Alpine, l'intervista a Giuseppe Bizzoca: "Lavoro incredibile del Wec"

L'INTERVISTA

Matteo Pittaccio

Alpine Endurance Team -Twitter

La 6 Ore di Monza del FIA WEC ci ha fornito la possibilità di intervistare Giuseppe Bizzoca, Direttore Generale del gruppo Signature e figura chiave dell’Alpine Endurance Team, squadra che nel 2024 porterà al debutto la nuova LMDh

Prima di addentrarci nel progetto Hypercar, Giuseppe Bizzoca parla della nuova epoca d’oro del FIA WEC:

“Il 2023 è un anno importante per Alpine, soprattutto per lo sviluppo della nuova macchina. Siamo tornati in LMP2 facendo la scelta di rimanere attivi nelle gare, un passo importante dal punto di vista sportivo. In più, è un piacere essere qui, in mezzo a così tante persone. Il WEC ha fatto un lavoro incredibile, in dieci anni c’è stato uno sviluppo significativo ed il nuovo regolamento Hypercar si è rivelato necessario per coinvolgere i costruttori in un campionato internazionale. In pista c’è sempre battaglia e i piloti sono di alto livello, ciò è molto importante per il pubblico. Una lotta così spettacolare non si vedeva da anni.” “Più marchi corrono nel campionato, più la sfida diventa interessante”, continua Bizzoca. “Quando hai in pista brand come Ferrari la motivazione aumenta, sebbene alla fine quello che conta sia vincere a prescindere dagli avversari con i quali competi. Però sì, se vinci Le Mans con una griglia così serrata e ricca di grandi costruttori il successo vale di più".

 

Breve parentesi anche sull’ultima 24 Ore di Le Mans, corsa circa un mese fa e chiusa al quarto posto con Canal/Vaxiviere/Milesi e al nono con Negrão/Caldwell/Rojas:

“Le Mans è il nostro giardino di casa, è la pista in cui vantiamo una storia notevole. Peccato per Memo (Rojas, coinvolto nell’incidente in Slow Zone tra Kobayashi e Prette, ndr), non poteva fare nulla per evitare quel contatto. Alla fine siamo arrivati in Top10 (con entrambe le auto, ndr), ma non era sicuramente il nostro obiettivo".

 

Subito dopo si apre il capitolo LMDh, piattaforma che Alpine ha scelto per tornare nella top class del FIA WEC dopo la parentesi LMP1. A collaborare con la formazione francese, diretta da Bizzoca in collaborazione con Philippe Sinault, saranno Oreca (telaio) e Mecachrome (motore):

“Come detto, Alpine si sta preparando ad un grande passo in vista del prossimo anno. Abbiamo già accolto degli ingegneri, altri arriveranno per occuparsi soprattutto del sistema ibrido. Il progetto LMDh avanza come previsto, non ci sono ritardi. La grande presentazione di Le Mans è stata emozionante, si vedeva anche negli occhi dei meccanici e degli ingegneri".

 

Il calendario del prossimo anno vanterà una gara in più, ma si pensa anche ad una stagione da nove/dieci appuntamenti:

“Avere delle gare in più nel calendario secondo me non sarà stressante, bensì eccitante. Il campionato sta diventando molto attraente sia per il pubblico sia per i costruttori, che chiedono di visitare più paesi. Quando si viaggia molto il punto debole è sempre il budget, ma si può lavorare per ottimizzare i costi".

 

Grazie alla convergenza tra ACO e IMSA le squadre possono schierare la stessa auto nei due campionati, come succede con Porsche e Cadillac. Tuttavia, i piani di Alpine sono diversi:

“Ora no, non pensiamo all’IMSA. Dobbiamo concentrare tutte le energie sul FIA WEC.”

 

Dalla prossima stagione la LMP2 sarà ammessa solo a Le Mans, mentre negli altri round correranno solo Hypercar e GT3. Ecco il pensiero del direttore italo-francese, che nel fine settimana di Monza ha festeggiato il secondo posto di Canal/Vaxiviere/Milesi:

“A me dispiace, è una categoria in cui abbiamo vinto tanto. Il problema è il numero dei box nelle gare esterne a Le Mans, non ci sarebbe abbastanza spazio. Gli organizzatori hanno provato a proporre delle soluzioni alternative, come unificare i garage tra LMP2 e GT, ma in quel caso si presenterebbero tanti problemi, tra cui ad esempio il posizionamento degli sponsor. Dispiace sì, ma ciò che conta è non perdere del tutto la LMP2 (che rimarrà in European ed Asian Le Mans Series, ndr), perché un giorno potrebbe tornare utile per tenere vivo il mondiale endurance, soprattutto in riferimento alle squadre più piccole".

 

A tal proposito, l’ultima domanda riguarda un ipotetico impegno sia in Hypercar sia in LMP2 nella prossima 24 Ore di Le Mans:

“No, per noi sarà impossibile. Il progetto LMDh richiede già tante risorse economiche e mentali. Si potrebbe pensare a qualche collegamento tecnico con le squadre, ma confermo che sarà impossibile affiancare una nostra LMP2 alle due LMDh in gara nella classe Hypercar".