WTCR, in sette a Macao a giocarsi il Mondiale 2019

Prima di arrivare all'appuntamento di Suzuka, nella coppa del mondo WTCR, nata dall'intelligente fusione tra Wtcc e Tcr, avevano vinto almeno una gara quasi tutti i costruttori, presenti da regolamento in forma privata anche se alcuni seguiti con un occhio di riguardo dalle case.

I pretendenti alla coppa Hyundai, Audi, Honda, Cupra, Volkswagen e Peugeot avevano già assaporato la gioia del gradino più alto del podio, all'appello mancava solo l'Alfa Romeo portata in pista dalla Romeo Ferraris per il team Mulsanne. La squadra italiana, forse la più piccola del Wtcr, certamente la meno seguita dalla casa madre (il Biscione è completamente estraneo alla serie) ha vissuto in Giappone un weekend pazzesco con l'incredibile vittoria di Ceccon in gara 1 quando si è messo tutti alle spalle con la sua Giulietta, riportata poi sul podio anche in gara 3.

Il balance of performance non smette di far discutere addetti ai lavori e appassionati, ma una cosa è certa, nell'ultimo appuntamento di Macao saranno ben sette piloti a giocarsi la vittoria finale e quindi la prima coppa del mondo Wtcr. Ci sono ben 87 punti in palio e tutto può succedere tra i rail e i muri dell'incredibile Circuito da Guia, dove non c'è dubbio, i colpi di scena non mancheranno.
La matematica riserva il ruolo di pretendenti al titolo a questi protagonisti: Tarquini (il "Cinghio" con Hyundai, in testa alla classifica a 57 anni), Muller (pluricampione Wtcc), Thed Björk, Pepe Oriola (Cupra), Jean-Karl Vernay (Audi), Esteban Guerrieri (Honda) e Norbert Michelisz. Una cosa è certa, ci sarà da divertirsi.

Classifica