Formula E, Vergne vince nell’ePrix in India. Cassidy e Da Costa sul podio

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Massimo Discenza

©IPA/Fotogramma

Il francese del team DS Penske vince a Hyderabad la quarta prova del mondiale elettrico. Sul podio anche Cassidy e Da Costa, dopo una gara ricca di colpi di scena. Fuori le Jaguar, Werhlein quarto e sempre più leader mondiale. Un punto per Maserati: decimo Mortara

Missione compiuta per Jean-Éric Vergne nell’ePrix di Hyderabad, che segnava il ritorno di un major event di motorsport in India dopo un decennio. L’undicesima vittoria nella categoria elettrica di JEV, che non saliva sul gradino più alto da quasi due anni (era il 10 aprile del 2021 a Roma), è arrivata al termine di una prova dove l’esperienza e il sangue freddo hanno fatto la differenza.

Werhlein sempre al comando

La DS Penske di Vergne pagava una minore velocità e brillantezza rispetto a Nick Cassidy, che lo ha inseguito fino all’ultima curva, ma il bicampione del mondo è riuscito ad arrivare in fondo amministrando alla grande i consumi. Sul traguardo, il display dell’energia residua parlava chiaro: 0% a disposizione, mentre dal box arrivavano le urla di gioia del team. Sul podio, insieme a Vergne e Cassidy, è salito anche Antonio Felix Da Costa, grazie alla penalizzazione che nel dopo gara ha colpito (per overpower) Buemi, terzo al traguardo. La giornata positiva della Porsche è stata completata dal quarto posto del leader della classifica mondiale, Pascal Werhlein, che ha così potuto aumentare a 18 punti il vantaggio sul suo inseguitore e rivale nella corsa al titolo, Jake Dennis, 16° e fuori dalla zona punti.

Colpi di scena

Tutta da dimenticare, invece, la gara in casa Jaguar con Evans  (che partiva dalla pole) e Bird autoeliminatisi in un tragicomico incidente in famiglia. Per Maserati, non fortunatissima per tutta la giornata, sono arrivati in extremis un decimo posto con Mortara e il terzo punto della stagione. Ma la strada per la Casa del Tridente è ancora lunga. Fra due settimane si torna in pista in Sudafrica, a Città del Capo dove ci si augura che l’organizzazione riuscirà ad essere migliore rispetto a quanto si è visto nella due giorni indiana: tra piccoli e grandi errori in pista, confusione dei commissari e decisioni prese e cambiate nel giro di pochi minuti, tutto è stato all’insegna dell’approssimazione e del caos. La Formula E delle grandi Case dei grandi investimenti merita di meglio.