IndyCar 2024, nel weekend doppio round a Milwaukee

Motori

Matteo Pittaccio

FOTO da Penske Entertainment - Chris Jones - X

Il finale di stagione della IndyCar si avvicina: nel weekend doppia sfida a Milwaukee con Gara 1 a mezzanotte tra sabato e domenica, seguita da Gara 2 domenica alle 20:50. Entrambi i round live su Sky Sport F1, in streaming anche su NOW

Il Milwaukee Mile riapre le porte alla IndyCar a nove anni di distanza dall’ultima gara corsa dalla sempre spettacolare categoria a stelle e strisce. Due i round in programma questo weekend, entrambi da 250 giri, fondamentali per gli equilibri di un campionato comandato sì da Alex Palou, ma ancora aperto soprattutto per Will Power, vincitore pochi giorni fa a Portland. I 54 punti di differenza, uniti ai 162 ancora disponibili tra Milwaukee e Nashville, danno ancora speranza a Power, insieme a Scott Dixon l’unico in pista ad aver vinto nell’ovale da un miglio del Wisconsin. Palou però resta il riferimento, il pilota che più di tutti riesce a coniugare prestazione e costanza, limitando al minimo gli errori. Tuttavia, per avvicinare ed eventualmente mettere a segno il primo match-point per la terza corona il pilota Ganassi dovrà fare i conti non solo con Power, ma anche con una tipologia di pista che, ad oggi, non l’ha mai visto vincitore. Ad aggiungersi allo scontro generazionale tra Palou e Power ci saranno Colton Herta, Scott McLaughlin, Scott Dixon, Pato O’Ward e Josef Newgarden, già sul gradino più alto del podio negli ovali di Indianapolis e St. Louis. 

Le origini del Milwaukee Mile e la lunga assenza

Il ritorno di Milwaukee riserva tante incognite, a partire dalla pista stessa, la cui prima gara si corse nel 1937 per poi arrivare all’asfaltatura completata nel 1954. Il miglio, caratterizzato da un leggero banking nelle quattro curve (9.2°), offre quindi una storia lunghissima, partita dal AAA Championship Car, passata per USAC, CART e Champ Car per poi subire una brusca interruzione con la IndyCar nel 2015, anno dopo il quale Milwaukee non è stato più inserita nel calendario. Il motivo? Principalmente lo scontro tra Andretti Sports Marketing, promoter dell’evento, e Andretti Autosport, con il team di Michael accusato di aver usato i fondi del gruppo di promozione per colmare i debiti causati nel 2014 dal mancato rispetto degli accordi da parte dello sponsor di James Hinchcliffe. Lo scioglimento di Andretti Sports Marketing ha lasciato la Milwaukee 250 priva di un promoter, ma quest’anno gli sforzi di Hy-Vee (già impegnata a supportare la doppia gara dell’Iowa) ha permesso alla IndyCar di tornare a West Allis.

Il legame con la Indy 500

Dal dopoguerra al 2009 il Milwaukee Mile ha spesso rappresentato l’appuntamento successivo alla 500 Miglia di Indianapolis, costituendo la prima grande occasione per rifarsi da eventuali disfatte o, viceversa, confermarsi al top dopo la mitica gara dell’Indiana. Sono dieci i piloti ad aver vinto prima la Indy500 e, qualche giorno dopo, al Milwaukee Mile: Bill Holland (1947), Pat Flaherty (1956), A. J. Foyt (1964), Al Unser Sr. (1971), Johnny Rutherford (1974), Gordon Johncock (1982), Tom Sneva (1983), Rick Mears (1988), Al Unser Jr. (1994) e Juan Pablo Montoya (2000). Nel caso specifico di Montoya, la Indy500 valeva per la IRL, mentre Milwaukee apparteneva al calendario CART.

Le novità in griglia

Per il penultimo fine settimana della stagione Ed Carpenter ha deciso di fare un passo indietro: il team owner e pilota ha ammesso di non aver corso nel migliore dei modi nelle ultime uscite, dando la possibilità al 24enne danese Christian Rasmussen di fare esperienza negli ovali. Il pilota di Copenaghen ha corso quest’anno la Indy500, chiusa con un solido 12° posto, ma per Iowa, St. Louis, Milwaukee e Nashville era previsto che la #20 fosse affidata a Carpenter. Tuttavia, il caposquadra ha preferito guardare al futuro del team, facendo un passo indietro ed affidando la macchina a Rasmussen fino al termine del campionato, allo scopo di preparare ancora meglio il danese in vista del prossimo campionato. Passando a Dale Coyne, confermata la presenza di Katherine Legge sulla #51: la pilota inglese fa parte della ristretta lista di coloro che hanno già corso a Milwaukee, vantando l’esperienza del 2012 con il team Dragon di Jay Penske.

Le statistiche di Milwaukee

Nell’arco delle 115 gare corse dal 1937 il più vincente è stato Rodger Ward, a quota sette successi tra il 1957 ed il 1963. Da evidenziare il primato di Jim Clark datato proprio 1963, quando l’inglese fu il primo a vincere una gara americana con una monoposto a motore posteriore (Lotus), primeggiando nella seconda gara corsa a Milwaukee quell’anno. Come già accennato, solo tre dei ventisette iscritti hanno già corso a West Allis: la già citata Katherine Legge e, soprattutto, Scott Dixon e Will Power, gli unici attivi a contare un successo in questa pista. Dixon vi ha vinto nel 2009, mentre Power nel 2014. Il Team Penske la spicca tra le squadre grazie a otto sigilli, seguito dai cinque di Andretti, i quattro di Ganassi e i due del Team Rahal.

Come e quando seguire le due gare di milwaukee su Sky Sport

Gara 1 sarà trasmessa in diretta su Sky Sport F1 tra sabato 31/8 e domenica 1/9 a mezzanotte, mentre Gara 2 alle ore 20:50 di domenica, sempre su Sky Sport F1, in streaming anche su NOW.