Robert Bosch non si è mai considerato inventore, ma la sua intuizione con l’iniezione meccanica benzina ha cambiato le sorti del mondo dell’auto. Fu lui infatti a sviluppare uno dei primi sistemi di iniezione diretta per autoveicoli
Siamo negli anni ‘40 del 1900 ed è in quest’epoca che si sviluppa e prende piede una delle invenzioni più importanti nella storia dell’automobile moderna. Utilizzata inizialmente nei motori di aerei e grandi autocarri, l'iniezione meccanica a benzina venne pensata per la prima volta dal dottor Archibald Low, che creò un prototipo per motori di grandi dimensioni esposto all’Olympia Motor Cycle nel 1912. Allo stesso tempo, nel 1916, in Germania venne costruito un primo prototipo di motore GDI per l’aereo Junkers: progettato inizialmente come motore diesel, fu poi modificato e pensato per benzina.
Con la Prima guerra mondiale, lo sviluppo visse una fase di arresto e si dovette aspettare il 1925 per osservare il primo vero motore a iniezione diretta a benzina. Dal 1925 al 1947 si diffuse il motore Hesselman, costruito in Svezia e progettato per camion e autobus. Nato come ibrido tra un motore a ciclo Otto e un motore a ciclo Diesel e funzionante a benzina, aveva un solo difetto: provocava la produzione di grandi quantità di fumo. Erano però progetti dedicati a motori grandi, pensati per realtà di lavoro e industriali. Erano progetti che non potevano ancora cambiare il volto dell’automobile.
Fu proprio in questi anni di innovazione e fermento per il settore automobilistico, che l’estro e le capacità di Robert Bosch contribuirono a segnare una svolta. Affiancato dall’esperienza e dalle competenze delle officine Bosch Car Service, Bosch divenne un punto di riferimento nel settore e segnò una linea di demarcazione tra motori di vecchia fabbricazione e motori di nuova concezione, dando di fatto il via all’epoca dell’automobile moderna.
Robert Bosch e lo sviluppo della pompa a iniezione
“Dovremmo tutti sforzarci di migliorare lo status quo: nessuno di noi dovrebbe mai essere soddisfatto di ciò che è stato raggiunto, ma dovrebbe sempre sforzarsi di fare meglio”.
È questa, una delle citazioni meno conosciute, ma più rappresentative, la frase che descrive pienamente il pensiero di Robert Bosch. Un pensiero, che è anche base fondante della sua azienda e delle officine Bosch Car Service, che negli anni hanno instancabilmente cercato di perfezionare il servizio offerto. Robert Bosch si è però sempre considerato più un imprenditore, che un inventore. Eppure, alla guida della sua azienda dal 1886, è stato capace di trasformare idee e progetti in prodotti di serie e di portare un laboratorio a diventare un leader tecnologico mondiale.
È questo il caso dell’iniezione meccanica, sviluppata per motori diesel e poi riprogettata e perfezionata per adattarsi ai motori a benzina. Nel 1922 Robert Bosch stipulò infatti il primo contratto per lo sviluppo della pompa a iniezione diesel, pensata inizialmente per l’uso su autocarri. A due anni di distanza fu lanciato in Germania il primo autocarro con iniezione meccanica diesel, prodotto poi in serie a partire dal 1927. L’innovazione per Bosch, tuttavia, non era mai punto d’arrivo. Fu così che prese sempre più forza la volontà di creare un sistema di iniezione meccanica diretta per diesel e benzina pensato per i motori delle automobili.
Dal 1936 alla svolta
La progettazione del nuovo obiettivo di Robert Bosch prese il volo negli anni ‘30, grazie anche all’apporto di Daimler-Benz. L’azienda Bosch sviluppò in questi anni un sistema ad iniezione diretta per auto e nel 1936 fu presentata sul mercato la prima pompa a iniezione diesel per automobili. La prima autovettura diesel prodotta in serie al mondo fu una Mercedes-Benz 260 D e fece la sua prima apparizione al Salone dell'Automobile di Berlino nel 1936. A parità di potenza, consumava un terzo in meno di carburante rispetto a modelli di vecchia concezione, ma nonostante questo le vendite furono deludenti. L’iniezione diesel per autovetture non forniva ancora grandi prestazioni e fu la Seconda guerra mondiale, con la necessità di trovare motori sempre più veloci, affidabili, performanti e potenti, a dare grande spinta allo sviluppo. Nel secondo dopoguerra, la maggior parte dei motori aeronautici tedeschi utilizzavano l’iniezione diretta, dal motore radiale BMW 801 ai motori tedeschi V12 rovesciati Daimler-Benz.
È il 1952 quando il sistema di iniezione diretta Bosch, dalle prestazioni nettamente migliori. venne introdotto sui motori a due tempi della Goliath GP e della Gutbrod Superior. Nel 1955 il sistema di iniezione meccanica a benzina sviluppato da Bosch venne utilizzato sulla Mercedes-Benz 300SL, diventando così il primo motore a quattro tempi a utilizzare l’iniezione diretta. Nel 1954 fu la Mercedes-Benz W196 a utilizzare l’iniezione diretta Bosch derivata dai motori aeronautici per gareggiare nella Formula 1. Iniziò un’epoca di sviluppo inarrestabile.
Dall’iniezione meccanica al Jetronic
Con lo sbarco dei motori con iniezione meccanica diretta nelle autovetture, giunse il bisogno di progettare un sistema ancora più innovativo e affidabile. Nel 1959 l’azienda Bosch cominciò a sviluppare un sistema per l’iniezione a benzina controllato elettronicamente. È in questo percorso che trova posto il D-Jetronic, che nel 1967 divenne il primo sistema di iniezione elettronica al mondo a entrare nella produzione di serie. Utilizzato per la prima volta sui modelli americani delle Volkswagen 1600 LE e TLE, il D-Jetronic permise di compiere i primi grandi passi in materia ambientale nel settore automobilistico.
Nel 1970 l’azienda sviluppò in stretta collaborazione con Porsche il sistema K-Jetronic, in cui l’iniezione risultava continua da tutti gli iniettori e non pulsata. Accanto alla Porsche 911, tra le prime auto dotate di sistema K-Jetronic ci furono l’Audi 80, prodotta a partire dal 1975 e la Volkswagen Golf GTI prodotta dal 1976. L’innovazione continuò negli anni, lasciando spazio al controllo digitale dell’iniezione con conseguenti prestazioni migliori e maggiore potenza. Ancora oggi sperimentiamo la grandezza dell’innovazione nata da Bosch nei primi del ‘900, dalla forza rivoluzionaria di una mente curiosa e imprenditoriale, che ha plasmato il carattere pionieristico della sua azienda.
Guarda e ascolta la storia dell’iniezione meccanica a benzina, l’invenzione che ha rivoluzionato la storia dell’automobile. Il pilota Davide Valsecchi e la giornalista Federica Masolin ci guidano alla scoperta del primo progetto, delle innovazioni tecnologiche Bosch e della competenza che le officine Bosch Car Service hanno mostrato negli anni.