IndyCar, Mid Ohio: O'Ward piega Palou e vince la prima gara dei motori ibridi

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Matteo Pittaccio

O’Ward spezza il digiuno e torna alla vittoria in Ohio, trionfando nella prima gara ibrida della IndyCar. Battuto Palou, al comando per metà gara. Questa settimana di nuovo in pista in Iowa

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Pato O’Ward apre l’era ibrida della IndyCar in grande stile, svettando al termine della Honda Indy 200 corsa nel circuito del Mid-Ohio. Digiuno finito per il messicano di Arrow McLaren, capace di recuperare terreno nel secondo stint su un Alex Palou meno competitivo con le gomme morbide. Il sorpasso si è concretizzato quando O’Ward ha anticipato di un giro il secondo ed ultimo pit stop, approfittando di in’esitazione di Palou nell’inserire la prima marcia una volta completata la sosta. I due hanno corso gli ultimi 20 giri con un distacco mai superiore al secondo e mezzo. Palou, più veloce sulle dure, ha provato ad imprimere pressione, ma O’Ward è stato bravo a tenere duro anche quando si è trovato davanti due doppiati, Simpson (compagno di Palou) e Canapino. Affrontando l’ultima curva di traverso O'Ward ha così artigliato la vittoria, ritornando in Victory Lane dopo due anni di assenza (Gara 2 Iowa 2022).

Statisticamente è la seconda vittoria stagionale per il 25enne messicano, che ha ufficialmente vinto il GP di St. Pete grazie alla squalifica di Josef Newgarden. Tuttavia, la vittoria in pista mancava da tanto tempo e finalmente O’Ward ha messo insieme i pezzi imponendosi sul leader del campionato. Vittoria mancata quindi per Palou, ma il pilota Ganassi ha sfruttato il secondo posto per consolidare la prima posizione in classifica piloti, nella quale lo spagnolo ora comanda con 48 punti di vantaggio su Will Power, solo undicesimo in Ohio. 

Terza posizione per Scott McLaughlin, autore di una gara solida che lo ha visto mantenere un ritmo molto simile ai primi due dopo aver avuto la meglio su Colton Herta e David Malukas nel primo pit stop, fase in cui al secondo si è spenta la macchina nella ripartenza, cestinando un ipotetico piazzamento a podio. McLaughlin è stato l’unico dei Penske a raccogliere punti pesanti: oltre al già citato Power, menzioniamo le difficoltà di Newgarden, orientato su una strategia a tre pit stop rovinata da un’avaria al software nell’ultima sosta e da due violazioni del limite di velocità ai box che hanno relegato il vincitore dell’ultima Indy500 al venticinquesimo posto. Nemmeno Dixon sorride, anzi, il neozelandese si è fermato nel giro di formazione per un problema all’ibrido, riprendendo la gara dopo una ventina di giri. Tanti i punti persi dal 6 volte titolato IndyCar, ora in ritardo di 71 lunghezze in classifica.

Tornando ai risultati di una corsa sostanzialmente priva di neutralizzazioni, Colton Herta e Marcus Ericsson si sono classificati al quarto e quinto posto, seguiti da Alexander Rossi, Christian Lundgaard, Kyle Kirkwood ed un ottimo Christian Rasmussen, nono e miglior debuttante in gara davanti a Santino Ferrucci, alla sesta Top10 stagionale. A proposito di esordienti, brillante tredicesimo posto per Toby Sowery, la cui prestazione eccellente ha regalato qualche sorriso a Dale Coyne Racing. Nel finale Sowery, impegnato a lottare con Grosjean, ha guadagnato una posizione nel momento in cui il francese stesso è finito fuori pista nella zona di Thunder Valley, scendendo fino al ventitreesimo posto.

Ora la IndyCar punta all’Iowa, tappa che questa settimana ospiterà due gare nell’ovale short-track più veloce del pianeta, la prima alle 02:00 tra sabato e domenica e la seconda alle 18:30.

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