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Tony Cairoli, la storia di una leggenda

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Andrea Perfetti

L'esultanza di Cairoli Campione del Mondo MXGP 2017 (Foto LaPresse)

Antonio Cairoli, con il secondo posto in gara 1 ad Assen, diventa campione del mondo MXGP 2017. E’ il nono titolo di una carriera straordinaria per il fenomeno siciliano. Ripercorriamo la sua fantastica storia

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Dalla Sicilia alla conquista del mondo

Tony eredita la passione per le moto dal papà Benedetto che aveva una Vespa e una Lambretta; come dice lo stesso Antonio, "era sempre a fare sfide di velocità per le strade intorno a Patti. Nessuno riusciva a batterlo e una volta gli proposero di gareggiare sul serio, in pista. Ma nonno Antonio gli vietò categoricamente di correre e ci rimase malissimo".

La passione per la moto è così arrivata ad Antonio, che è il primo figlio maschio. Tony ha infatti tre sorelle più grandi, Antonina, Mara e Sara. A quattro anni inizia la sua avventura con un Italjet 50 da minicross nel pistino vicino a casa. A sette anni debutta nel regionale minicross con un Lem 50. Alla seconda gara di minicross è già primo al traguardo. 

Al mondiale motocross classe 125 arriva nel 2002 e disputa tre gare. A Genk non si qualifica, così la sua prima vera gara d’esordio è stata Loket, Repubblica Ceka. Quell’anno si correva su manche unica e Tony concluse con un dignitoso ventunesimo posto. In Russia è costretto al ritiro. Nel 2003 va peggio; prende parte a tre gran premi (Italia, Belgio e Germania) con il Team Honda Tiscali di Paolo Martin ma non passa le qualificazioni.

Claudio De Carli. L'incontro che cambia la vita

A fine 2003 Antonio entra nel team di Claudio De Carli e va a vivere a Roma, dove risiede tuttora. Durante l'inverno si allena con Federici e Monni sia nel Lazio che sulla sabbia belga che forgerà la sua incredibile velocità sui terreni morbidi. Il resto è storia recente, raccontata dagli incredibili numeri di Antonio (vedi sotto). Due titoli mondiali in MX2 (con Yamaha), ben sette titoli nella MX1 (uno con Yamaha e sei con KTM, con cui corre dal 2010).
Tony è il più forte pilota della MX1 da quando è stata istituita nel 2004 ed è stato il primo a portare alla vittoria una moto di 350 cc nella classe regina del Motocross.

I due titoli dedicati a mamma e papà

La dedica di Tony a Faenza, dopo aver ottenuto il suo sesto alloro iridato: "Dedico il mondiale alla mia famiglia e soprattutto un pensiero speciale a mia madre che il 9 settembre dello scorso anno è mancata. Bello ricevere la coppa della vittoria da mio padre Benedetto e ringrazio Youthstream per questo regalo.”
Tony Cairoli nel maggio 2014 perde tragicamente il caro papà Benedetto, colpito da un infarto. Antonio è messo a dura prova da questo lutto.
A suo padre dedicherà la conquista dell'ottavo titolo iridato. Queste le sue parole al termine del GP del Brasile:  “Sono felicissimo per questo titolo, è stato un campionato difficile psicologicamente, per via di tutto quello che mi è successo. Desidero ringraziare tutti quelli che lavorano con me, i miei tifosi per il grande supporto e voglio dedicare questo titolo alla memoria di mio padre Benedetto".

2017. La rinascita

Mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso. Il biennio 2015-2016 ha lasciato a bocca asciutta Antonio, che si è confermato comunque un top rider della MXGP. Il titolo è però andato ad altri e, soprattutto in Italia, qualche appassionato si è spinto a definire ormai offuscata la stella di Cairoli. Sbagliatissimo! Il 2017 ha messo in luce una condizione fisica eccezionale, unita a una forza mentale enorme e a un talento che hanno dato poco spazio agli avversari.

Ma ripercorriamo gli ultimi tre anni agonistici del pilota italiano. Nel 2015 Tony deve abbandonare l'amatissima SX-F 350 in favore della SX-F450, perfetta per partire in testa nella manche del mondiale. La stagione si rivela però infelice: Cairoli si fa male al gomito a Maggiora e l'infortunio si rivela peggiore del previsto, obbligandolo al ritiro. Vincerà il titolo Romain Febvre con la Yamaha, con Antonio relegato al settimo posto.

Nel 2016 Tony Cairoli torna grande protagonista della MXGP e si gioca il titolo con un altro debuttante della classe regina (lo era stato anche Febvre nel 2015). Parliamo di Tim Gajser, che porterà la Honda alla vittoria del mondiale proprio davanti all'idolo di Messina. Tony è vicecampione del mondo, ma - soprattutto - è tornato mattatore della MXGP.

Il 2017 conferma la grandezza di Antonio Cairoli, che è il dominus dei circuiti del mondiale di motocross. Più forte degli ex-rookies (Febvre e Gajser), più concreto dei rivali di sempre (Paulin, Desalle, Nagl, Bobryshev) e capace di rintuzzare gli attacchi del compagno di marca Herlings. Tony fa capire la sua grandezza nel Gran Premio d'Italia, quarta tappa del 2017, dove sfoggia una superiorità e una motivazione formidabili e tali da demolire le ambizioni di tutti i rivali.

I numeri di Tony

32: l’eta di Tony, nato a Patti (Messina) il 23 settembre 1985

Tony vive tra Roma, dove ha sede il team De Carli, e il Belgio, dove si allena per diversi mesi all’anno.

Nove titoli mondiali conquistati fino a oggi da Cairoli (2005 e 2007 in MX2; 2009, 2010, 2011, 2012, 2013 in MX1; 2014, 2017 in MXGP)

Ha debuttato nel mondiale con la Honda del team Martin, poi dal 2004 è passato tra le fila del team De Carli. Con De Carli ha conquistato tutti i suoi titoli mondiali ed è passato, insieme alla squadra, alla KTM nel 2010. Prima del mondiale ha vinto a ripetizione nel minicross e nell’italiano 125 (96- 97- 98- 2001- 2002).

Al primo anno di mondiale, 2004, ha concluso terzo. Ama la pesca e cucinare. Di recente si è avvicinato ai rally e all'automobilismo sportivo.  

Antonio è fidanzato con Jill Cox, che da anni lo segue sui campi di gara. Nel 2017 la coppia delle meraviglie del motocross italiano si sposerà, rendendo ancora più magica questa stagione.

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