Indycar 2025, 500 Miglia di Indianapolis: storia, tradizioni e curiosità
indycarMaggio significa Indianapolis per la IndyCar: manca sempre meno infatti alla mitica 500 Miglia. La gara più veloce al mondo sta per arrivare, con il suo spettacolo coreografico, prima e durante la gara, e le sue solide tradizioni e usanze
Ormai ci siamo questa per la Indycar è la settimana più importante in assoluto. Quella che porta alla settimana "sacra" della 500 Miglia di Indianapolis. La gara più veloce al Mondo; quella più massacrante del Pianeta per macchine, motori e piloti. La gara che una volta vinta, ti cambia completamente la vita. La gara che conserva e nasconde una miriade di piccoli e grandi segreti. La gara che ti porta nell'Olimpo dei migliori, ma che per vincerla devi veramente sfoderare gli artigli e lo devi fare fino all'ultimo metro del famoso rettilineo che ti porta in Paradiso. Lo sa bene J.R. Hildebrand che nel 2011 quando ormai aveva le labbra sporche di latte (si beve latte non Champagne o Spumante sul podio), fece l'ultima curva, perse il controllo e si schiantò a pochissimi metri dall'arrivo, tant’è che Dan Weldon che lo seguiva, vinse con il rottame della monoposto di Hildebrand che tagliava in seconda posizione il traguardo. La beffa più beffa che non si puo'.
Cosa c'entra il latte con la 500 Miglia
Ma la 500 Miglia è anche questo. Così come a differenza di qualsiasi altro Trofeo, il Borg-Warner Trophy, viene innaffiato col latte. Latte che ogni pilota prima della gara sceglie e che gli verrà messo in mano in caso di vittoria, ovvero, latte di vacca, capra, intero, pastorizzato, scremato, parzialmente scremato, filtrato… insomma quello che più aggrada. Poi sul trofeo, viene incollata la faccina del pilota (in fusione d’argento) seduta stante e in passato anche il montepremi in dollari, copriva interamente con bigliettoni da 100 dollari, pilota, monoposto ecc. Esiste una foto di Emerson Fittipaldi sul rettilineo d'arrivo, che ci racconta quanti soldi avesse guadagnato con quella gara, per ben due volte completamente coperto di dollari.
I dettagli del circuito
Insomma, ci sono una serie incredibili di usanze, tramandate da quel famoso inizio della storia, nata nel 1911, che sono ancora oggi vere, presenti e intoccabili. La gara si svolge nella settimana del Memorial Day, sul rettilineo è ancora presente una striscia di mattoncini (Brickyard), che stanno a ricordare come era stato costruito l'ovale alla prima gara. Mattoncini che sono realmente un qualcosa di deleterio per monoposto e piloti, dato che ci passano sopra sobbalzando ad ogni giro a quasi 400 km/h. Poi questa gara fa parte di quel primato, la Triple Crown (o Tripla Corona), ovvero Indy 500, 24 H di Le Mans e il GP di Montecarlo, obiettivo in caso di vittoria puramente statistico ma estremamente riconosciuto che ha gratificato per il momento il solo Graham Hill. Quello della 500 Miglia di Indianapolis è un terreno difficile da percorrere, per i nostri colori. In molti ci hanno provato, ma non è stato semplice arrivare al traguardo. Il solo italiano ad aver trionfato è stato nel lontano 1915, Ralph De Palma, quando era ancora italiano e prima di divenire a tutti gli effetti statunitense. La sola cosa che si tramanda intatta è lo spettacolo coreografico prima e durante la gara; un qualcosa di eccezionale che solo mettendo il naso nel catino più bollente del mondo si puo' immaginare.