Wec, Toyota campione. E dalla Ferrari alla sorpresa Porsche, ecco le insidie per il 2024

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Biagio Maglienti

FOTO da @toyota_italia - X

La 8 Ore del Bahrain ha decretato Toyota campione mondiale WEC, i giapponesi, però, devono già guardare alla prossima stagione: tante le insidie in vista del 2024. Ferrari è affidabile e vincente, Porsche è la sorpresa, Lamborghini, BMW, Isotta Fraschini e Alpine sono pronti a dire la loro. Si prospetta un campionato Wec combattuto, tutto da seguire su Sky Sport, la casa dei motori

Toyota si porta a casa l’ambito trofeo. Dopo la 8 Ore del Bahrain, i giapponesi dettano legge e vincono il mondiale WEC, con la GR010 di Buemi, Hartley e Hirakawa. Una passeggiata? Si, potrebbe sembrare, ma in realtà il potenziale di questa squadra deve da subito far fronte a tante importanti novità che già dalla prossima stagione saranno in pista e diventeranno una spina nel fianco dei due equipaggi Toyota.

 

La prima è certamente quella targata Ferrari con le 499P che hanno dimostrato di essere affidabili e vincenti e che hanno molto margine di sviluppo. La storica vittoria di LeMans certifica il tutto e sottoscrive un grande impegno della Casa italiana nel ricercare il sigillo importante su questo campionato. Sigillo che nelle speranze dovrebbe proprio essere apposto nella prossima stagione. Almeno questo è l’obiettivo. Certo i concorrenti aumenteranno; Lamborghini, BMW, Isotta Fraschini e Alpine saranno i prossimi e piu’ accreditati avversari.

 

Chi ha però maggiormente stupito in questi ultimi mesi è stata sicuramente Porsche che arrivata alla chetichella, con un campionato già iniziato, ha dimostrato di essere cresciuta in modo esponenziale. Il gran capo Christian Ried frena gli entusiasmi, ma l’idea di poter schierare una seconda 963 lo galvanizza. I piloti ci sono e potrebbero arrivarne altri, soprattutto dopo l’approvazione del nuovo regolamento che non vedrà più la LMP2 nel pacchetto agonistico. Il Bahrain ha anche certificato la messa in pensione della GTE con tanto rammarico e qualche lacrimuccia per una categoria che ha fatto la storia della competizioni endurance: ma così è il motorsport, bisogna rinnovarsi e si pesta sempre sul freno… ma con l’ABS.

 

Il Barhain ha anche visto una storica vittoria tutta al femminile, con le Iron Dames di Sarah Bovy, Rahel Frey e Michelle Gatting, per la prima volta sul gradino più alto del podio in una gara del Mondiale. Brave, e soprattutto in qualche modo portacolori di un team italiano, con sede a Cesena e fautore del progetto Iron Lynks. E se di italiani vogliamo parlare, questo campionato WEC è alla portata di tanti, tantissimi piloti tricolore, dalle categorie Hypercar alla GTE e GT; insomma un orgoglio bianco rosso e verde a 4 ruote. Il tutto chiaramente su Sky Sport, la casa dei motori.