Indycar, si corre la Bommarito 500 sull'ovale di Gateway: come seguirla su Sky

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Matteo Pittaccio

foto: Penske Entertainment - Joe Skibinski
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Nella notte tra sabato e domenica l’IndyCar si accende a Gateway, terz'ultima tappa della stagione. Penske, Ganassi e McLaren SP si giocano punti pesanti. Venerdì 19 agosto prove libere 1 e Qualifiche, domenica 21 agosto alle 00:30 la gara su Sky Sport F1

Tre gare alla fine, sette piloti in 59 lunghezze e 162 punti ancora disponibili: il finale di stagione della NTT IndyCar Series si avvicina e nel fine settimana del 19-21 agosto i piloti corrono l’ultima gara ovale del calendario. Lo scenario è quello di Madison (Illinois), a poche miglia da St. Louis (Missouri), dove sorge il Word Wide Technology Raceway (Gateway), un ovale lungo 1.25 miglia (2 km) contraddistinto da un layout che ricorda molto il super-speedway di Motegi. I ventisei piloti della IndyCar affronteranno le quattro curve del circuito per un totale di 260 giri, pari a poco più di 520 km, distanza che probabilmente farà capire chi correrà le ultime due gare della stagione (Portland e Laguna Seca) con gli occhi ancora puntati sul titolo. Il campionato è comunque ancora incerto siccome Power comanda con soli 6 punti di vantaggio su Dixon, 12 su Ericsson, 22 su Newgarden, 33 su Palou, 58 su McLaughlin e 59 su O’Ward, teoricamente il settimo ed ultimo pilota a poter lottare per la vittoria del campionato.

La storia di Gateway e la concomitanza con la Indy500

L’impianto è stato aperto nel 1967 ma l’ovale per come lo conosciamo è stato inaugurato tra il 1995 ed il 1996 per poi entrare nel calendario CART nel 1997. Dal 2001 la pista ha stretto una collaborazione con la IRL ma la poca risonanza mediatica dell’evento – più corto rispetto ai tempi della CART – ne ha decretato l’eliminazione dal calendario dopo il 2003. Tuttavia, nel 2017 la IndyCar ha riportato l’ovale di St. Louis nel programma della stagione e lo scorso anno si è addirittura arrivati ad un’estensione di ben cinque anni. Per tre stagioni (’97 – ‘99) la gara si svolgeva a fine maggio, proprio quando ad Indianapolis si correva la Indy500. In quegli anni la CART corse a St. Louis il giorno prima della mitica 500 Miglia, decisamente più importante. Nel 2000, quindi, si decise di spostare l’evento a settembre in modo tale da dare la possibilità a piloti e squadre di correre la Indy500 senza problemi. Guardando al disegno della pista si può notare che le prime due curve (11° banking) abbiano caratteristiche simili al New Hampshire mentre le ultime due pieghe (9° banking) ricordano le curve 3-4 di Phoenix. La conformazione dell’ovale richiede impegno e concentrazione costanti, soprattutto perché con il passare dei giri lo sporco che si accumula al di fuori della traiettoria ideale rende molto difficili i sorpassi. In base all’edizione 2021 sono previste quattro soste con una media di 55-60 giri per stint ed una perdita di circa 35 secondi nel passare in pit road.

Le statistiche di Gateway

Josef Newgarden occupa il primo posto nell’albo d’oro di Gateway grazie alle tre vittorie ottenute nel 2017, 2020 (gara 2) e 2021. Tra i piloti in attività menzioniamo i successi di Castroneves (2003), Power (2018), Sato (2019) e Dixon (gara 1 del 2020). Il più forte in qualifica è Will Power, partito in testa al gruppo in tre edizioni (2017, 2020 gara 1, 2021) ma si annoverano altri quattro polemen ancora in attività: Castroneves (2003), Dixon (2018, qualifica cancellata per pioggia), Newgarden (2019) e Sato (2020 gara 2). Il Team Penske comanda nella classifica squadre avendo vinto sette volte e ottenuto ben sei Pole Position.

IndyCar a Gateway, il programma su Sky Sport F1

Venerdì 19 agosto

  • ore 19: prove libere 1
  • ore 22:15: qualifiche

Domenica 21 agosto

  • ore 00:30: gara