500 miglia di Indianapolis: domenica la gara su Sky

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Matteo Pittaccio

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Non solo Monaco: lo spettacolo è anche negli Stati Uniti, dove si corre domenica la 107esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis. Saranno 200 giri mozzafiato a oltre 360 km/h di media sull'ovale più famoso del mondo: la gara in diretta su Sky Sport Arena

Alle ore 18:45 di domenica 28 maggio la bandiera verde verrà sventolata per la partenza della 107esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis. La gara, riconosciuta globalmente come “The Greatest Spectacle in Racing”, vedrà i trentatré protagonisti sfrecciare a più di 360 km/h di media per un totale di 200 giri nell’ovale da 2.5 miglia (4 km) e 9° di banking. A difendere la corona sarà Marcus Ericsson, vincitore lo scorso anno con Chip Ganassi Racing, squadra che domenica ha ottenuto la Pole Position con Alex Palou. Il campione NTT INDYCAR Series 2021 ha registrato la Pole più veloce di sempre in 234.217 mph (376,9 km/h) e sembra disporre del giusto potenziale per rifarsi dalla delusione di un anno fa, quando venne tratto in inganno dalla neutralizzazione giunta mentre rientrava ai box. In generale, la squadra diretta da Chip Ganassi sembrerebbe poter contare su un pacchetto molto ncompetitivo, confermato dal fatto che tutti i piloti del team partano in Top10 (Dixon 6°, Sato 8° e Ericsson 10°). Non è da meno Arrow McLaren, che chiude la prima fila con Felix Rosenqvist, ritrovando al contempo Pato O’Ward al 5° posto, Alexander Rossi al 7° e Tony Kanaan al 9°. Per quest’ultimo, vincitore nel 2013, la 107esima Indy500 sarà l’ultima prima di appendere il casco al chiodo, almeno per quanto riguarda la INDYCAR Series.

Velocissimi in qualifica sia Rinus VeeKay sia Santino Ferrucci. Il primo, alla terza prima fila consecutiva a Indianapolis, punta a risollevare le sorti di Ed Carpenter Racing, con l’obiettivo personale di rifarsi dall’amaro epilogo del 2022, quando fu il primo a ritirarsi per un contatto in curva due. Ferrucci, invece, ha fin qui ottimizzato il pacchetto offertogli da A. J. Foyt Racing, squadra apparentemente rinata in occasione della 500 Miglia. Che sia merito di Michael Cannon, ingegnere arrivato da Ganassi? Sarà proprio Ferrucci ad aprire la seconda fila partendo 4°, mentre il compagno Benjamin Pedersen – miglior esordiente nelle prove – scatterà dall’11esima posizione, schiacciato tra due vincitori della Indy500, Marcus Ericsson e Will Power. Attenzione al campione in carica della INDYCAR: fin qui è stato l’unico portacolori del Team Penske ad avvicinarsi concretamente alla Top10, con McLaughlin e Newgarden rimasti fermi al 14° e 17° posto nelle qualifiche. Nel caso in cui la squadra del Capitano fosse riuscita a trovare il giusto equilibrio nel passo gara (mancato negli ultimi tre anni), allora Power potrebbe davvero agguantare la seconda 500 Miglia della carriera. Newgarden e McLaughlin, invece, sono ancora alla ricerca della prima affermazione a Indianapolis, tappa storicamente nemica soprattutto per Newgarden. Molto indietro Andretti Autosport, in gara con Kyle Kirkwood (15°), Romain Grosjean (19°), Colton Herta (21°), Marco Andretti (24°) e Devlin DeFrancesco, 26° con l’auto di Steinbrenner Racing.

Tra le squadre che potrebbero riservare sorprese annoveriamo Meyer Shank Racing, forte della line up composta dal quattro volte vincitore Hélio Castroneves e il campione 2019 Simon Pagenaud. Tanta curiosità anche per Juncos Hollinger Racing, rappresentata da un Agustin Canapino che trascinerà con sé il grande pubblico argentino. Più complicata fin qui l’avventura di Callum Ilott, costretto a saltare il Fast Friday per un cambio di telaio deciso in extremis. Un solo pilota, invece, per Abel Motorsports, che debutta in INDYCAR Series e nella Indy500 con l’esordiente

R. C. Enerson, qualificatosi dopo l’eliminazione del 2021. Chiudiamo con due squadre sfortunatamente poste sotto le luci dei riflettori: Rahal Letterman Lanigan Racing e

Dreyer & Reinbold Racing. La storia dei due team si è intrecciata lunedì, quando nel corso delle ottave prove Katherine Legge e Stefan Wilson si sono toccati ad alta velocità in curva uno. Legge non ha riportato infortuni mentre, purtroppo, Wilson ha rimediato la frattura della dodicesima vertebra toracica, dovendo sottoporsi ad un’operazione nella mattinata di mercoledì. Non potendo correre la gara, la Dallara-Chevrolet #24 di Wilson è stata affidata a Graham Rahal, ripescato a sorpresa dopo l’eliminazione nella Last Chance Qualifying di domenica scorsa. Il figlio d’arte potrà dunque correre la Indy500 nonostante il contrasto motoristico (Honda, partner del Team Rahal, ha concesso il nulla osta a Graham per correre con un team motorizzato Chevrolet).

I numeri e l'albo d'oro della 500 Miglia di Indianapolis

Passando ai numeri, l’albo d’oro è comandato da A. J. Foyt, Al Unser, Rick Mears e Hélio Castroneves, tutti a quota quattro successi. La griglia di partenza del 2023 vanta ben nove vincitori: oltre a Castroneves contiamo le due vittorie di Takuma Sato (2017 e 2020) ed i singoli trionfi di Scott Dixon (2008), Tony Kanaan (2013), Ryan Hunter-Reay (2014), Alexander Rossi (2016), Will Power (2018), Simon Pagenaud (2019) e Marcus Ericsson, l’ultimo ad entrare in Victory Lane. Sei, invece, i piloti attivi arrivati fin qui almeno a podio: Marco Andretti in tre occasioni, Graham Rahal in due e Josef Newgarden, Ed Carpenter, Alex Palou e Pato O’Ward in due edizioni. Tra le squadre primeggia il Team Penske, padrone di casa dal 2020. La formazione del Capitano conta diciotto vittorie tra il 1972 ed il 2019, seguita dalle sei affermazioni di Andretti Autosport, l’ultima nel 2017 con Sato. Le cinque di Lou Moor (tra il ’38 ed il ’49) e Chip Ganassi Racing (la prima nel 2000 con Montoya, l’ultima lo scorso anno con Ericsson) precedono i tre sigilli di Foyt. Due vittorie a testa per McLaren (Johnny Rutherford nel ’74 e ’76) e il Team Rahal, campione a Indy nel 2004 con Buddy

Rice e tre anni fa con Sato.

Il programma della 500 miglia di Indianapolis

Venerdì 26/05

  • 17.00 – 19:00 | Carb Day
  • 20:30 – 22:00 | Pit Stop Competition

Domenica 28/05, GARA

  • 18:15 | Collegamento Sky Sport Arena
  • 18:24 | Inno nazionale
  • 18:36 | Back Home Again in Indiana
  • 18:38 | Command (Drivers, start your engines)
  • 18:45 | Bandiera verde, 200 giri