Wec 2023, 6 ore Portimao: vittoria Toyota, Ferrari sul podio

Motori

Matteo Pittaccio

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Toyota mette in mostra un passo imbattibile e porta a casa la 6 Ore di Portimão con Hartley, Buemi e Hirakawa. Ancora podio per la Ferrari AF Corse di Fuoco, Molina e Nielsen. Vittoria in LMP2 per United Autosports, Corvette fa il bis in GTE-Am

La 6 Ore di Portimão del FIA WEC si chiude con il quarantunesimo successo assoluto di Toyota Gazoo Racing, prima sotto la bandiera a scacchi con la GR010 Hybrid di Brendon Hartley, salito sul gradino più alto del podio con i compagni Sébastien Buemi e Ryo Hirakawa. Secondo podio consecutivo per Ferrari AF Corse, prima inseguitrice di Toyota con l’equipaggio numero 50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, arrivati sul traguardo con un giro di ritardo dalla Toyota vincente.

Podio completato dalla Porsche Penske numero 6 affidata a Kevin Estre, Laurens Vanthoor e André Lotterer, rimasta saldamente al terzo posto nonostante un’ultima e veloce sosta per imbarcare il carburante necessario a completare gli ultimi minuti di gara. Nella battaglia tra le LMDh Porsche ha dunque avuto la meglio sulla Cadillac di Chip Ganassi Racing, risalita fino al quarto posto con Richard Westbrook/Earl Bamber/Alex Lynn dopo aver tentato la carta del doppio stint con le stesse gomme ad inizio gara, strategia non indovinata.

La top5 si chiude con il quinto costruttore diverso, Peugeot, finalmente protagonista di una gara solida con la 9X8 numero 94 di Loic Duval, Nico Muller e Gustavo Menezes, passati davanti alla Ferrari #51 di Pier Guidi/Calado/Giovinazzi nell’ultima ora, quando i danni provocati da un malfunzionamento del brake-by-wire hanno messo completamente fuori gioco il freno anteriore destro della 499P. I tre portacolori AF Corse hanno comunque completato la gara, raccogliendo la bandiera a scacchi con soli quindici secondi di vantaggio sulla Peugeot #93 (Mikkel Jensen/Paul di Resta/Jean-Eric Vergne), partita dai box con due giri di ritardo.

Dei problemi al sensore di coppia posteriore sinistro hanno portato ai box la Toyota #7 di Mike Conway, José Maria Lopez e Kamui Kobayashi, vincitori a Sebring. Il sensore, utile alla FIA per tenere sotto controllo l’energia delle Hypercars, ha smesso di funzionare e Gazoo Racing è stata obbligata a cambiare il semiasse posteriore per poter inviare correttamente i dati via telemetria. Per questo motivo l’equipaggio non è riuscito ad andare oltre al nono posto, concludendo l’appuntamento portoghese al nono posto a due giri dalla Glickenhaus.

Chiudiamo il capitolo Hypercar menzionando i gravi problemi di affidabilità sofferti da Vanwall, rimasta senza freni all’altezza delle curve dieci ed undici mentre al volante si trovava Jacques Villeneuve. L’incidente, privo di conseguenze per il pilota, ha provocato la prima ed unica Safety Car della gara ad un’ora dalla bandiera a scacchi.

Grande spettacolo in LMP2, classe in cui United Autosports ha collezionato una strepitosa doppietta con la vittoria della #23 di Giedo van der Garde/Joshua Pierson/Oliver Jarvis (senza radio nelle ultime due ore) ed il secondo posto della #22, confermatasi al comando della classifica squadre grazie all’ottimo operato di Phillip Hanson, Frederik Lubin e Ben Hanley. Podio completato dal Team WRT, salito in terza posizione dopo una gara iniziata con parecchi dubbi sul ritmo. L’equipaggio #41 composto da Rui Andrade/Louis Deletraz/Robert Kubica ha messo in piedi una grande rimonta, completata da Deletraz attraverso un notevole sorpasso all’esterno di Deletraz ai danni di Daniil Kvyat, accontentatosi del quarto posto con la #63 di Prema Racing, condivisa con Mirko Bortolotti e Doriane Pin.

Chiudiamo con la LMGTE-Am, classe rimasta aperta fino all’ultimo metro. Alla fine l’ha spuntata Corvette Racing, al secondo trionfo consecutivo, capace di regolare la Ferrari AF Corse-Richard Mille in un duello entusiasmante tra Nicky Catsburg – accompagnato da Ben Keating e Nicolas Varrone - e la 488 di Alessio Rovera, alternatosi con Louis Perez Companc e Lilou Wadoux. Quote rosa raddoppiate grazie al terzo posto delle Iron Dames (Sarah Bovy/Rahel Frey/Michelle Gatting), brave a regolare le due Ferrari AF Corse di Thomas Flohr/Francesco Castellacci/Davide Rigon e Diego Alessi/Simon Mann/Ulysse de Pauw, rispettivamente al quarto e quinto posto di categoria.

Il WEC ritornerà in pista tra due settimane per la 6 Ore di Spa-Francorchamps, antipasto della 24 Ore di Le Mans.