Africa Eco Race, 10^ tappa: Botturi e Cerutti divisi da 9"

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Guido Sassi

Guido Sassi

Il pilota Aprilia ha recuperato 9'40" al rivale nella decima tappa e domani avrà l'ultima occasione per battere il leader della classifica

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I protagonisti dell'Africa Eco Race non si ricordano un distacco così risicato nella loro carriera ed effettivamente 9 secondi sono davvero un niente dopo più di 5mila chilometri: a 24 ore dal termine delle ostilità, Alessandro Botturi e Jacopo Cerutti si stanno giocando la vittoria per un niente. Mancano appena 82 chilometri di speciale – la tradizionale passerella del Lago Rosa ne aggiunge altri 22, ma la classifica è bloccata- per celebrare il prossimo campione e il pronostico non potrebbe essere più incerto. Oggi il pilota Aprilia ha compiuto davvero un'impresa: non solo ha vinto la prova cronometrata, ma ha recuperato 9'40” a Botturi.

Cerutti e Berruti nella 10^ tappa

La giornata si era aperta con Cerutti in ritardo di 9'49” sul rivale. Il campione in carica partiva a 6 minuti e aveva davanti tanta strada, ma anche la consapevolezza che l'avversario di Yamaha non avrebbe gestito come nei giorni precedenti. E in effetti Botturi ha spinto da subito, rimontando presto su chi apriva la traccia. Cerutti è riuscito a recuperarli circa quattro minuti e mezzo dopo i primi 50 chilometri, ma poi il pilota di Lumezzane si è ripreso un minuto e ben presto si è messo ad aprire la traccia. Dune, piste, canyon: il tracciato non ha fatto mancare niente ai due sfidanti. Poco prima del refueling, Jacopo è riuscito a raggiungere Alessandro e i rimanenti 200 chilometri si sono trasformati in una lotta senza riserve. Entrambi i piloti si sono anche insabbiati: prima Cerutti, quindi Botturi, quando mancavano appena una quarantina di chilometri alla fine della speciale. In entrambi i casi è stato Giovanni Gritti ad aiutarli: il pilota di RS Moto non solo ha un cuore d'oro, ma è riuscito a essere tanto generoso quanto imparziale. “Mi devono un vassoio di birre” ha scherzato poi al bivacco.

Cerutti: "Ho spinto al massimo, dando tutto quello che potevo dare"

A Nouakchott, Cerutti si è presentato facendo il gesto dell'inchino e ha ben motivo per essere contento. “Appena sono partito questa mattina ho iniziato a sentirmi meglio” ha detto ai suoi. “Ho spinto al massimo, ho dato tutto quello che si poteva dare – ha aggiunto poi nelle interviste-. 9 secondi sono davvero pochi, per oggi va bene così. Domani vedremo”. Chiaramente non è il momento per sbilanciarsi, ma l'atmosfera è carica di energia positiva. Anche passando alla tenda di Botturi, l'aria che si respira è di grande soddisfazione. “Sono orgoglioso, ho spinto forte e in mezzo alle dune ho fatto tutto quello che potevo con la mia moto. Devo dire che ho il vizio di cercare di dimenticarmi la carta d'identità e ogni tanto riesco ancora a fare finta di avere qualche anno di meno”.

Verso la penultima tappa: intanto Montanari perde la 3^ posizione

Peccato per Francesco Montanari (Aprilia), che ha bruciato la frizione, al terzo posto nella generale sale il franco-marocchino Guillaume Borne. Domani la penultima tappa: Nouakchott-Mpal, 407 chilometri con annesso passaggio di frontiera tra Mauritania e Senegal. Come accennato sopra, saranno solo 82 i chilometri di speciale e tutti si chiedono se Cerutti riuscirà a scappare via a Botturi, o se il pilota Yamaha sarà capace di prendergli la coda. L'Africa Eco Race 2025 si gioca in 9 secondi: sembra incredibile, è invece è proprio così.