GP Alabama, McLaughlin neutralizza Grosjean e vince a Barber

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Matteo Pittaccio

fonte: Team Penske - Twitter

McLaughlin batte Grosjean nel GP dell’Alabama, Power rimonta e chiude a podio. Danni alla sospensione per Newgarden. Ericsson sempre leader ma alla vigilia di Indianapolis la Top5 è racchiusa in 15 punti

Al Barber Motorsports Park è andata in scena una grande sfida tra Scott McLaughlin e Romain Grosjean, che hanno animato il Gran Premio dell’Alabama della INDYCAR Series dando seguito al duello a St. Petersburg, questa volta evitando l’incidente. Nel botta e risposta ha avuto la meglio McLaughlin, che ha approfittato di un errore di Grosjean in curva cinque (giro 72) per riprendere il primo posto, perso al 66° giro nel magistrale sorpasso confezionato dal francese di Andretti Autosport all’altezza delle ultime due curve. Premiata, quindi, la strategia a tre soste scelta dal Team Penske, aiutato dalla caution chiamata al 39° giro per il ritiro di Sting Ray Robb, fermatosi per via di un problema tecnico. Per McLaughlin questa è la quarta vittoria in carriera, la prima in una stagione iniziata con l’incidente di St. Petersburg e qualche difficoltà tra il Texas e Long Beach.

Amaro epilogo per Grosjean

Ancora una volta amaro l’epilogo per Romain Grosjean, privato sul più bello della prima vittoria in INDYCAR Series. Tuttavia, per il numero 28 di Andretti Autosport il ruolino di marcia si fa decisamente interessante, approcciando il “Month of May” dedicato a Indianapolis con la spinta di secondi posti consecutivi. Oltre alla vittoria di McLaughlin il Team Penske ha festeggiato la terza posizione di Will Power, scattato dall’undicesima posizione e distintosi per una grande sensibilità nella gestione delle gomme morbide nel corso del terzo stint. Evitando grandi crolli prestazionali, Power ha completato l’ultima sosta, montando nuovamente le morbide e uscendo davanti a O’Ward. Una decina di giri dopo il campione in carica ha addirittura ripreso Grosjean, in pista con le dure, ma le posizioni non sono cambiate. Con il terzo posto Power sale a quota 95 podi, superando Helio Castroneves.

Gli altri risultati

Quarto e quinto posto per Patricio O’Ward e Alex Palou, separati da quattro decimi sul traguardo. Per i due la caution di metà gara si è trasformata in una grande perdita di secondi rispetto a chi stava viaggiando sulle tre soste. Dietro alle Dallara di Arrow McLaren e Chip Ganassi Racing si è piazzata la IR-18 di Christian Lundgaard, che con il sesto posto ha replicato il miglior risultato ottenuto dal Team Rahal, sempre sesto con Graham a St. Pete. Il danese, esordiente dell’anno nel 2022, ha tagliato il traguardo con in coda Scott Dixon, anche lui penalizzato dalla caution provocata da Robb dopo aver trascorso la prima metà di gara nel gruppo di testa. Le monoposto targate Arrow McLaren di Alexander Rossi e Felix Rosenqvist sono arrivate quasi in parata all’ottavo e nono posto. Proprio grazie all’ingresso della Pace Car Rosenqvist ha artigliato un risultato insperato, soprattutto considerando il testacoda di cui è stato sfortunato protagonista ad inizio gara, dinamica causata da un contatto laterale con Newgarden in curva due. Lo svedese di Arrow McLaren ha preceduto il connazionale Marcus Ericsson, decimo davanti ad Armstrong (miglior debuttante) ed ancora leader del campionato con 3 punti di vantaggio su O’Ward, 9 su Palou e 11 su McLaughlin. 

Newgarden, sesto posto nella classifica piloti

Perde terreno Josef Newgarden, oggi colpito da un danno ad una sospensione. Il due volte campione ha tentato in tutti i modi di difendersi ma il problema si è aggravato alla fine del terzo stint, obbligando Newgarden a scendere fino al quindicesimo posto. Questo risultato sposta Newgarden dal quarto al sesto posto nella classifica piloti, dove il portacolori Penske viene superato anche da Grosjean, quinto con 15 lunghezze di ritardo da Ericsson. Gara in colore anche per Kirkwood e Colton Herta: il vincitore del GP di Long Beach chiude al dodicesimo posto non essendo riuscito a far funzionare la strategia su due soste mentre Herta, quattordicesimo, ha sofferto molto nel primo stint con le gomme morbide, perdendo la chance di recuperare a causa della Pace Car. Stessa sorte per Rinus VeeKay, inizialmente molto rapido ma poi risucchiato dal gruppo fino a chiudere il round di Barber al sedicesimo posto. Chiuso il capitolo Barber la NTT INDYCAR Series va a Indianapolis, dove si correrà prima il GP e poi la 107esima 500 Miglia (28 maggio).