Indycar, a Detroit Hunter-Reay vince gara 2

Motori

Biagio Maglienti

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Ryan Hunter-Reay del Team Andretti torna al successo battendo Power e Jones nel secondo appuntamento a Detroit

L’ottavo appuntamento con il campionato Indycar riserva da subito inedite sorprese. Mai una Pace car aveva avuto modo di sbattere nel giro di allineamento e mai in assoluto nel campionato Indycar. Il fattaccio è avvenuto sull’insidioso tracciato di Belle Island, dove un dirigente della Chevrolet, messo alla guida al posto del pilota ufficiale Servia, nel tentativo di tenere un ritmo a lui non consono, andava a mettere la Chewy di traverso e prendeva in pieno il muro di curva due, fermando in realtà una gara che non era ancora iniziata. Insomma tra il ridicolo e il faceto era tutto bloccato. Ritardo inevitabile e al restart Alexander Rossi che prendeva il largo comandando le operazioni di una gara difficile e lunga, strategicamente da rivedere più volte. Il vincitore di Indy 500 del 2016, vedeva sempre più avvicinarsi il successo, con il conseguente balzo in avanti in classifica generale e soprattutto tanta autostima crescere dalle sue parti. Gli sarebbe servita per ovviare a una stagione, dopo Indy 500, in salita (quella 2016/2017) e per confermare al contrario un buon inizio di campionato 2018. Mancava poco e veramente pochissimo, ma alla fine a quattro giri dal termine, il compagno di Team Ryan Hunter-Reay ingigantiva una prestazione già altisonante sia in gara uno sia in gara due, andando a riprendere il leader e soprattutto mettendogli pressione. A questo punto costringeva Rossi ad un errore e al giro successivo addirittura lo pressava a tal punto che un lungo lo costringeva a spiattellare le gomme e rientrare ai box perdendo ogni speranza di centrare i risultati prefissi. Niente primo posto in classifica, nessuna vittoria e soprattutto autostima sotto i tacchi. Hunter-Reay al contrario ritorna al successo dopo Pocono 2015, un lungo digiuno che lo vedeva allontanarsi sempre più da questo campionato e che ora al contrario ne rilancia ambizioni e volontà di riprovarci. La lunga maratona partita dal Gp di Indy, proseguita con l’avvicinamento ad Indy 500 e con la stessa gara dell’Indiana, è continuata con il doppio appuntamento di Detroit. In gara Uno ha centrato il successo Dixon e in gara 2 abbiamo assistito allo show del team Andretti. Team che rimane soddisfatto al 50% in quanto ad una super vittoria risponde un disastro in classifica e una doppietta annunciata vanificata da un’ingenuità. Ma il lunghissimo doppio mese della Indycar non è ancora finito; ultimo sforzo sarà l’ovale del Texas, questa stessa settimana, in notturna. Lo spettacolo del campionato 2018 chissà quale altra sorpresa ci riserverà, dato che su 8 gare ben 6 piloti diversi sono entrati nella Victory lane.