Cambi importanti in occasione del 115esimo anniversario della casa di Milwaukee. Saranno cento i modelli che Harley andrà a presentare nei prossimi dieci anni. Vediamo insieme quali sono le novità più importanti
Nel mondo Harley-Davidson è in atto una piccola rivoluzione: nel 2018, anno del 115esimo anniversario del Marchio, non troveremo più a listino le V-Rod e la famiglia delle Dyna ma otto nuove Softail, quattro delle quali oggetto della nostra prova. Saranno cento i modelli che Harley andrà a presentare nei prossimi dieci anni.
Un nuovo telaio
Queste Softail sono moto completamente nuove a partire dal telaio che tanto soft non è più, perché il ridisegnato tubolare in acciaio al carbonio aumenta la sua rigidità del 65% rispetto al precedente chassis e abbassa di non poco la lancetta della bilancia (su alcuni modelli addirittura 17 kg)
Sospensioni, cambia tutto
Il rinnovato disegno della struttura e del forcellone permette ora l'introduzione di un'altra importante evoluzione-rivoluzione: sotto alla sella non c’è più il classico doppio ammortizzatore con le molle in bella vista, ma si nasconde un mono Showa Cantilever regolabile nel precarico, semplicemente andando ad agire su un comodo pomello posto sul lato destro della sella. Cambia anche l'anteriore, dove una forcella Showa Dual Bending Valve con una corsa di 130 mm.
Il Milwaukee-Eight alla base di tutto
Cuore pulsante di queste Harley è il propulsore Milwaukee-Eight nelle sue due declinazioni 107 e 114, che corrispondono rispettivamente a 1.745 e 1.870 cc. Il 107 è di serie sulle nuove Softail, mentre il più potente 114 è disponibile a richiesta su Fat Bob, Fat Boy, Heritage Classic e Breakout.
Il Milwaukee-Eight (otto sta ad indicare il numero delle valvole, quattro per cilindro) è il nono bicilindrico progettato dalla Casa americana; mantiene ovviamente la disposizione dei cilindri a V di 45 gradi ma eroga una potenza e una coppia superiori del 10% rispetto ai motori precedenti e le quattro valvole per cilindro garantiscono un miglioramento del 50% nei flussi di adduzione e scarico dei gas.
Grazie ad un sistema di controfasatura, il Milwaukee-Eight promette una riduzione delle vibrazioni del 75% al minimo, si è lavorato anche riguardo il calore sotto alla sella: durante la marcia è praticamente nullo così come le famose good vibrations.
Ecco i nuovi modelli
I modelli che abbiamo avuto modo di provare sono quattro e sono totalmente diversi tra loro: Street Bob con motore 107, Breakout 114, Heritage Classic 114 e Fat Bob 114; in comune solo il telaio Softail e il propulsore, quattro caratteri e stili differenti che ci danno un'idea globale di quel che sarà la gamma 2018.
Street Bob
Perde 7 chili grazie alla nuova ciclistica (286 totali). Sono tanti, sì, ma svaniscono completamente una volta saliti. Sella decisamente low perché ci posiziona a soli 68 centimetri da terra e per arrivare alle manopole dell'ape hanger servono lunghe braccia e tanta voglia di restare "appeso come una scimmia", come dice il nome stesso del manubrio.
A dispetto di quel che ci aspetterebbe le pedane non sono molto avanzate e ci si ritrova quindi in una posizione poco naturale, anche se non eccessivamente affaticante e comunque fedele ad un modello che non è certo pensato per i lunghi viaggi ma più per il giretto al raduno estivo.
Le nuove quote la rendono facilissima da guidare, praticamente una bicicletta anche nel traffico e le leve di frizione e freno sono morbide e ben modulabili. Il motore 107 poi è più che sufficiente per darle la grinta che merita con la sua coppia di 149 Nm a soli 3.000 giri. Prezzo a partire da 15.000 Euro
Breakout 114
E’ una dragstar muscolosa e cattiva, che per il 2018 riceve un nuovo serbatoio da 13,2 litri, il faro a LED, i cerchi in alluminio neri lucidi verniciati a polvere (21 pollici all'anteriore, 18 al posteriore con gommone da 240), e una lunghissima forcella da 49 mm. Anche qui troviamo la stessa strumentazione della Street Bob, piccolissima e fissata sui riser del largo manubrio dragbar. Ed è proprio la Breakout che giova della più importante riduzione di peso: con 17 chili in meno rispetto al model year precedente.
E' proposta a partire da 22.000 Euro
Heritage Classic
E’ la moto della gamma che più ci ha stupito: nonostante l'aspetto pacioso e ingombrante su strada risulta essere la più facile, maneggevole, equilibrata e piacevole da guidare. Con quell'aria retrò che ricorda le Harley degli Anni '50, le grosse borse in pelle, il parabrezza bicolore e il grande serbatoio da 19 litri.
La seduta bassa - 680 mm - rende facili le manovre alle basse velocità ma è comoda come una poltrona imbottita, il motore spinge alla grande e il manubrio, anche se particolarmente alto e a corna di bue, non stanca mai.
I prezzi partono da 23.000 Euro
Fat Bob
Tra tutte è quella che più ama le pieghe, la luce a terra è migliore rispetto agli altri modelli grazie al posizionamento più alto delle pedane, che non sarebbe stato male trovare arretrate di qualche centimetro, per una postura ancora più aggressiva e sportiva.
Il manubrio è un dragbar come sulla Breakout e la guida è altrettanto impegnativa anche se meno stancante grazie ad una maggior celerità nei cambi di direzione e un peso importante (296 chilogrammi, 15 in meno rispetto al precedente modello) ma ben bilanciato. Anche la sella di qualche centimetro più alta (71 da terra) aiuta non poco nella guida “sportiva”.
Il motore da 114 è quello che più le rende giustizia e finalmente troviamo anche un bel doppio disco anteriore pronto a fermare la furia di questa nuovissima Fat. Le ruote da 16 pollici calzano gommoni da 150 mm davanti e 180 dietro.
I prezzi? Partono da 18.000 Euro per la Vivid Black 107, fino ad arrivare ai 20.300 per la 114 in colorazione speciale.
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