WRC, Rally di Sardegna: per il leader Rovanpera una sfida complicata

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Lucio Rizzica

Sugli sterrati dell’isola dei quattro mori sarà arduo per la Hyundai, apparsa la meno affidabile su questa superficie, tenere il passo di Toyota e Ford. Rovanpera potrebbe tuttavia giovarsi del suo ottimo stato di salute, in una stagione straordinaria che lo vede in testa al mondiale con 46 lunghezze di vantaggio su Thierry Neuville. Appuntamento nel fine settimana su Sky

Partire indietro per partire meglio, partire settimo per puntare al successo. Elfyn Evans vive con agitazione la sua vigilia del Rally di Sardegna -che dal 2004 sostituisce il Rally di Sanremo nel calendario del mondiale WRC- nel quale sarà il leader del campionato, e suo compagno in Toyota, Kalle Rovanpera a dover partire per primo con meno grip e pulendo la strada a chi lo seguirà nella breve speciale che da Olbia porterà fino a Cabu Abbas. Prova d’apertura del fine settimana nell’isola. Saranno 21 in totale le prove speciali di una gara che compie 19 anni, che  tra giovedì e domenica si snoderà nel nord della Sardegna percorrendo 307,91 km complessivi, dallo shakedown di Olmedo fino alla Power Stage Sassari-Argentiera che concluderà il programma. 

Sugli sterrati dell’isola dei quattro mori sarà arduo per la Hyundai, apparsa la meno affidabile su questa superficie, tenere il passo di Toyota e Ford. Rovanpera potrebbe tuttavia giovarsi del suo ottimo stato di salute, in una stagione straordinaria che lo vede in testa al mondiale con 46 lunghezze di vantaggio su Thierry Neuville (Hyundai), per cercare di allungare ancora e prendere il largo in classifica. Ma attenzione perché la Sardegna è particolare. Fra i partenti ci sono habitués del primo gradino del podio come Dani Sordo (Hyundai) e Ott Tanak (Hyundai) che qui hanno già vinto (due volte lo spagnolo, una l’estone), lo stesso Neuville (due successi) e grandi protagonisti annunciati sullo sterrato, come Craig Breen (M-Sport Ford) ed Esapekka Lappi (Toyota).

Insomma, non sarà facile per Rovanpera proseguire la propria marcia trionfale. Sebbene ne abbia tutte le possibilità e la voglia. Il finlandese ha parlato chiaro prima di viaggiare alla volta di Alghero, sede del campo base della carovana: “In Italia sarà un altro evento difficile, dove in passato ho faticato. L’anno passato ho vissuto un fine settimana complesso, pieno di problemi sebbene il feeling non fosse poi così male. Sarà difficile ripetere quanto di buono abbiamo fatto in Portogallo, specie se sarà un rally asciutto”. Il meteo parla di temperature stabili sui 30° fino a domenica. Non si tratta di mettere le mani avanti ma di un più sano realismo che apre a due soluzioni: se andrà male si potrà sempre dire ‘ce lo aspettavamo’, se andrà bene sarà un altro ‘risultato sensazionale’. Kalle ha capito le regole del gioco e come salvaguardare se stesso dalla pressione e dalle critiche. Un altro step di crescita per un millennial (è nato il 1° ottobre 2000) che per capacità, talento e intelligenza sembra assai più solido della sua età.  E ogni occasione è buona per dimostrarlo.