Wec, Fuoco: "Che stimolo correre in casa la 6 Ore di Monza con la Ferrari"

6 ore monza

Matteo Pittaccio

Ferrari Media

Nel paddock di Monza, tappa della 6 Ore del FIA WEC, abbiamo parlato con Antonio Fuoco, pilota della Ferrari 499P #50 insieme a Nicklas Nielsen e Miguel Molina. Il poleman della 24 Ore di Le Mans ci racconta l’emozione di correre nella gara di casa dopo lo storico successo in Francia, analizzando poi i punti chiave del weekend italiano. La 6 Ore di Monza in diretta su Sky Sport Action domenica 9/7 alle 12:25.

Cosa significa correre a Monza con Ferrari dopo il successo di Le Mans?

“La gara di casa è sempre speciale, questo weekend lo è ancor di più siccome arriviamo dalla vittoria di Le Mans. Già giovedì e venerdì molti appassionati sono venuti a sostenerci; per noi questo è un motivo d’orgoglio. Non vedo l’ora di correre domenica con tanti tifosi nelle tribune, sarà un ulteriore stimolo per dare il meglio.”

 

Facendo un passo indietro, circa un mese fa hai conquistato la Pole a Le Mans, 50 anni dopo quella di Merzario e Pace.

“Conquistare la Pole della 24 Ore è stato speciale. Ho spinto al massimo e nonostante il traffico incontrato nell’ultimo settore ce l’ho fatto. Quando realizzi di aver riportato Ferrari in Pole dopo così tanti anni (50, ndr) e lottando con tanti costruttori il tutto diventa ancor più speciale. Ero super felice. Poi in gara siamo

stati sfortunati, ma abbiamo dimostrato di essere molto veloci.”

 

Come stai cambiando lo stile di guida nell’anno del debutto della 499P?

“Sicuramente c’è sempre da imparare qualcosa di nuovo. Tra una gara e l’altra il setup della macchina cambia, quindi lo stile di guida va adattato in base alle necessità. È una questione di adattamento per provare a tirare fuori il massimo dalla macchina. Passare così tante ore al volante aiuta a capire, per di più piste come Le Mans sono speciali quindi hai sempre voglia di percorrere qualche giro in più, anche una volta

finito lo stint.”

 

Previsioni e obiettivi per Monza? Pensi che la Ferrari sia una vettura adatta a questo tracciato?

“Le prime prove a Monza sono andate bene. Le temperature alte di questo fine settimana metteranno a dura prova le gomme, a cominciare dalla gestione del degrado. Ci sono alcune aree sulle quali dobbiamo continuare a lavorare, anche perché sembra che tutte le squadre siano molto vicine. Tra l’altro, a Monza

abbiamo fatto qualche test e le sensazioni sono state sempre positive. Tuttavia, non abbiamo mai provato in queste condizioni, con temperature così alte, quindi bisogna spingere e analizzare i dati per prepararci al meglio in vista della gara. Il caldo mette sotto stress per lo più il posteriore, punto in cui viene inizialmente messa a terra la potenza (la MGU anteriore inizia a funzionare dai 190 km/h per Ferrari e Toyota, ndr),

perciò dovrò adattare il mio stile di guida nel corso dello stint per allungare la vita delle gomme.”

 

A proposito di gomme, da questa gara ritorna il divieto di scaldare prima dell’utilizzo. Che ne pensi?

“Dal mio punto di vista, quello del pilota, è sempre meglio disporre dei sistemi di pre-riscaldamento degli pneumatici. Questo fine settimana l’assenza degli scaldoni non sarà un problema per via del caldo, ma quando a settembre correremo al Fuji il problema si ripresenterà. Spero che avvenga un cambio di rotta perché, come si è visto a Le Mans, tutto è andato bene e lo spettacolo non è mancato.”