Wec 2023, 1000 Miglia Sebring: Toyota ancora davanti nelle Libere 2, Ferrari insegue
WECA Sebring Toyota continua a dettare legge facendo doppietta davanti alla Ferrari AF Corse #50. Pesante incidente tra la Cadillac di Westbrook e la Porsche Proton di classe GTE Am, costretta a ritirarsi dall’evento. In LMP2 ha la meglio Jota Sport
Il secondo turno di prove libere della 1000 Miglia di Sebring, primo atto del FIA World Endurance Championship, si è chiuso con la doppietta di Toyota Gazoo Racing, al primo posto con la GRO010 #7 di Kamui Kobayashi, José Maria Lopez e Mike Conway. L’equipaggio iridato nella Super Season 2019-2020 e nel 2021 ha abbattuto la barriera dell’1:47 fermando il cronometro sul tempo di 1:46.954, tempo registrato da Kobayashi nella prima metà della sessione. A tre decimi dal riferimento appena citato si è piazzato Brendon Hartley, pilota della Toyota #8 guidata in compagnia di Sébastien Buemi e Ryo Hirakawa, il più veloce delle FP1. Entrambe le vetture del Gazoo Racing Team hanno ricoperto un buon numero di km: con i 25 giri della #7 ed i 24 della #8, Toyota si è imposta anche nella distanza percorsa.
Ottimo l’approccio di Ferrari AF Corse, che ha dato seguito all’eccellente prima sessione di prove registrando il terzo e quinto tempo, accumulando tra l’altro quarantacinque giri totali. A differenza delle FP1, stavolta la migliore delle 499P è la #50 di Antonio Fuoco, il più rapido in 1:48.121, Nicklas Nielsen e Miguel Molina (rimasto ai box) mentre l’equipaggio #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi ha girato in 1:48.606, tempo messo a segno da un Pier Guidi al primo turno ufficiale con l’Hypercar di Maranello.
Tra i prototipi di AF Corse si è inserita la Cadillac V-Series R #2 di Chip Ganassi Racing, squadra coinvolta nell’incidente che ha causato la prima bandiera rossa del “weekend”. Purtroppo, Richard Westbrook si è scontrato con la Porsche #88 di Proton Competition, schiantatasi contro le barriere in prossimità di curva sette. In quel momento la 911 RSR #88 era guidata dall’americano Ryan Hardwick, indenne dopo il violento impatto. I danni ingenti hanno costretto Proton a dichiarare il ritiro dalla 1000 Miglia, riducendo a cinque il numero di Porsche presenti in classe LMGTE Am.
Tornando alla classifica, tra le Hypercar notiamo un notevole passo avanti di Glickenhaus, capace di togliere quasi un secondo dal tempo registrato nella sessione inaugurale. Nei ventitré minuti di stint Olivier Pla ha messo la firma sul un buon 1:49.700 (di poco migliore al crono registrato nelle FP1 del 2022), battendo la Porsche 963 LMDh #5 di Fréderic Makowiecki-Michael Christensen-Dane Cameron. A tal proposito, Porsche Penske – così come Peugeot - ha girato con tempi più lenti rispetto alle FP1, tanto che la seconda 963 di Estre-Lotterer-Vanthoor è solamente sedicesima assoluta - decima di categoria – e le due 9X8 di Duval-Menezes- Müller (Peugeot #94) e Di Resta-Vergne-Jensen (Peugeot #93) hanno occupato la nona e quattordicesima casella nella tabella dei tempi. Resta attardata Vanwall, team nel quale Jacques Villeneuve è riuscito ad abbassare i tempi di circa quattro secondi rispetto al prologo. Ciò nonostante, la mancanza di km dovuta a qualche problema tecnico venuto a galla tra il prologo e le prove libere obbliga la scuderia di Colin Kolles ad affrontare il round di Sebring come un lungo e fondamentale test, utile per lo più a capire il potenziale della Vandervell 680.
Tra Porsche, Peugeot e Vanwall si sono infilate le LMP2, classe in cui ha avuto la meglio l’Oreca #28 di Jota Sport (Fittipaldi-Rasmussen-Hansson), in testa con il tempo di 1:50.326, crono migliore di poco più di tre decimi rispetto alle due United Autosports che hanno terminato il turno in seconda e terza posizione di categoria. Il bilancio di Jota non può che essere positivo considerando che la #48 di Beckmann-Ye-Stevens ha completato il giovedì al quarto posto, appena davanti all’Oreca di Vector Sport (Cullen-Kaiser-Aubry). È mancata, invece, la conferma di Prema Racing, prima e terza nelle FP1. La squadra veneta ha raccolto la bandiera a scacchi in nona posizione con la #9 di Filip Ugran, Bent Viscaal e Andrea Caldarelli, uscendo dalla Top10 con la #63 di Dorinae Pin, Mirko Bortolotti e Daniil Kvyat, team che ha chiuso le FP2 all’undicesimo posto con quattro decimi di vantaggio sulla Oreca #31 del Team WRT (Gelael, Habsburg, Frijns).
In GTE Am regna l’equilibrio, confermato dal fatto che nove equipaggi siano racchiusi in meno di un secondo, all’interno del quale si trovano i quattro costruttori impegnati nell’unica categoria GT rimasta. A svettare è stata la Ferrari 488 di Kessel Racing (Kimura-Huffaker-Serra), l’unica auto a girare sotto l’1:59. Alle spalle della GT di Maranello si è classificata la Corvette guidata dal trio Keating-Varrone-Catsburg, equipaggio marcato stretto da D’Station Racing, team che ha finalmente portato Aston Martin nella parte alta della classifica. La prima Porsche si incontra al quarto posto, dove si è collocata la 911 RSR di Iron Lynx (Cressoni-Schiavoni-Picariello) mentre la Top5 è stata completata dalla Ferrari AF Corse #54 di Rigon-Castellacci-Flohr. Sessione opaca per le Iron Dames, prime nelle FP1 ma penultime nelle prove libere 2, turno in cui l’equipaggio tutto al femminile (Bovy-Gatting-Frey) ha preceduto la sola Porsche Proton #88 incidentata ad inizio turno.
Oggi si torna in pista con le prove libere 3, in programma alle 16:00 italiane e visibili sul canale YouTube del FIA WEC. Dopodiché si passera alle qualifiche, ore 23:30, per poi dare spazio alla gara, al via venerdì 17 marzo alle ore 17:00 su Sky Sport 253.