Nella seconda gara in notturna del week end di Misano vittoria per Eriksson con la BMW M4 davanti ad Edo Mortara su Mercedes AMG C63. Chiude il podio del DTM l'Audi RS5 di Rast. Eccezionale quinto posto di Alex Zanardi che sfrutta una strategia vincente ritardando il pit stop e difendendo poi alla grande la top 5
Eriksson, Di Resta e Zanardi. Sono questi i nomi dei tre principali protagonisti della seconda gara del DTM a Misano, tutti per ragioni differenti.
Una questione tra Eriksson e Mortara
Partiamo dal primo, Eriksson, vincitore di una fantastica gara caratterizzata intermittenza della pioggia che ha colpito il circuito romagnolo. Lo svedese di casa BMW centra la prima vittoria nel DTM aiutato anche dalla fortuna (che però aiuta gli audaci): è infatti stato uno dei cinque piloti che non si sono fermati a montare gomme slick prima del secondo scroscio d’acqua. Rientrato al momento giusto per mettere un set di pneumatici da bagnato nuovi, Eriksson ha poi agguantato la testa quando gli altri si sono fermati verso fine gara.
A farne le spese è stato Edoardo Mortara, che coglie il secondo podio del weekend ancora una volta con un po’ di amaro in bocca. Il nativo di Ginevra ha condotto buona parte della gara, ma dopo il pit stop si è dovuto accontentare della seconda piazza a meno di due secondi dal vincitore. Il pilota Mercedes conferma però di aver ritrovato la competitività dopo alcune gare difficili. Premiato dalla strategia è stato anche René Rast, campione in carica della categoria e terzo al traguardo dopo il ritiro di ieri. Bene in generale la prova di Audi, che mette tutte e sei le sue vetture nella top-10.
Classifica ribaltata
Gara 2 ha visto anche il sorpasso in classifica generale di Paul Di Resta su Gary Paffett. Alla giornata perfetta di sabato, lo scozzese ha fatto seguire una gara solida che lo ha portato in sesta posizione, primo dei piloti fermatisi prima dell’arrivo della pioggia. Di Resta ha recuperato i 29 punti che lo separavano dal rivale, staccandolo di nove lunghezze dopo la corsa di oggi. Protagonista di un contatto col compagno di marca Daniel Juncadella nelle fasi centrali della gara, Paffett ha archiviato il secondo zero del fine settimana chiudendo quattordicesimo.
Fenomeno Zanardi
La storia più bella di questa due giorni italiana è però quella di Alessandro Zanardi, che dopo la buona prova di ieri ha portato la sua BMW ad un insperato quinto posto. Veloce già dalle libere, il bolognese ha interpretato alla perfezione gli eventi ritardando la sosta e restando nel giro del leader prima dell’ingresso della Safety Car (uscita per recuperare la vettura di Lucas Auer dopo un dritto). Zanardi si rende protagonista di un’altra grande impresa, in attesa di vederlo nuovamente impegnato a gennaio nella 24 Ore di Daytona a bordo di una BMW M8 GTE. Conoscendolo, ci sarà da divertirsi. Grande Alex!