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IndyCar, dopo le difficoltà quale sarà il futuro del "Capitano", Roger Penske?

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Biagio Maglienti

Biagio Maglienti

©IPA/Fotogramma

Tra scandali e punti interrogativi, quella che sembrava una squadra inarrestabile, in IndyCar ma non solo, si è fermata, e con lei ora in difficoltà sembra essere anche il suo fondatore, il "Capitano" Roger Penske. Serve un riscatto immediato, in vista di un futuro ancora tutto da scrivere

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Roger Penske è un simbolo a stelle e strisce: è il "Capitano", l'uomo che ha vinto più 500 Miglia di Indianapolis che chiunque altro, ben 19. Si tratta di un personaggio che si è fatto dal nulla, che ha iniziato a pilotare le macchine da gara, che poi è passato a vendere le stesse macchine e quelle stradali creando un piccolo impero che si è ulteriormente ingigantito quando ha raggiunto delle onorificenze che mai nessuno prima poteva vantare. E' stato presidente di grandi aziende americane, facendone anche il loro prestigio. E' stato il presidente del Super Bowl XL, ovvero la quarantesima edizione della finale vinta dai Pittsburgh Steelers. Nel 2020 ha ufficializzato l'acquisto del campionato IndyCar, ma soprattutto del circuito di Indy. Oltre ad essere stato uno sportivo di livello, come pilota (ha corso in F1) e non solo, si è imposto all'attenzione come un vero e proprio businessman in grado di costruire un vero e proprio impero economico. Il suo patrimonio personale è ineguagliabile. 

Roger, alla veneranda di 88 anni, sta vivendo un vero e proprio tsunami sportivo e personale; la sua Penske Corporation è sotto i riflettori di uno scandalo regolamentare senza precedenti. Già nella passata stagione ha rischiato grosso, e poi in quella attuale la squalifica e le difficoltà si sono moltiplicate, mettendo quasi in ginocchio il team e il suo padrone. Una situazione paradossale e molto strana quella che stanno vivendo in Casa Penske. Il team e il loro Capitano che sono da sempre stati additati come il massimo della sportività e della regolarità, sono sotto scacco. Roger ha quindi inevitabilmente dovuto fare a meno dei suoi pezzi pregiati, i dirigenti che hanno fatto grande il team e la squadra in tutte le competizioni, soprattutto nella IndyCar.

Roger Penske
©IPA/Fotogramma

Si prospetta quindi un avvicendamento al timone? Il Capitano potrebbe mollare? Qualcuno prenderebbe il suo posto? Difficile dirlo, ma di certo la Penske che era il riferimento della Chevrolet in questo campionato inizia a rallentare il passo, e sembra prossima ad una crisi dal segno irreversibile. Lo dimostra il duro ko alla 500 Miglia e nella gara di domenica, di fronte al pubblico di casa, a Detroit. Il riscatto è da prenotare immediatamente, ma il destino di questo grande team inizia a traballare: certo al comando rimane sempre il Capitano, finché potrà comandare.