Rally del Cile, vince Tanak come nel 2019. Alla Toyota il mondiale costruttori

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Gabriele Cogni

L’estone bissa il suo successo 2019 e regala a Ford M-Sport la seconda vittoria stagionale. Neuville ed Evans completano il podio

Doveva essere un duello Rovanpera-Evans ed invece è andato in scena un assolo di Ott Tanak. Questa, in estrema sintesi, è stata la seconda edizione in formato WRC del Rally del Cile. L’estone di Ford M-Sport ha messo subito in chiaro le sue intenzioni e già il venerdì ha preso il comando della corsa. Una leadership fino a quel momento comunque in discussione visto che il campione del mondo 2019 era seguito da vicino sia da Suninen che da Evans. Poi sabato, proprio nella giornata più critica per le gomme, Toyota ha deciso di montare le Soft su tutte e 3 le sue Yaris andando incontro ad una inevitabile debacle. Un errore di valutazione con le sembianze del regalo per Tanak che, forte delle sue 4 gomme hard, ha potuto dare lo strappo decisivo alla corsa. Una prova di forza che amplifica le voci di mercato che da qualche settimana girano attorno a Tanak: la sua permanenza in M-Sport resta in dubbio e non è da escludere un suo clamoroso ritorno in Hyundai. Con Evans e Rovanpera ormai attardati, si è accesa la sfida tra Suninen e Neuville per il secondo posto. Il finlandese ha occupato la posizione per quasi tutta la gara ma, proprio sul finale, ha sentito la pressione del rimontante Neuville ed è uscito di strada: un errore capitale per Hyundai e per le sue chance di rinnovo il prossimo anno. Neuville dal canto suo ha ribadito il suo ruolo di leadership in Hyundai ed ha così conservato la terza posizione nella classifica piloti.

Toyota campione del mondo costruttori

In Cile, la Casa giapponese ha festeggiato il quarto titolo costruttori dal suo ritorno nel WRC, il terzo consecutivo. Un successo maturato dopo l’ennesima stagione dominata, in cui la compagine comandata da Jari-Matti Latvala ha confermato la sua superiorità non solo tecnica ma anche organizzativa. In questo 2023 la Yaris GR Rally1 si è dimostrata estremamente competitiva su tutti i fondi e le 8 gare firmate Toyota sulle 11 sin qui disputate dicono molto sulla forza del Gazoo Racing Team. Un titolo che arriva nonostante l’errore del sabato sulla scelta delle gomme, unica sbavatura in una stagione sostanzialmente perfetta: il che rende l’armata Toyota più umana e quindi ancora più impressionante.

Rovanepra si avvicina al titolo

L’errata scelta di gomme di Toyota si è trasformata in un involontario assist a Rovanpera nella corsa al titolo piloti. In Cile, il rischio principale per il finlandese era infatti quello che Evans raccogliesse molti punti, riuscendo a ridurre drasticamente il distacco nella classifica piloti. Per farlo, il britannico doveva assolutamente vincere; possibilità che è però tramontata proprio sabato mattina, quando sulla sua Yaris sono state montate le soft. Così Rovanpera si è potuto tranquillamente accontentare della quarta piazza, sapendo che Evans non avrebbe più potuto fare meglio di terzo. Poi Kalle ha visto bene di vincere la sua ennesima Power Stage e, con i punti extra conquistati, ha di fatto concesso solo due punti al rivale nella corsa all’iride: ora sono 31 i punti a separarli. E con due gare e 60 punti ancora in palio, per Kalle la strada verso il secondo titolo consecutivo sembra ormai tracciata.