Allo scoccare del venticinquesimo anniversario arriva la nuova Honda CBR 1000RR Fireblade anche in versione SP. Disponibili dal mese di Marzo, promette di riportare in alto il marchio Honda nel settore delle superbike. Vediamo com’è fatta e andiamo in pista per un giro on board
Ci sono voluti diversi anni, per la precisione otto, ma finalmente è arrivata, la nuova CBR 1000RR torna a far parlare di sé, grazie ad un nuovo vestito e soprattutto a tante novità sotto pelle, compreso un pacchetto elettronico di tutto rispetto.
Più leggera e potente, rispetto all’ultima Fireblade SP del 2013, la MY 2017 dista anni luce dalla prima Fireblade in termini di numeri e prestazioni, pensate che tenendo conto del miglioramento del rapporto peso/potenza siamo a un più 65%!
Le modifiche sono tante e hanno riguardato ogni singolo aspetto della sportiva giapponese, che si presenta in tre versioni distinte, Fireblade, Fireblade SP ed SP2, quest'ultima pensata e realizzata per essere una base di partenza ottimale per lo sviluppo della versione SBK.
Cominciamo col dire che la versione Standard ed “SP” sono state realizzate per assecondare i gusti e le aspettative di due differenti tipologie di clienti, e non a caso la CBR1000R Fireblade SP è omologata esclusivamente in versione monoposto, a differenza della Fireblade Standard che permette il trasporto del passeggero. Declinazione più pistaiola per la “SP”, stradale per la “Standard”, caratteristica quest’ultima, molto cara a mamma Honda.
Il motore
Il quattro cilindri è stato oggetto di un’evoluzione molto profonda che ha visto riprogettare ogni singolo particolare, tanto da poter essere considerato un motore tutto nuovo. La scheda tecnica ci informa che la potenza massima dichiarata tocca i 192 cavalli a 13.000 giri (quindi un aumento di 11 cavalli rispetto al modello precedente) con un valore di coppia di 116 Nm a 11.000 giri. Nuovi pistoni, albero motore, sistema di distribuzione e trasmissione, hanno permesso l’innalzamento del rapporto di compressione da 12,3 a 13:1, ferme restando le misure caratteristiche (76 x 55,1mm). Il cambio è dotato di quickshifter, di serie sulla “SP”, optional sulla “Standard”
La ciclistica
L’alleggerimento del propulsore contribuisce a quello generale di 15 kg (195 kg con il pieno), rispetto alla precedente versione SP con C-ABS (che da solo ne pesava ben 10 di chilogrammi!). Le misure fondamentali del telaio doppio trave in alluminio pressofuso non cambiano ma è stato profondamente rivisto nelle rigidità di ogni sezione.
Diverso anche il forcellone, sempre a struttura ibrida in alluminio con schema Unit Pro-Link, con un peso ridotto di circa 100g a fronte di un’identica rigidità trasversale e un miglioramento in ottica di rigidità torsionale.
Le sospensioni e i freni
Sulla Fireblade “base” sono fornite dalla Showa prevedono mono BFRC (Balance Free Rear Cushion) e forcella BPF (Big Piston Fork). L’impianto frenante è anch’esso differente tra le versioni “base” ed entrambe le “SP”. Pinze freno radiali Tokiko in luogo delle super performanti radiali monoblocco Brembo dotate di nuove pastiglie a maggior coefficiente d’attrito.
L'elettronica
Debutta su una Honda a quattro cilindri in linea l’acceleratore Ride-by-wire (che Honda chiama Throttle by Wire, o TBW) di diretta derivazione dal sistema impiegato sulla replica stradale della MotoGP RC213V-S. Arrivano inoltre anche le mappature motore, con un sistema battezzato Riding Mode Select System (RMSS) con 5 modalità di erogazione della potenza, di cui tre predefinite e due configurabili dall’utente. E’ presente una piattaforma inerziale su cui si basa il controllo di trazione su nove livelli d’intervento/anti-impennata Honda Selectable Torque Control (HSTC) anch’esso derivato da quello presente sulla RC213V. Le funzioni si allargano anche alla gestione del freno motore SEB (Selectable Engine Brake) su tre livelli, e con la disponibilità del quickshifter di serie attivo sia in innesto che in scalata secondo tre diverse mappature che addolciscono o rendono più grintoso il cambio marcia.
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