IndyCar 2022, si corre a Indianapolis: è l'antipasto alla 500 Miglia

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Matteo Pittaccio

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La 500 Miglia di Indianapolis si avvicina e, come accade dal 2014, piloti e squadre si ritrovano a correre nel circuito permanente dell’Indiana due settimane prima del grande evento. Seguite tutte le sessioni del GMR Indy GP in diretta su Sky Sport F1: venerdì 13/05 prove libere alle 18:45 e qualifiche alle 22:00, sabato 14/05 la gara alle 21:00

Il Gran Premio di Indianapolis rappresenta l’occasione perfetta per aumentare il coinvolgimento degli appassionati in vista della Indy500. Il circuito è derivato dalla versione utilizzata dalla Formula 1 tra il 2000 ed il 2007, sebbene presenti importanti modifiche atte ad agevolare la competizione e rendere il layout più scorrevole. I piloti dovranno percorrere le 2.4 miglia (3,9 km) e le 14 curve del road course di Indianapolis per un totale di 85 giri, pari a circa 207 miglia (333 km). Novità importante in griglia di partenza, arricchita dalla presenza di Juan Pablo Montoya. Il colombiano correrà l’Indy GP con McLaren SP per preparare al meglio la 500 Miglia di Indianapolis, vinta nel 2000 e nel 2015.

 

Il team Penske

Anche in questa occasione è il Team Penske a fare da riferimento. Sono ben 8 le vittorie della squadra diretta dal “Capitano”, tra l’altro proprietario dell’impianto e della stessa serie. Il Team Penske ha per giunta infilato 5 trionfi consecutivi tra il 2015 ed il 2019 grazie alle imprese di Will Power e Simon Pagenaud. Proprio quest’ultimo ha inaugurato l’albo d’oro dell’Indy GP vincendo con la vettura di SP Motorsport l'edizione 2014. A tal proposito, in quella gara fu provata la partenza da fermo, seguita però da un brutto incidente nato dallo spegnimento del motore di Saavedra, poleman, colpito da Muñoz e Aleshin. Il tentativo fu ripetuto a Houston (Gara 1) e Toronto (Gara 2) ma l’idea fu abbandonata alla fine della stagione.

Le statistiche dello stradale di Indianapolis parlano chiaro: Will Power è il favorito. L’australiano ha vinto cinque volte tra il 2015 ed il 2021 firmando altrettante Pole Position. Dietro a Power figura Simon Pagenaud, vincente nella già citata edizione 2014, nel 2016 e nel 2019, quando vinse anche la Indy500 a fine maggio. Una vittoria a testa per Scott Dixon (2020), Josef Newgarden (Harvest GP 2020 – Gara 1) e Rinus VeeKay, mentre nessun pilota Andretti Autosport è mai riuscito a raggiungere per primo la bandiera a scacchi. Nello stradale di Indianapolis VeeKay ha ottenuto la prima pole nel 2020 (Harvest GP - Gara 1) e la prima vittoria nell’Indy GP dello scorso anno. In quel weekend Grosjean ha conquistato la prima Pole ed il primo podio. Anche Jack Harvey ha un bel ricordo risalente all’edizione 2019, quando con il terzo posto ha firmato il primo podio della carriera. Prima Pole a Indy anche per Rosenqvist (2019).

 

La classifica piloti

L’IndyCar arriva al quinto appuntamento della stagione 2022 con una classifica piloti corta, molto combattuta e capitanata da Alex Palou, il campione in carica della serie. Zero vittorie ma 3 podi e 4 piazzamenti nella Top10: con questi risultati il catalano di Chip Ganassi Racing ha agguantato la testa del campionato al termine del round di Barber, chiuso al 2° posto. A tre punti da Palou troviamo Scott McLaughlin, dimostratosi veloce nei cittadini, negli ovali e nei permanenti. Il neozelandese punta a riprendere il 1° posto in classifica ma dovrà stare attento a Josef Newgarden, terzo a sole nove lunghezze dalla vetta e vincitore nel road course di Indianapolis nella prima manche dell’Harvest GP 2020. Ancora Penske in quarta posizione, occupata dal pilota più vincente nello stradale di Indianapolis: Will Power, entrato in Victory Lane per cinque volte, l’ultima delle quali nel Big Machine GP dello scorso anno. Grazie alla vittoria di Barber, O’Ward sbarca a Indianapolis con soli trenta punti di ritardo, seguito da Dixon, VeeKay, Grosjean, Ericsson e Graham Rahal, quest’ultimi a 60 punti da Palou.