Rally, evoluzione e innovazione: cosa ci aspetta nel WRC 2023

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Gabriele Cogni

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La stagione della consacrazione ibrida del rally è alle porte. Scopriamo insieme le novità che ci aspettano nel 2023 e i piani della serie per il futuro

L'incessante lavoro di sviluppo delle Case impegnate nel WRC è parso evidente quando sono stati tolti i veli alle vetture con specifiche 2023: più muscolose, più aerodinamiche, più aggressive. E non è solo una questione di look. Anche dal punto di vista tecnico ci si è spinti oltre, portando le prestazioni delle Rally1 a un livello mai visto prima.

Toyota sarà l'auto da battere

In qualità di campionessa in carica, sarà Toyota l’auto da battere. A Jyväskylä, sede del Toyota Gazoo Racing Team, si sono dati un gran da fare per rendere la Yaris GR ancora più veloce e affidabile. Sul motore della compatta giapponese sono state introdotte delle evoluzioni volte a migliorare l’erogazione di potenza e coppia, in particolar modo quando interviene il boost della componente elettrica. Si è lavorato molto anche in termini di aumento delle prestazioni e dell’affidabilità. È stata inoltre modificata l’ala posteriore, in continuità con gli aggiornamenti aerodinamici deliberati alla fine della scorsa stagione. Sulla Yaris sono inoltre sparite le prese d’aria sporgenti sulle fiancate, sostituite da griglie che non intaccano l’aerodinamica laterale della vettura e garantiscono allo stesso tempo la corretta refrigerazione del pacco batterie. Una soluzione, quella delle feritoie sulle fiancate, adottata anche da Hyundai e Ford. Il team coreano, forte di 4 vittorie nelle ultime 6 gare dello scorso anno, ha ulteriormente migliorato le prestazioni della i20 WRC sia sotto il profilo tecnico che aerodinamico. Quest’ultimo è stato impreziosito con una soluzione mai vista prima: un “becco” sulla sommità inferiore del cofano per migliorare il carico aerodinamico. Rivista anche la forma degli specchietti laterali, per migliorare il flusso d’aria verso il retrotreno e cercare di diminuire i vortici nocivi che spesso si generano in quella zona.

Pneumatici evoluti

Montecarlo non è solo la prima gara della stagione, ma è anche uno dei banchi di prova più impegnativi dell’intero campionato, non solo per equipaggi e team, ma anche e soprattutto per gli pneumatici. Per questa stagione Pirelli ha annunciato importanti evoluzioni sia sul prodotto da terra che su quello da asfalto destinati alle Rally1, con questi ultimi che debutteranno proprio a Montecarlo. Gli ingegneri della Casa milanese hanno infatti introdotto degli aggiornamenti costruttivi che promettono di massimizzare la robustezza complessiva e la durata della gomma, lasciando inalterate le caratteristiche prestazionali. In particolare, gli sforzi si sono concentrati sulla resistenza della gomma e il delicato equilibrio tra robustezza e capacità di assorbimento degli urti. Nel Principato, i protagonisti avranno a disposizione quattro scelte di gomme. La P Zero RA WRC, sia nella versione morbida (sviluppata per gli asfalti asciutti più scivolosi) che in quella super-morbida, pensata esclusivamente per il Rally di Montecarlo, che richiede gomme da asfalto adatte a temperature basse. E la Sottozero STZ-B, progettato per le superfici bagnate, innevate o miste neve-ghiaccio (disponibile nelle versioni con o senza chiodi).

WRC innovation forum

Mentre le stelle del WRC si daranno battaglia sulle alpi francesi (con la prima prova del rally – il mitico Col de Turini – in diretta su Sky), Montecarlo farà da sfondo al primo WRC Innovation Forum. Un’autentica novità per i rally, che mira ad accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile. Saranno coinvolti i principali partner industriali e le squadre impegnate nel WRC, ma anche importanti player della mobilità, leader delle organizzazioni internazionali, del mondo accademico, rappresentanti di governo e responsabili politici. "La volontà comune è quella di far progredire le innovazioni sviluppate e collaudate in gara per le loro potenziali applicazioni nell'automobilismo quotidiano, nel trasporto globale e nelle industrie interconnesse", ha dichiarato Jona Siebel, amministratore delegato del WRC Promoter. Il WRC, come massima espressione delle corse su strada, vuole fungere da aggregatore per le innovazioni pensate per il motorsport e capaci poi di dare anche un contributo concreto al progresso della mobilità quotidiana su temi quali: sostenibilità, sicurezza e connettività. L’introduzione della tecnologia ibrida e l’uso di carburante privo di combustibili fossili avvenute lo scorso anno sono dunque solo le basi per un WRC sempre più proiettato al futuro.

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