Il pilota ricordato nel suo paese natale, Castiglion Fiorentino, a 15 anni dalla morte che avvenne in seguito a una caduta durante la Parigi-Dakar 2005, al km 184 dello sterrato tra Atar e Kiffa (Mauritania). Aveva vinto due volte la competizione in moto: nel 2001 e nel 2002
L'11 gennaio 2005, Fabrizio Meoni perdeva la vita durante la Parigi-Dakar che l'aveva visto vincitore in moto nel 2001 e nel 2002. A 15 anni salla scomparsa a ricordare il campione è il suo paese natale, Castiglion Fiorentino (Firenze). "Fabrizio è in mezzo a noi - si spiega in una nota l'amministrazione comunale - tra la gente, tra i castiglionesi, insieme agli amici motociclisti con i quali ha vissuto le piu' grandi esperienze legate ai motori. Lo dimostrano i tanti centauri che si fermano lungo la strada regionale 71 per una foto ricordo davanti alla statua che lo ritrae, o le tante manifestazioni e raduni realizzati in suo onore, o chi, come Paolo Lucci, giovane e promettente motociclista castiglionese, ha scelto di partecipare all'Africa Eco Race per rivivere le stesse emozioni vissute da Fabrizio".
"Non bisogna poi dimenticare l'attività della Fondazione Fabrizio Meoni che ha tradotto i 'sogni' di Fabrizio in realtà aiutando le popolazioni dell'Africa a lui tanto care", si legge ancora nella nota diffusa dal Comune di Castiglion Fiorentino dove Meoni era nato il 31 dicembre 1957.
La morte avvenne in seguito a una caduta, al km 184 dello sterrato tra Atar e Kiffa (Mauritania), nella quale si ruppe due vertebre cervicali. "Non voglio più ripercorrere i ricordi funesti di 15 anni fa, ai quali preferisco anteporre il quadro di un affetto smisurato dei tantissimi motociclisti, appassionati di sport, testimonial della solidarietà, che elevano Fabrizio Meoni ad essere considerato più vivo dei viventi, attribuendolo di diritto alla categoria degli immortali", le parole del sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli.