Shaun Muir, team principal di BMW Motorrad WSBK, intervistato da WSBK.com, ha commentato le prime due giornate di test a Jerez, dove le nuovissime S1000RR di Sykes e Reiterberger hanno girato quasi sempre senza trasponder
Top-8 per Sykes nel day-1 e moto distrutta nel day-2
“Il primo giorno è stato molto produttivo. Abbiamo un programma di test abbastanza frenetico ma è andata bene, Tom aveva trovato un buon set-up negli ultimi test in Andalusia che ha utilizzato anche in questi due giorni, girando in tempi da top-8, che era il nostro obiettivo. Allo stesso modo, Markus ha lavorato al suo programma e in generale abbiamo avuto un buon primo giorno. Il secondo è stato leggermente diverso: Tom non è sceso in pista fino alle 11, 11:30 e dopo circa 6 giri è caduto all’ultima curva, distruggendo la sua moto quindi abbiamo passato l’intera giornata a cercare di ripararla. Markus invece ha provato un forcellone alternativo, che ha funzionato bene con tempi che rientravano nella top-15. Non male per Markus, mi dispiace per Tom.”
Tutto nuovo, è una sfida per tutti
“BMW non era mai scesa in pista con degli avversari prima di questi ultimi due giorni a Jerez. È una sfida per tutti perché stiamo ancora sviluppando la moto. Negli anni passati avevamo un mezzo che conoscevamo da 3 o 4 anni. Questa invece è una moto completamente nuova, nel nostro team [Shaun Muir Racing, negli ultimi due anni con Aprilia in SBK, ndr.] ci sono dei volti nuovi, proprio come nel team BMW quindi dovevamo amalgamare tutto assieme. Questo era l’obbiettivo dei test in Andalusia in dicembre e sono felice di dire che anche qui è andato tutto bene da quel punto di vista. Abbiamo una fantastica crew e abbiamo avuto modo di provarlo oggi [seconda giornata di test, ndr.] dopo l’incidente di Tom. Non è stata colpa sua ma tutti hanno dovuto mettere mano alla moto per ripararla. Lui è riuscito ad uscire di nuovo a dieci minuti dalla fine e questo è servito per provare che la moto è a posto e pronta per Portimao. È una curva di apprendimento molto importante e continueremo a girare fino all’Australia perché ci servono quegli ultimi due giorni prima che inizino le gare a Phillip Island.”
Obiettivi? Top-10 per Reiterberger e Top-6 per Sykes. Il podio? Nella seconda parte di stagione
“Quello che mi aspetto e quello che si aspettano i piloti sono cose diverse e non voglio mettergli pressione. Per Markus sarebbe bello raggiungere la top-10 e per Tom sarebbe bello arrivare perfino alla top-6, anche se magari lui si aspetta di più. Lui è un campione del mondo [con Kawasaki nel 2013, ndr.] ed è per quello che l’abbiamo scelto, ma non so se saremo pronti per il podio fino alla seconda parte della stagione”.