IndyCar, GP Indy: Alex Palou torna alla vittoria nello stradale di Indy. I RISULTATI

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Matteo Pittaccio

FOTO da Indycar Series - Twitter
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Palou rifila sedici secondi a O’Ward e vince il GMR Indy Grand Prix. O’Ward e Rossi completano il podio. Quarto Lundgaard, partito dalla Pole. Herta crolla nel finale venendo superato da Rosenqvist, Dixon, Newgarden ed Ericsson. Gara difficile per Grosjean, Power e McLaughlin

Un dominante Álex Palou ha messo a segno la vittoria del GMR Indy Grand Prix, tornando in Victory Lane e raggiungendo quota cinque successi in carriera. Il catalano, alla prima affermazione stagionale, è stato capace di regolare tutti gli avversari, Pato O'Ward in primis, comandando per tutta la seconda metà di gara dopo essersi alternato al primo posto con Chrstian Lundgaard - poleman - nei due stint iniziali.

La Dallara Honda numero 10 di Chip Ganassi ha preceduto la coppia Arrow McLaren composta da Pato O'Ward e Alexander Rossi, risaliti nel corso dell'ultimo stint. Superando un Lundgaard impegnato a gestire il carburante, infatti, O'Ward e Rossi sono saliti al secondo e terzo posto, regalando alla squadra il primo doppio podio da Nola 2015 (Hinchcliffe 1°, Jakes 3°), quando il team correva sotto il nome di Schmidt-Peterson Motorsports.

Niente da fare per Lundgaard, determinato nel tenersi vicino a Palou nell'alternanza delle strategie ma obbligato a correre in difesa nello stint finale con gomme dure, nel quale si è notato un insistente risparmio carburante. Il danese ha chiuso l'Indy GP davanti a Felix Rosenqvist, con il quale ha condiviso la prima fila in partenza. Per lo svedese di Arrow McLaren la prima parte di gara è stata più complicata del previsto, faticando molto di più con le gomme dure rispetto alla concorrenza, soprattutto nei confronti di Lundgaard.

Nell'ultima fase Rosenqvist ha artigliato la quinta posizione passando Colton Herta, in crisi con le gomme morbide, venendo seguito da un solido Scott Dixon e da Josef Newgarden, risalito dalla dodicesima posizione ottenuta in qualifica. La rimonta è stata macchiata da un ultimo pit stop molto lento, pari a dodici secondi contro i soliti sette. Per quanto riguarda Marcus Ericsson, ormai ex leader del campionato, gli 85 giri del Gran Premio di Indianapolis sono andati in archivio con un ottavo posto dopo aver vissuto un'ultima sosta travagliata (undici secondi), proprio come successo a Newgarden. 

La drastica usura delle gomme morbide ha costretto Colton Herta al nono posto, al termine di una corsa in cui il californiano sembrava poter ambire alla Top5. Sul traguardo, il portacolori Andretti è stato seguito da un ottimo Graham Rahal, decimo, in rimonta dopo essersi toccato con Kirkwood in partenza ed esser stato costretto ad un pit stop extra. La caution provocata dall'incidente tra Robb e Malukas (giro 2, curva 7) ha permesso a Rahal di fermarsi nuovamente, allinearsi alla strategia degli avversari e tornare vicino al gruppo di testa, poi seguito con un passo dignitoso. 

Undicesimo Grosjean, obbligato a sostituire il musetto dopo aver rischiato di tamponare Malukas nell'incidente causato da Robb. Il francese ha chiuso il quinto round davanti a Will Power, in testacoda al termine di una battaglia con Kirkwood (quattordicesimo) nelle prime due curve. Power ha portato largo Kirkwood che, finito fuori pista, ha perso aderenza appoggiandosi alla Dallara-Chevrolet del campione in carica. Per questo motivo Kirkwood è stato penalizzato, venendo costretto dalla direzione gara a cedere sette posizioni per tornare dietro a Power.

Finale desolante per McLaughlin, sedicesimo dopo esser rientrato ai box all'inizio dell'ultimo giro poiché rimasto senza carburante, proprio mentre si stava apprestando ad archiviare il GP in undicesima posizione. Il round di Indy non è iniziato molto bene per il vincitore del GP dell'Alabama, subito ai box per sostituire l'ala anteriore dopo dei contatti in partenza. 

Alla vigilia della 107^ 500 Miglia di Indianapolis la classifica piloti cambia radicalmente. Con la vittoria ed i 3 punti extra Alex Palou sale al comando con 174 punti, 6 in più di O'Ward e 19 di vantaggio su Ericsson. Grosjean si ferma a quota 134 punti, uno in più di McLaughlin. Più distanti Dixon e Power, che inizieranno il cammino verso la Indy500 partendo da 127 e 122.