Grande prestazione pe rlo spagnolo nelle qualifiche della corsa (in diretta e in esclusiva il prossimo 28 maggio su Sky Sport). 5^ posizione alle spalle di Dixon, Carpenter, Rossi e Sato
Scott Dixon è stato imprendibile, nulla e nessuno ha potuto contro di lui. La media sui quattro giri impressionante 232,1 miglia, ovvero 373,5 chilometri orari. E’ stato un vero missile e alla terza pole su questo ovale mette una seria ipoteca su una gara massacrante, lunghissima e soprattutto di 800 chilometri pieni di insidie di qualsiasi tipo.
Alonso miracoloso
Alle sue spalle ha lottato con le unghie e con i denti uno spagnolo, sempre a bordo di una Honda, ma questa volta McLaren. Viene da Oviedo e si chiama Alonso, ma soprattutto viene dalla Formula Uno e ha nel suo palmares ben due campionati del mondo vinti. Cerca fortuna all’estero, o meglio nuove motivazioni; vuole tornare ad essere vincente e la sola strada che gli si è aperta in questo momento è la gara con la G maiuscola. Se Dixon è stato un missile, beh lui non è apparso inferiore. Innanzitutto guidare a quasi 400 chilometri orari su una pista inclinata (banking) non sembra essere un qualcosa di così facile, immediato e sicuro. Poi l’incidente al suo compagno di Formula Uno Sebastien Bourdais, fortunatamente scampato ad un catastrofico botto, ma in condizioni serie di salute, gli ha fatto ragionare sulla bontà della sua idea. Infine quando il motore della sua McLaren ha dato segni di cedimento, è ritornata alla memoria di Fernando tutta la stagione passata e appena iniziata in Formula Uno, fatta di ritiri al primo giro, rotture senza spiegazioni, stalli in partenza e tante altre arrabbiature stile stagione 2017.
Brividi per il motore Honda
Invece, come per miracolo, il suo box realizza un altro record e in un’ora e mezza pone rimedio ad una situazione tragicomica, sostituendo il propulsore Honda (ancora una volta!). Tutto ciò lo ha gasato e rinfrancato e dalla settima posizione è risalito addirittura alla quinta, sverniciando altri due concorrenti, nell’ultima sessione di prove. Insomma un Fernando Alonso come sempre guerriero che parteciperà ad una gara dove normalmente i guerrieri sono di casa e non aspettano altro che lottare sino all’ultimo…giro.
Tutto pronto per una Indy 500 da favola
Davanti a lui l’idolo di casa Ed Carpenter, che supportato dal popolo di Indianapolis non vuol sfigurare e poi Takuma Sato il samurai proveniente anch’egli dalla Formula Uno , e poi il vincitore di Indy 500 della scorsa stagione, Alexander Rossi. Alonso dovrà farsi spazio tra questi super attori di una messinscena favolosa, su di un palcoscenico che è quello delle grandi occasioni. Ma non è stato campione del mondo per gioco e sa farsi grande per gli appuntamenti che contano: una cosa è certa avremo una Indy 500 da favola.
Ricordiamo che per la qualifica ogni pilota ha a disposizione 4 giri e che la classifica viene fatta non sui tempi ma sulla velocità media tenuta nelle 4 tornate.
La griglia di partenza della 101^ edizione della 500 miglia di Indianapolis
1^ fila
1) Scott Dixon - 232.164 mph
2) Ed Carpenter - 231.664 mph
3) Alexander Rossi - 231.487 mph
2^ fila
4) Takuma Sato - 231.365 mph
5) Fernando Alonso - 231.300 mph
6) JR Hildebrand - 230.889 mph
3^ fila
7) Tony Kanaan - 230.828 mph
8) Marco Andretti - 230.474 mph
9) Will Power - 230.200 mph