SBK 2019. Melandri pronto per la nuova sfida

Motori
Marco Melandri (foto: Getty)

Marco Melandri sarà in sella ad una Yamaha nel WorldSBK 2019, un ritorno alle origini per lui che ha già corso per la casa di Iwata nel 2011. In occasione della seconda sessione di test invernali a Jerez (26/27 novembre), dove prenderà confidenza con la R1 ed il nuovo team, ripercorriamo la carriera dell'italiano più vincente nel mondiale Superbike, in grado di salire sul gradino più alto del podio con 4 costruttori diversi

Sarebbe stato un gran peccato per il World SBK perdere Marco Melandri, sul cui talento non si discute, a maggior ragione se si guardano i numeri: 36 anni, 6 stagione in Superbike, 22 gare vinte, una in più di Max Biaggi, 73 podi complessivi con 4 case diverse (Yamaha, BMW, Aprilia, Ducati). E la storia non finisce qui, nel 2019 è previsto infatti il passaggio di Melandri da Ducati al nuovo team Yamaha GRT che sale dalla Supersport 600, portando in pista due R1 di quelle buone per Sandro Cortese, neo campione World Supersport600 (già n1 nel mondiale 125 GP) e per il nostro pilota di Ravenna.

Yamaha e Melandri si sono incontrati per la prima volta nel 2003 quando Marco, 20 anni all'epoca, debuttava in MotoGP dopo essere diventato, l'anno prima, il pilota più giovane ad aver vinto con Aprilia il Mondiale 250.

La prima volta con Yamaha

Le strade di Melandri e della Yamaha si sono incrociate nuovamente nel 2011 quando Marco, lasciati i prototipi della top class dopo diverse esperienze con Honda, Ducati e Kawasaki, ha aperto una nuova fase della sua carriera passando al World Superbike.

L'anno del debutto in SBK è stato sin da subito molto positivo. Il pilota italiano è salito sul podio già nel round di apertura della stagione a Phillip Island, mentre la prima vittoria è arrivata una gara dopo a Donington Park. Non fosse per Carlos Checa e la Ducati...ma lo spagnolo c'è e la Rossa di Borgo Panigale anche e quindi Melandri termina stagione come il migliore degli altri, con quattro vittorie e 16 podi complessivi. (foto https://twitter.com/AngyFra89)

Il primo a vincere con BMW

Quando Melandri, grazie alla top3 della classifica, è certo del rinnovo automatico con Yamaha per il 2012, arriva l'annuncio del ritiro della casa di Iwata dal WSBK. Marco si accorda quindi con BMW, presente dal 2009 nel mondiale a dire il vero senza brillare. Pronti via ed è subito podio in Australia e vittoria in UK, la prima in Superbike per il costruttore tedesco. Melandri lotta per il titolo con Biaggi (Aprilia) e Sykes (Kawasaki), chiudendo terzo nel mondiale con 6 vittorie (11 podi in totale).

La stagione successiva, il 2013, vede BMW ritirare il team interno ufficiale, lasciando alla filiale italiana all'attività in pista. Il quarto posto finale forse non rende giustizia, ma arrivano comunque 3 vittorie di manche e altri 5 podi.

In Aprilia, decisivo per il mondiale costruttori

Lasciata BMW Melandri passa nel 2013 all'Aprilia dividendo il box con Guintoli. Alle fine della stagione si contano altre 6 vittorie e 5 podi per la casa di Noale che saranno fondamentali per la conquista del mondiale costruttori, prima del ritorno in MotoGP, che segnerà in modo negativo la carriera del pilota italiano negli anni immediatamente successivi.

La grande speranza Ducati

Il 2017 ci consegna il ritorno di Marco Melandri nel mondiale Superbike, questa volta in sella alla bicilindrica Panigale come compagno di squadra di Chaz Davies nel team Aruba Ducati. All'esordio a Phillip Island arriva subito il podio, mentre per la prima vittoria si deve attendere il round di Misano. La stagione termina con il quarto posto finale e 12 podi oltre alla vittoria in casa.

Il 2018 inizia alla grande per Melandri con un successo strepitoso in Australia. Questo è l'ultima vittoria nel WSBK per il pilota di Ravenna. È la numero 22 in carriera, che ne fa l'italiano più vincente in superbike, superando Max Biaggi (fermo a 21 vittorie).

GRT Yamaha la nuova sfida

Il divorzio da Ducati, non consensuale, sembra precludere a Melandri la possibilità di proseguire la carriera nel motorsport che conta. Fortunatamente ad inizio novembre viene annunciato il passaggio di categoria del team GRT Yamaha dalla supersport600 alla top class delle derivate di serie. I piloti a cui saranno affidate le R1 sono Sandro Cortese e Marco Melandri. La storia continua, sarebbe stato un gran peccato interromperla.