’illusione  però di un’auto sostanzialmente simile al passato, nonostante il design possa ricordare, soprattutto nelle proporzioni, la prima serie. Sotto è una vera rivoluzione, non solo a livello tecnologico, ma anche in termini di piacere di guida. Sorprende per la qualità costruttiva, peccato solo per l’abitabilità posteriore, limitata sostanzialmente a due passeggeri e per qualche dettaglio sottotono, come i terminali di scarico "finti" che abbiamo notato al posteriore. In Italia la nuova Audi Q5 sarà disponibile da gennaio 2017 ad un prezzo che parte da 48.450 euro (2.0 TDI 163 CV S tronic) 

Pregi e difetti - Motore 2.0 TDI, lo stato dell’arte nel mondo de diesel quattro cilindri - Qualità materiali e assemblaggi assoluta - Dinamica di guida migliorata rispetto alle Audi del passato. Dietro si sta comodi soltanto in due - Sterzo, corona troppo grande. A volte non offre la consistenza desiderata - Terminali di scarico “finti” 

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