Indycar 2023, semafori verdi a St. Peterburg, parte la nuova stagione

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Matteo Pittaccio

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I V6 biturbo della INDYCAR tornano ad accendersi per l’inizio del nuovo campionato. A St. Petersburg il via della nuova stagione, tutti a caccia di Will Power e del Team Penske. Gara live domenica 5 marzo alle ore 18:20 su Sky Sport Arena

Dopo sei lunghi mesi di pausa la NTT INDYCAR Series torna in pista, iniziando il 2023 con il Firestone Grand Prix of St. Petersburg, per la dodicesima volta scenario della prima tappa del calendario. Le dieci squadre schierano ben ventisette piloti, tra cui annoveriamo cinque campioni, sette vincitori della Indy500 e ben quindici piloti capaci di vincere almeno un round in carriera. Questi numeri fanno capire quanto sia alta la competizione nella INDYCAR, categoria che da quest’anno utilizzerà il nuovo carburante 100% sostenibile fornito da Shell.

Will Power ed il team Penske i primi della classe, quattro debuttanti

Will Power raggiunge St. Petersburg forte del ruolo di campione in carica, per di più supportato per la quindicesima stagione dalla squadra più competitiva del lotto, il Team Penske, vincitore di nove delle diciassette gare del 2022. Tuttavia, il 42enne australiano non avrà vita facile, a partire dal confronto con Josef Newgarden e Scott McLaughlin, tra i più accreditati a laurearsi campioni a fine anno. Gli occhi saranno puntati anche su Chip Ganassi Racing, in gara con il sei volte titolato Scott Dixon (a caccia del record di sette titoli stabilito da A. J. Foyt), il vincitore della ultima Indy500 Marcus Ericsson ed il campione 2021 Alex Palou, che vorrà iniziare il 2023 nello stesso modo in cui ha chiuso l’anno passato, archiviato con la dominante prestazione a Laguna Seca. Attenzione anche a Marcus Armstrong, all’esordio in INDYCAR con la Dallara #11, lasciata negli ovali nelle mani di Takuma Sato. Tra i team pretendenti al titolo non possiamo escludere né Arrow McLaren, per la prima volta in pista con tre piloti a tempo pieno, né Andretti Autosport. McLaren ha accolto Alexander Rossi, reduce da sette stagioni in Andretti, affiancando il californiano a Pato O’Ward e Felix Rosenqvist. Per coprire il sedile vacante di Rossi, Andretti ha optato per Kyle Kirkwood, campione con la stessa formazione nella Indy Lights 2021 ed esordiente lo scorso anno con A. J. Foyt Racing. Passando agli altri portacolori Andretti, alte sono le aspettative su Colton Herta e Romain Grosjean, obbligati a riscattare un deludente 2022. Nella lotta del centro gruppo è lecito aspettarsi un acceso confronto tra cinque squadre. Dale Coyne, in gara con David Malukas e Sting Ray Robb (esordiente, secondo nella Indy Lights 2022), Ed Carpenter Racing (confermati Rinus VeeKay e Conor Daly) e Juncos Hollinger, in gara con il confermato Callum Ilott e la novità rappresentata dal pluricampione argentino Agustín Canapino. È atteso un balzo in avanti anche da parte di Meyer Shank Racing e dal Team Rahal. Hélio Castroneves e Simon Pagenaud hanno sì iniziato l’anno nel migliore dei modi vincendo la 24h di Daytona con Acura insieme a Tom Blomqvist e Colin Braun, ma sembra che sul fronte INDYCAR ci sia ancora tanto lavoro da fare. Il Rahal Letterman Lanigan Racing, invece, può contare sul talento di Christian Lundgaard, esordiente dell’anno nel 2022, per spingere la squadra verso i piani alti, stimolando così sia Jack Harvey sia Graham Rahal. Per quanto riguarda A. J. Foyt l’obiettivo sarà senz’altro quello di allontanarsi dalla parte bassa della classifica. Le prime gare serviranno a prendere confidenza con i numerosi cambi all’interno del team, nonché a capire quale direzione prendere sia con Santino Ferrucci, tornato a tempo pieno, sia con il rookie Benjamin Pedersen (quinto nella Indy Lights 2022).

Il circuito di St. Petersburg

Il tracciato cittadino di St. Petersburg si trova in Florida e sorge sulle rive della baia di Tampa. Tra gli anni ’80 e ’90 ha ospitato Can-Am e IMSA accogliendo le ruote scoperte solo nel 2003, anno in cui la CART corse nel layout attuale. La pista misura 1.8 miglia (pari a 2,9 km) e si snoda tra quattordici curve affrontate ad alte velocità medie. I piloti dovranno percorrere cento giri e le strategie dovrebbero essere impostate sulle due o tre soste, a seconda del numero di neutralizzazioni. Come da tradizione nei circuiti stradali e cittadini Firestone consegnerà alle squadre due mescole di pneumatici: la Alternate (banda rossa, più morbida) e la Primary (niente banda, più dura). A proposito di gomme, Firestone e INDYCAR hanno deciso di utilizzare il nuovo prodotto basato sul Guayule (pianta comune in nord America) in tutti gli eventi cittadini, a partire da St. Petersburg. Questo materiale ecosostenibile, già in pista nel GP di Nashville dello scorso anno, viene principalmente utilizzato sulla spalla dello pneumatico, restituendo gli stessi valori di performance e affidabilità rispetto alla versione precedente. Passando ai numeri il pilota più vincente è Hélio Castroneves, giunto primo in tre edizioni. Il brasiliano ha infatti vinto nel 2006, nel 2007 e nel 2012. Oltre a Castroneves sono cinque i piloti in attività ad aver vinto almeno una gara a St. Pete: Will Power (2010-2014), Josef Newgarden (2019-2020), Graham Rahal (2008), Colton Herta (2021) e Scott McLaughlin, che nel 2022 ha regalato a Penske il 600esimo successo, squadra che vanta undici trionfi a St. Pete. Per quanto riguarda le Pole Position il record appartiene a Will Power, partito davanti a tutti in ben sette edizioni tra il 2010 ed il 2019. Anche Castroneves, Rahal, Sato, Pagenaud, Herta e McLaughlin hanno firmato almeno una Pole Position nel cittadino della Florida. Domenica 5 marzo bandiera verde per il GP di St. Petersburg, live su Sky Sport Arena dalle 18:20, appena dopo il Gran Premio del Bahrain di Formula 1.