Rea è imbattibile? Questa è la domanda che gli addetti ai lavori e non solo si fanno dopo le due vittorie tailandesi del campione del mondo, che fanno seguito alle due conquistate in Australia. Quattro gare, quattro vittorie e 100 punti. Il campionato è finito ancora pima di iniziare? Pensiamo proprio di no per molti motivi
Il campionato non può essere già finito prima di tutto perché stiamo parlando di motociclismo e quindi tutto è possibile sino a che non sventolerà l’ultima bandiera a scacchi dell’ultima gara. Ma poi anche perché da sempre le piste di Phillip Island e Buriram sono favorevoli alle Kawasaki. Soprattutto il Chang International Circuit, dove la Superbike ha corso sei volte e Rea ha ottenuto cinque vittorie ed un secondo posto. Ma quello che oggi sembra tutto verde già ad Aragon potrebbe diventare tutto rosso, visto che sulla pista spagnola Davies l’anno scorso ha dominato. Aspettiamo quindi a dare per scontato questo campionato 2017, perché il Rea che abbiamo visto qui in Thailandia è stato davvero impressionante, ma la Superbike ha ritrovato il figliol prodigo Marco Melandri, ha confermato la competitività di Chaz Davies, ci ha mostrato un Tom Sykes tutto nuovo ed una Yamaha in costante crescita.
Yamaha - è stata la piacevole conferma di questo inizio di stagione. Lowes sembra un altro pilota rispetto a quello dello scorso anno mentre VdMark ci sta mettendo meno del previsto ad adattarsi ad una R1 che forse, nelle mani di un top rider esperto, potrebbe già dare fastidio a Ducati e Kawasaki.
BMW - zoppica ancora sia nella parte elettronica che in uno dei suoi piloti, perché al fianco di un generoso Torres, che è tornato quello del suo primo anno in Superbike con l’Aprilia, troviamo un Reiterberger che non sta confermando le aspettative che il team Althea e mamma BMW avevano riposto in lui.
Honda - Che quello della Honda sarebbe stato un inizio difficile lo si sapeva, ma la salita si sta rivelando più irta del previsto. Hayden tiene duro e lavora a testa bassa, ma Bradl farà altrettanto? E basterà metà campionato per regalarci una CBR competitiva o la più grande casa costruttrice al mondo dovrà attendere un nuovo Rea per poter vincere di nuovo qualche gara?
Aprilia - Chi torna dalla Thailandia con le pive nel sacco è certamente il team Milwaukee Aprilia. Come avevamo scritto in Australia, Laverty ha bussato con forza alla porta di Noale, ma sembra che per ora nessuno gli abbia aperto. Un weekend da dimenticare per quella che era la dominatrice del mondiale Superbike. In due gare i suoi piloti hanno potuto raccogliere solo 3 punti, afflitti da gravi problemi tecnici. E meno male che la brutta caduta di Savadori non ha avuto conseguenze fisiche per la giovane promessa italiana.
MV - Alti e bassi per MV e per Camier, ma non potrebbe essere altrettanto visto che la F4 è ormai la moto più datata del lotto.
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