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IndyCar: incontenibile Palou, a Indianapolis cala il poker

INDYCAR
Foto: X @ChipGanassiRacing

Alex Palou ha dominato il Gp sull'Indianapolis Road Course. Con questo risultato ha scritto un altro capitolo di una stagione perfetta e staccato la concorrenza: lo spagnolo ha 97 punti di vantaggio su Kirkwood e 98 su Lundgaard 

INDYCAR: IL CALENDARIO

Alex Palou non si ferma più. Sull'Indianapolis Motor Speedway, nella versione Road Course, il pilota spagnolo cala il poker stagionale con una vittoria autoritaria che conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, il suo dominio nella stagione 2025 della NTT IndyCar Series. È la quarta vittoria dell’anno, la quindicesima della sua carriera, che gli consente di raggiungere nella classifica all-time nomi illustri come Simon Pagenaud, Juan Pablo Montoya e Alex Zanardi.

 

Una gara gestita con maturità e freddezza da Palou, che ha saputo aspettare il momento giusto per colpire. Dopo aver perso la leadership nel corso del terzo stint, ha approfittato del degrado delle gomme morbide montate da Graham Rahal per riprendersi il comando della corsa e non lasciarlo più fino alla bandiera a scacchi. La forza del 27enne catalano non è stata piegata nemmeno dall’ingresso della Pace Car, tornata protagonista dopo 4 gare di assenza per via del ritiro di David Malukas. Nella ripartenza Palou è stato avvicinato da Pato O'Ward, ma ogni possibilità di attacco è stata subito preclusa dopo qualche curva.

Podio movimentato alle spalle del leader

A completare il podio ci sono Pato O’Ward e Will Power, protagonisti di una rimonta decisiva nell’ultimo pit stop ai danni di Scott McLaughlin, che sembrava destinato al secondo posto. McLaughlin chiude così fuori dal podio, mentre da sottolineare è la rimonta di Scott Dixon, risalito fino alla quinta posizione dopo essere partito 16°: una prestazione da veterano che conferma la sua competitività costante. Delusione per Graham Rahal, che ha comandato buona parte della gara ma ha pagato cara la scelta strategica delle gomme morbide nel momento cruciale: da leader a sesto al traguardo, in una parabola discendente che ha lasciato l’amaro in bocca al team.

Rimonte spettacolari e duelli intensi

Tra le prestazioni da incorniciare spiccano quelle di Kyle Kirkwood e Rinus VeeKay. Il primo ha rimontato ben 14 posizioni, chiudendo settimo dopo essere partito 21°, mentre VeeKay ha guadagnato addirittura 16 posizioni, passando dal 24° all’8° posto. Ottima anche la gara di Marcus Armstrong, solido in ottava posizione, mentre Felix Rosenqvist completa la top ten, nonostante un testacoda causato da un contatto con lo stesso VeeKay. Gara opaca per Josef Newgarden, solo 12°, mai realmente in lotta per le posizioni che contano, così come per Christian Lundgaard, penalizzato con un Drive Through per aver superato la linea bianca in uscita dai box. Un piccolo sorriso per il team Prema, che vede Robert Shwartzman chiudere al 18° posto dopo un weekend partito con grandi difficoltà. Da segnalare i ritiri di Colton Herta e Marcus Ericsson, entrambi costretti ad abbandonare la gara per problemi tecnici.

Palou guarda tutti dall'alto

Con questo successo, Palou rafforza ulteriormente la sua leadership in classifica generale, confermandosi l’uomo da battere. La sua costanza di rendimento, unita a una perfetta intesa con il team e a scelte strategiche sempre azzeccate, lo proiettano verso un possibile secondo titolo consecutivo. In attesa della 500 Miglia di Indianapolis, in programma tra due settimane, il messaggio è chiaro: per battere Palou, serve molto più che una buona giornata. Alla vigilia della Indy500 lo spagnolo ha addirittura 97 punti di vantaggio su Kirkwood, seguito da Lundgaard a -98

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