24 ore Le Mans, storica pole Ferrari: prima fila monopolizzata da AF Corse

STORICA POLE

Matteo Pittaccio

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Nella serata di Le Mans Ferrari AF Corse si illumina e porta a casa una storica pole position. Fuoco ottiene la seconda pole dell’anno davanti al compagno di squadra Pier Guidi. Toyota punta sulla gara per rispondere. IDEC e Corvette prevalgono in LMP2 e GTE Am. Il via della gara sabato 10 giugno alle ore 16:00

Cinquant’anni dopo Ferrari torna in pole position nella 24 Ore di Le Mans, rompendo il digiuno nella mitica edizione del centenario, la prima per la 499P. Nei trenta minuti della Hyperpole, Antonio Fuoco si è imposto con lo strepitoso tempo di 3:22.982, battendo il compagno di squadra Alessandro Pier Guidi di sette decimi. Per il Cavallino Rampante questa è la prima pole assoluta in mezzo secolo, facendo seguito a quella ottenuta da Arturo Merzario e Carlos Pace nel 1973. Un risultato che dà speranza in vista della gara, sebbene le corse di resistenza – Le Mans in primis – mettano da sempre in luce la costanza piuttosto che la velocità pura. Ciò nonostante, Ferrari AF Corse può ritenersi decisamente orgogliosa di un risultato storico, avvalendosi della possibilità di dare il via della 91esima edizione con le due 499P Hypercar in prima fila.

 

A nulla è servito l’ultimo tentativo delle due Toyota, scese in pista nei minuti finali dopo la bandiera rossa causata da Sebastien Bourdais, rimasto fermo nel rettilineo dell’Hunadières per un problema al motore verificatosi sulla Cadillac numero 3. Brendon Hartley, leader del mondiale con la Toyota numero 8 (condivisa con Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa) non è andato oltre il terzo posto, seguito dalla Porsche #75 di Felipe Nasr, wild card con la terza 963 LMDh. Quinta posizione per la seconda Toyota, guidata da Kamui Kobayashi. Nell’unico giro disponibile dopo la bandiera rossa il giapponese è caduto nella trappola dei limiti della pista, perdendo di conseguenza la seconda fila. Poca gioia per Cadillac Racing, colpita come detto da un problema alla numero 3 e solamente sesta con la #2 portata in pista nella Hyperpole da Earl Bamber. A tal proposito, avendo provocato la bandiera rossa la Cadillac di Bourdais ha anche perso il proprio miglior tempo, scendendo in ottava ed ultima posizione. Tra le due LMDh americane dotate di telaio Dallara si è posizionata la Porsche #5 di Frédéric Makowiecki, settimo in griglia di partenza.
 

Passando alla LMP2, Paul Loup Chatin regala a IDEC Sport la Pole Position di categoria con il tempo di 3: 32.923, due decimi più veloce del riferimento cronometrico di Pietro Fittipaldi (Jota #28). La seconda fila della classe intermedia è composta dall’Oreca #41 del Team WRT (pilotata da Louis Deletraz) e dal prototipo #47 di COOL Racing, squadra svizzera molto competitiva con Reshad De Gerus. Quinta posizione di classe per la Prema numero 63 di Mirko Bortolotti, seguita a ruota da Ben Hanley (Nielsen Racing), l’unico della categoria Pro/Am a guadagnare l’accesso alla Hyperpole.
 

Anche a Le Mans Corvette Racing fa la voce grossa tra le GT, ottenendo la Pole Position grazie all’inarrestabile Ben Keating, un secondo e sei decimi più veloce dell’Aston Martin ORT by TF Sport di Ahmad Al Harthy. Tris di Ferrari AF Corse tra la terza e la quinta posizione, dove troviamo Thomas Flohr, Julien Piguet e Luis Perez Companc.