Da R100 a Black Stallion, trasformazione shock BMW

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Alla scoperta di un’irriconoscibile, minimalista café racer su base BMW RT realizzata da National Custom Tech. Incredibile "one-off" come biglietto da visita della factory austriaca

E’ difficile riconoscere la BMW R100RT, archetipo della moderna moto turistica, nella snella ed essenziale café racer boxer che vedete nelle foto. Quello che invece è facile è restare ammirati dalle linee pulite ed eleganti della Black Stallion numero 28, opera dell’officina austriaca National Custom Tech che l’ha completata come progetto interno, vetrina circolante di quello che sanno fare.

Il motore è stato smontato e tagliandato con la sostituzione di pistoni, cilindri ed assi a camme. L’airbox è stato eliminato in favore di più grintosi cornetti sui carburatori, ed è arrivato un tortuoso impianto di scarico terminante con un silenziatore Akrapovič in titanio. Per completare il quadro, il quickshifter offre un’interessante contaminazione moderna che la dice lunga in merito alle ambizioni sportive di questa special.

L’impianto elettrico è stato completamente rivisto, assistito da una batteria agli ioni di litio; la strumentazione è ovviamente ridotta ai minimi termini, con tachimetro e comandi Motogadget (che fornisce anche la centralina) piazzati sul faro anteriore a LED.

La ciclistica è stata completamente rivista, con la forcella rovesciata Showa (stretta da piastre di sterzo realizzate su misura) donata da una Ducati 900SS e un monoammortizzatore Öhlins al retrotreno, fissato direttamente al telaio dopo l’eliminazione del reggisella, sostituito da una semplice sella monoposto. Il comparto frenante è affidato a Brembo, mentre le gomme sono Heidenau.
Come è evidente dall’assenza di portatarga o anche solo del faro posteriore, difficilmente la Black Stallion #28 (purtroppo) vedrà mai una strada aperta al traffico… 

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