Lungo messaggio social della tedesca dopo lo spaventoso incidente di Macao: “Sono sopravvissuta a 11 ore di operazione. Spero che le altre persone coinvolte nello schianto stiano bene. Ringrazio tutti: fan, medici, la FIA e il mio team che ha sofferto con me. Tornerò!”
Un volo e uno schianto a 276 Km/h. Immagini shock che avevano fatto temere il peggio fin da subito ma che, col passare dei giorni e delle ore, si sono trasformate in sollievo. Sophia Floersch, la diciassettenne pilota tedesca volata con la sua Van Amersfoort Racing durante il quarto giro del GP di Macao in Formula 3, sta bene. La conferma era già arrivata dal padre, intervento riuscito: “Sophia si è fratturata la settima vertebra cervicale ma pare che fortunatamente il midollo spinale non sia stato danneggiato”. E ora anche la giovane pilota tedesca ha voluto lanciare un lungo messaggio sul proprio profilo Instagram per ringraziare tutte le persone che le sono state vicine in questi attimi di grande paura.
“Grazie a tutti, tornerò!”
Il profilo Instagram di Sophia Floersch è ricco di storie: il repost di alcuni dei tantissimi messaggi di auguri che le sono arrivati via social in questi giorni di grande tensione: “Sono sopravvissuta all'operazione che è durata ben 11 ore - ha scritto lei accompagnando il messaggio con una sua foto, sorridente -. Spero che da ora in poi tutto possa solo migliorare. Dovrò rimanere qualche giorno in più a Macao prima di poter affrontare un viaggio. Voglio ringraziare tutti i miei fan per ogni singolo augurio, che solo da ora sto iniziando a leggere. Questo mi motiva e mi dà molto coraggio. I miei pensieri sono anche per tutti coloro che sono stati coinvolti nell’incidente: spero che stiano bene. Tante belle persone mi sono state vicino nel momento dello schianto, e li porto tutti con me. Grazie per tutte le parole di incoraggiamento e che mi hanno tranquillizzato in quei difficili momenti in cui ero nella mia auto. Un enorme ringraziamento va anche al personale medico di Macao, al team di soccorso della FIA, al loro team medico, al Dr. Riccardo Ceccarelli e, ultimo ma non meno importante, al mio Team, che ha sofferto con me: siete fenomenali! Tornerò! E comunque... la Dallara ha costruito davvero un grande telaio”. Sì, che le ha salvato la vita.