WEC, la 6 Ore di San Paolo su Sky: orario e dove vedere

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Matteo Pittaccio

L’Autodromo José Carlos Pace apre le porte al FIA WEC a dieci anni dall’ultima 6 Ore di San Paolo. Porsche Penske contro Ferrari e Toyota per la vetta in Hypercar, mentre Porsche Manthey e BMW WRT si contendono il trono in LMGT3-Am. Gara live domenica 14/7 su Sky Sport Arena dalle 16:30, in streaming anche su NOW

Ad un mese dal successo Ferrari nella 92esima 24 Ore di Le Mans il FIA WEC si appresta a correre il quinto round tornando ad Interlagos per la 6 Ore di San Paolo, corsa per l’ultima volta nel 2014. Ben 19 Hypercar e 18 LMGT3 compongono uno schieramento da 37 auto, in pista nell’Autodromo dedicato a José Carlos Pace, compianto pilota brasiliano che nel 1973 corse con Ferrari l’ultima 24 Ore di Le Mans per il Cavallino Rampante nella classe regina prima del grande ritorno del 2023. A fare da sfondo un circuito da 4,3 km e 15 curve, pieno di dislivelli, tanto veloce nel primo ed ultimo settore quanto articolato e complesso nel tratto centrale, nel quale una delle sfide principali sarà evitare incomprensioni tra prototipi e GT3. 

Classifica quanto mai aperta in Hypercar

Ad Interlagos il FIA WEC sbarca con Porsche Penske ancora in testa alla classifica grazie all’ottima costanza del trio Kévin Estre/André Lotterer/Laurens Vanthoor, vincitori del primo appuntamento in Qatar e mai oltre il quarto posto tra Imola, Spa e Le Mans. I 99 punti dell’equipaggio numero 6, però, non bastano alla casa di Stoccarda per abbassare la guardia, poiché Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, terzetto alla guida della Ferrari AF Corse #50, hanno accorciato le distanze con la strepitosa vittoria della 24 Ore, presentandosi in Brasile a solamente 9 lunghezze dalla vetta. Galvanizzata dal fresco trionfo, la squadra di Maranello ha deciso di spingere sullo sviluppo, spendendo il primo Joker in vista della sfida di San Paolo. Nello specifico, sono stati apportati dei miglioramenti al sistema di raffreddamento dei freni, presentando un’inedita conformazione dei condotti che ha poi richiesto ulteriori modifiche al fondo e ai flap Gurney allo scopo di mantenere il bilanciamento. A conti fatti si tratta di un pacchetto utile più a versatilità ed affidabilità – fattori chiave nelle gare di resistenza - che alla prestazione pura, come detto da Ferdinando Cannizzo, capo del settore Endurance. 

Ad aggiungersi alla battaglia per il Mondiale Hypercar è Toyota Gazoo Racing, in piena lotta con Kamui Kobayashi e Nyck de Vries, che riabbracciano un Mike Conway ripresosi dall’infortunio in bicicletta. Vittoria sfumata a Le Mans, ma il secondo posto permette ai piloti della Toyota numero 7 di restare ancorati alla prima posizione, lontana solamente 17 punti. La presenza di altri quattro round, San Paolo inclusa, garantisce delle possibilità anche alla Porsche Hertz Team Jota numero 12 ed alla Porsche Penske numero 5, così come alla Ferrari di Calado, Pier Guidi e Giovinazzi, al sesto posto con 51 punti di ritardo. Poco più indietro troviamo Buemi, Hartley e Hirakawa, i campioni in carica, attardati di 55 lunghezze in una stagione fin qui priva di soddisfazioni.

Da segnalare che il BoP per San Paolo assegni 17 kg in più alla Ferrari 499P rispetto a Le Mans, zavorra che porta l’Hypercar italiana a quota 1060 kg, stesso peso di Toyota. Peso aggiunto anche per Porsche e Peugeot (+4 kg), così come per Alpine, BMW (+6 kg) e Cadillac (+3 kg), che però riceve 10 kw di potenza in più al di sotto dei 250 km/h. Lamborghini resta a 1039 kg e 519 kw, mentre Isotta Fraschini si mette a dieta perdendo 18 kg. A tal proposito, ricordiamo che Claudio Berro lascia il team, da ora diretto dal già AD Miguel Valldecabres.

In LMGT3-Am BMW WRT va a caccia di Porsche Manthey

Passando alla LMGT3-Am, Porsche detta legge con Manthey EMA (Lietz/Schuring/Shahin) reduce dalla vittoria di Spa e, soprattutto, dal grande successo di Le Mans. 75 i punti messi in tasca dalla 911 #91, gli stessi della Manthey PureRxcing guidata da Bachler, Malykhin e Sturm, alquanto frustrati per l’amaro esito della 24 ore francese. Occhi puntati sulla BMW (appesantita di 22 kg dal BoP) numero 31 del Team WRT guidata da Farfus, Gelael e Leung, il cui secondo posto a Le Mans è quanto mai utile per presentarsi in Brasile a solamente 2 punti dalla leadership. Dall’altra parte, attendiamo una sonora risposta sia da Valentino Rossi/Ahmad Al Harthy/Maxime Martin (reduci da due ritiri consecutivi) che da Ferrari AF Corse, ancora a caccia del primo acuto con la 296 GT3 nel Mondiale Endurance. Assente purtroppo Giorgio Roda, pilota della Ford Mustang #88 di Proton Competition, auto arrivata al terzo posto di classe nella 24 Ore di Le Mans. Sconosciuto il motivo della mancata partecipazione, mentre già si conosce il sostituto: sarà Christian Ried, capo di Proton Competition, a correre insieme a Dennis Olsen e Mikkel O. Pedersen, tornando in gara dopo aver appeso il casco al chiodo nel novembre scorso.

Le statistiche di Interlagos

La 6 Ore di San Paolo si è già corsa tra il 2012 ed il 2014 nelle prime tre stagioni del Mondiale Endurance. Proprio ad Interlagos Toyota ha vinto la sua prima gara nel 2012, quando la TS030 di Wurz e Lapierre (l’unica in gara) ha battuto le due Audi R18. Anche Porsche si è sboccata a San Paolo, vincendo nel 2014 per la prima volta con la 919 Hybrid di Lieb, Dumas e Jani, nella stessa gara del terribile incidente tra Webber e Cressoni all’altezza dell’Arquibancadas. Nel 2013, invece, trionfo Audi con la R18 e-Tron Quattro affidata a Lotterer, Fassler e Treluyer.

Dove e quando seguire la 6 ore di San Paolo

Il quinto appuntamento del FIA World Endurance Championship sarà trasmesso in diretta domenica 14/7 su Sky Sport Arena a partire dalle 16:30, in streaming anche su NOW. Al commento Matteo Pittaccio e Marco Nesi.