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Rally WRC, si torna in Africa: gli appuntamenti su Sky

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FOTO casco Bell - Twitter @OfficialWRC

L’edizione numero 69 del Rally Safari, la seconda dal ritorno del WRC in Africa dopo un ventennio di assenza in calendario, è quasi un punto di svolta decisivo per un campionato mondiale che troppo presto è apparso segnato. Appuntmento su Sky Sport Action

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Poco più di 363 km cronometrati, 43 dei quali in più rispetto al 2021, con 19 prove speciali tutte disegnate interamente in tenute private, su una superficie molto ben assortita, tra caldo e polvere, tradizione e leggenda. L’edizione numero 69 del Rally Safari, la seconda dal ritorno del WRC in Africa dopo un ventennio di assenza in calendario, è quasi un punto di svolta decisivo per un campionato mondiale che troppo presto è apparso segnato: non è un mistero che in Sardegna il ‘millennial’ Kalle Rovanpera -leader assoluto, su Toyota, della stagione 2022- abbia capitalizzato una trasferta difficile approfittando soprattutto degli errori dei suoi avversari. Ma è ancor meno un mistero che in Hyundai, dopo il brillante successo nell’isola dei 4 mori, adesso comincino a credere che un futuro diverso sia a portata di mano e possibile e che -possibilmente- proprio dal Kenya si debba partir

In classifica generale Rovanpera -dopo appena 5 di 13 gare- ha già un vantaggio di ben 55 punti sul secondo (Neuville, Hyundai) e di 58 sul terzo (Tanak, Hyundai) e la sfida balza subito agli occhi: allungare ancora la classifica o accorciarla. Ma non solo per questo il Safari sarà un appuntamento interessante e neppure per le indubbie condizioni difficili che i protagonisti incontreranno lungo il percorso. In Kenya -per la terza volta quest’anno- si riproporrà infatti  il dualismo tra le teste di serie del mondiale e le due più grandi leggende del WRC: Sébastian Loeb e Sébastien Ogier, diciassette titoli iridati in due (rispettivamente 9 e 8). A caccia di altri prestigiosi traguardi e mine vaganti in grado di togliere punti preziosi ai piloti a tempo pieno, in corsa per il successo finale.

Se dunque il weekend keniota dovrà essere fonte di riscatto soprattutto per Rovanperä e Neuville, che con il Safari hanno un conto in sospeso dallo scorso anno, l’altra faccia della medaglia è rappresentata da quel successo del 2021 di Ogier al quale di certo Loeb darà la caccia per eguagliarne il Grande Slam realizzato 12 mesi fa, vincendo i cinque grandi rally mondiali. Portando la Ford Puma al successo, Loeb raggiungerebbe Ogier (e anche Carlos Sainz) in questa leggendaria statistica. Ma dalla Sardegna sono usciti fortemente rinfrancati Ott Tanak e Craig Breen, il che evidentemente non potrà che fare bene allo spettacolo. Discorso a parte merita Elfyn Evans, già condannato a correre fino a fine stagione solo per i risultati parziali.

Rispetto a un anno fa, il programma prevede prove completamente inedite, come quella definita Geothermal che andrà in scena venerdì o quella di Narasha in programma domenica. Le prove di Soysambu e Kedong sono state leggermente riprofilate, mentre quella di Loldia è stata allungata di otto chilometri. A livello di disputa delle varie frazioni, quella di Loldia è passata da domenica a venerdì e quella di Oserian ha compiuto il percorso inverso. Confermate, infine, sia la superspeciale di Kasarani al giovedì sia la Power Stage della Hell’s Gate. Si prospetta un fine settimana ‘endurance’ con diversi motivi di interesse… E ovviamente Sky lo seguirà con molta attenzione, trasmettendo in diretta 5 prove speciali fra giovedì e domenica su Sky Sport Action:

  • Giovedi 23 giugno      – ore 13.00 PS 1   Kasarani
  • Sabato 25 giugno       -  ore   8.00 PS 9   Elmenteita 1

                                                      -  ore 14.00 PS 12 Elmenteita 2

  • Domenica 26 giugno  - ore   8.00 PS 16 Hell’s Gate 1

                                                      - ore 13.00 PS 19 Hell’s Gate 2 (Power Stage)